Capitolo 62: "Tutto ok"

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"Ciao Didi"

Saluto sorridendo con la mano.

"Ho eluso la sorveglianza del caro vice primario, ed eccomi qui. Come ti senti?"

Scrivo:

- Clara ciao!!!! Io mi sto riprendendo, tu sicura di non passare un guaio? -

"Sono felice, sai che arriveranno a minuti per portarti in sala dialisi?"

- Chi sei F.B.I? C.I.A?-

"Naaa, un'amica preoccupata. Lo so non si origlia, ma se i grandi capi parlano con la voce alta e con la porta aperta che posso farci?!? E poi la macchinetta e proprio lì vicino..."

-Ho una brutta influenza su di te-

"Non è vero! Ho fatto tutto di testa mia!"

..."Esatto! Che ci fai tu qui?!?"...

Vedo Didi sgranare gli occhi...

"Non ho resistito, ma ho fatto la doccia antibatterica, ho la cuffietta, il camice, i guanti e i calzari... non l'ho toccata, baciata o altro..."

-È stata scrupolosa lo confermo-

"Tu non provare a difenderla. Le avevo detto che era meglio aspettare... siete due.... aaah ho terminato gli aggettivi"

-Tecnicamente non ti ha disobbedito, non glielo avevi vietato!-

"Praticamente sì!"

"Ti adoro quando metti il broncio... capo!"

"Pensi di comprarmi con qualche moina? Sei fuori strada!"

"Edaiii sorridimi tanto so che non sei arrabbiato sul serio... e poi Didi era sola, le ho solo fatto compagnia, e, ora che ci sei tu, posso anche andarmene"

Mi guarda con un'espressione mista tra un mezzo broncio e un mezzo sorriso...

"Didi io vado sono quasi le 9.00, ci vediamo presto! Un bacio e un abbraccio grande che conto di darti veramente quando uscirai di qui!"

-Ciaooooo! Ci conto... ne ho bisogno-

Esco ed inizio la mia giornata.
Contemporaneamente:

"Che significa che ne hai bisogno?"

-lei è un'amica speciale, mi capisce al volo-

"E il tuo fidanzato non è all'altezza?"

-dottore non ti devo spiegazioni, quando il mio fidanzato varcherà quella porta potrò parlargli liberamente-

"Allora mi limito a fare il mio dovere: ti porto in sala dialisi, lo toglieremo una volta finito tutto, per scrupolo..."

-capisco!-

"Andiamo dai"

Alza le spondine del letto e vi aggancia tutto il necessario, contemporaneamente entra Anna che sblocca il respiratore e lo trasporta al mio fianco.
Un attimo dopo siamo in quella stanza.

Il mio cuore batte all'impazzata.
Ho la gola secca.
Sudo freddo.
Le lacrime pizzicano agli angoli degli occhi.
Sono terrorizzata, vorrei gridargli contro per quanto è successo, fargli ammettere che avevo ragione... morirò molto presto, ho perso la mia occasione... ma vedo quanto è teso, quanto è sciupato, e vedo anche... quanto mi ama... dannazione i suoi occhi me lo urlano ogni volta che i nostri sguardi si incontrano, e lui è determinato come mai l'ho visto!

"Stai tranquilla, andrà tutto bene, non mi muoverò di qui, l'endocardite è sotto controllo, pensa che sia una seduta di dialisi normale..."

-ci provo-

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora