Capitolo 18: "I colori del tuo sorriso"

486 11 5
                                    

Guardo confusa l'uomo che mi sta di fronte...

"Allora sali o facciamo notte?"

"Ok, ok"

Ci dirigiamo agli ascensori, noto che stiamo salendo.
Saliamo fino all'ultimo piano:

"Vuoi lasciarmi qui? In questo reparto dimenticato da dio e dagli uomini?"

"Che cosa te lo fa pensare?"

"Non... non siamo mai venuti qui, la scritta psichiatria non lascia presagire nulla di buono"

"Aspetta e vedrai. Fifona. Conosco un collega che ha la tua stessa insana passione sai? Così gli ho chiesto di prestarmi il suo studio, abbiamo dieci minuti da adesso"

Apre la porta dell'ufficio, che è stutturato in modo simile al suo: davanti a noi Milano abbracciata da un tramonto brillante e splendido, un color arancione-rosso, dalle mille sfumature la fa da padrone mi alzo, mi avvicino estasiata, ed incollo il viso al vetro.

"Ti piace?"

Mi chiede curioso.

"E me lo chiedi? È magnifico, guarda tu stesso"

"Lo so conosco ogni sfumatura, ogni riflesso, ogni ombra di questo paesaggio"

"Ma come? Ah. Certo, ecco perché quasi sempre alla stessa ora tu sparisci e ti rintani nel tuo studio...ne vale la pena per questo magnifico spettacolo di sfumature!"

"Mi hai scoperto, inutile negare. Sono felice che ti piaccia, è come i colori del tuo sorriso..."

"I colori... del mio sorriso?"

"Sì quel magnifico sorriso che non mi stancherei mai di osservare: quando sogni ad occhi aperti, quando racconti una fiaba alle pazienti più piccole, quando parli delle persone a cui tieni, è allora che assume colori diversi, ma è sempre ugualmente intenso!"

"Ethan...io... grazie... lo pensi veramente?"

"Certo che sì!"

"Wow... sono senza parole"

"È un evento allora!"

"Abbracciami... Io credo di averne davvero bisogno"

"Se può esserti d'aiuto..."

Un attimo dopo mi lascio avvolgere dalle sue braccia forti, appoggio la testa appena sotto l'incavo del suo collo e una fragranza decisamente maschile mi avvolge, una fragranza che ormai ho imparato a conoscere e ad apprezzare.
Chiudo gli occhi respiro profondamente, percepisco una sensazione di benessere dove le sue mani appoggiano sul mio corpo,  penso alla prestanza del suo fisico asciutto, immagino la bellezza di quegli occhi e la dolcezza di quell'espressione con cui so mi sta osservando.

Mio malgrado mi stacco da lui, gli aggiusto il camice, cercando di togliere quella piega che gli ho procurato, ma è una carezza leggera, forse una scusa per avere un ultimo contatto fisico con lui.

"Stai meglio ora?"

"Decisamente sai di buono, sei sempre fatto d'acciaio, ma è un bel toccare"

Dico facendogli la linguaccia.

"Ok Danielle De Martino, ti ricordo che sono un medico, per la precisione il tuo quindi se potessi tenere per te i commenti sul mio fisico te ne sarei grato, non voglio passare altri guai"

"Tranquillo, non condividerò con nessuna le informazioni sul tuo fisico cesellato... anche se qualche infermiera ne sarebbe felice"

"Non posso crederci...sei seria?"

"I Colori del tuo sorriso..."Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora