Capitolo 23: "Incontrarsi"

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Sono passati tredici giorni, sono stato uno sciocco a pensare che mi chiamasse... lei sarà a casa a godersi la sua pseudo-libertà, e io sono qui come un coglione a pensare di nuovo a quegli occhioni scuri e a quel meraviglioso sorriso, che occupano completamente la mia testa.
Fortunatamente oggi i pazienti inviati dal pronto soccorso mi hanno tenuto ben occupato.
Tra un paio d'ore smonto poi un giorno di riposo.

... ... ....

Finalmente liberaaaa, fuori da casa, da sola, con quasi tre ore di autonomia, sono diventata una perfetta bugiarda, ma fingere di non voler uscire per far scattare Amelia e farla insistere affinché lo facessi, è stato un puro atto di genialità.
Ora passerò le prossime ore, seduta al parco a prendere un po' di sole e a leggere un buon libro.
Sono stata proprio brava... se Ethan fosse qui... riderebbe anzi no prima mi farebbe un bel rimprovero, poi mi direbbe che ho fatto bene.
Già Carter... ho preso in mano il cellulare un milione di volte con l'intento di chiamarlo o di mandargli un sms, ma all'ultimo ho desistito;
credo che sarei una scocciatura per lui... forse piacevole, ma sempre una scocciatura. Pagherei perché fosse lui a chiamarmi o a messaggiarmi, significherebbe che gli manco... sarebbe una conferma, un'importante conferma.
Ok Carter esci dalla mia testa...sono arrivata e voglio studiare un poco.

...

La lezione di Tai-chi è terminata, mi sento ricaricato, pieno di energie, e, visto il sole caldo, direi che un paio di kilometri di corsa all'interno del parco, completeranno l'opera.

Corro, un'andatura costante non eccessivamente veloce, corro guardandomi attorno, il verde che caratterizza questo parco è bellissimo, ed è una fortuna che quest'isola verde si trovi così vicino al mio palazzo...

"Quella... non può essere...ma è... è Danielle!"

Dico ad alta voce per convincermi da solo che quello che sto vedendo sia lei in carne ed ossa.

Ethan datti da fare... corri e raggiungila. È la tua occasione.

"Danielle?"

Dice con il fiato spezzato.

"Dottor Carter... buongiorno. Che ci fai qui? È il tuo giorno libero oggi?"

"Esatto, partecipo alla lezione di
Tai-chi e poi mi dedico alla corsa"

"Così ti mantieni in forma?"

"Questo è lo scopo"

"Direi che si vede, guarda qui che bicipiti"

"Divertente. Davvero divertente. Parliamo di cose serie: tu come stai? Come ti trovi con la Toffi?"

"E tu che ne sai?"

"Sai Alberti ogni tanto si confida con il suo vice..."

"Chiaro. Comunque va tutto abbastanza bene, visto che posso evitare di piangere o di svenire per occuparmi della CAPD..."

"Abbastanza? Non è completamente"

"Amelia è molto professionale, ma ha dei chiodi fissi che non possono essere contrattati... è molto inquadrata... non so se mi spiego"

"Tipo?"

"Il clistere tutte le mattine al..."

"Cosa? Stai scherzando vero?"

"Sono seria"

Lui ride spudoratamente, poi si sforza e mi dice:

"Continua"

"La dieta è ferrea, ha persino mantenuto gli orari dei pasti ospedalieri, e tante altre cose, ma adesso mi ci sto abituando..."

"Quindi è come se tu fossi in ospedale senza esserci per davvero"

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora