Capitolo 69: "Emozione e lacrime... parte 2"

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Ho le mani freddissime, e non per le temperatura esterna decisamente bassa, il silenzio che regna per il corridoio della nefrologia sembra cimiteriale e la cosa non aiuta di certo.

"Danielle vai in camera sai già cosa fare, ok?"

"Dove vai?"

"Dal primario"

"Mmmm"

"Semplici scartoffie da firmare"

"Torni?"

"Il prima possibile"

"Sicuro?"

"Certo amore mio"

La lascio mio malgrado, vorrei starle incollato, ma il ruolo che ricopro qui dentro impone di seguire il protocollo.

"Professore..."

"Dottor Carter... Danielle?"

Ha usato un'espressione minima, questo significa che è teso più del solito...

"Danielle si sta cambiando in quella che da troppo è la sua stanza è visibilmente agitata, ha ridotto la comunicazione al minimo, credo che sia terrorizzata dal fatto che il trapianto possa non attecchire"

"Capisco"

"Si cambi poi la raggiunga"

"Si professore... solo una cosa prima di andare, i test effettuati... cosa mi dice dei risultati"

"Li ho fatti e rifatti fare... dal laboratorio sono convinti, dei risultati, se tutto va come deve, presto Didi potrà finalmente vivere una vita normale"

"Mi toglie un peso!"

"Carter ancora una cosa... in questi giorni sei in ferie forzate, non so se mi spiego..."

"Professore ma ci sono..."

"Non voglio sentire altro, sai perfettamente di essere troppo coinvolto!"

"Mi scusi, ma non capisco... perché mi ha chiesto di cambiarmi?"

"Perché la seguirai nel blocco operatorio, finché non sarà sotto effetto dell'anestesia, lei sarà tranquilla e io avrò il mio uomo di fiducia che controllerà la fase iniziale..."

"Giorgi dovrebbe arrivare a momenti!"

"Che mi dice della donatrice?"

"Ragazza, un anno più grande di Danielle è caduta accidentalmente, ha picchiato la testa... è stato accertato che non avesse dipendenze di alcun tipo"

"Oh!"

"Carter... so perfettamente che è una tragedia, ma adesso via i brutti pensieri mi servi lucido!"

"Certo"

"Torna da lei!"

"Con permesso!"

Ripercorro il corridoio, raggiungo il mio studio mi infilo il camice e la raggiungo.
Appena mi vede il suo sorriso si spegne all'istante.

"Ehi che c'è che non va?"

"Nulla!"

"Credi che una dose di coccole potrebbe aiutarti a calmare l'ansia?"

"Non credo 'dottore'!"

"Perché sei così distaccata?"

"Perché contavo sull'appoggio del mio fidanzato!"

"Sono qui!"

"No, non sei qui! Di fronte a me c'è il mio medico e non mi bas..."

Mi avvicino d'impeto a lei, infilo la lingua nella sua bocca, la bacio mentre indietreggia la sorreggo stringendola e continuo a baciarla con sentimento e trasporto.

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora