BIONDO’S POV
Mi sveglio di colpo… ricordo solo che quella voce non era quella di mia sorella ma mi era molto famigliare.
Guardo l'ora e sono solo le 6.30 di mattina, mi vesto, faccio colazione e mi dirigo verso l'ospedale, andrò a dare cambio ad Einar.
B: “ buongiorno fra, qualche bella notizia”
E: “ no, per ora no, ma come mai sei già qui”
B: “ un sogno mi ha svegliato e non sono riuscito a riprendere sonno”
E: “ va bene, tu sei strano. Comunque chiamami quando vuoi fare cambio”
B: “ sisi non preoccuparti”
Non voglio raccontare a nessuno il mio sogno, almeno per il momento.
Mi siedo in saletta d'attesa, non ho il coraggio di entrare nella stanza di Emma, non mi sento “ pronto ”. Sono al bar per fare uno spuntino, ritorno e noto che dentro alla stanza di Emma c'è un ragazzo, è incappucciato e non riesco a riconoscerlo, penso e ripenso ma l'unico ragazzo che mi viene in mente è Irama, ma a vederlo non sembra la sua statura. Il ragazzo è sempre più vicino a Emma, cosa vuole questo.
È passato molto tempo e l’incappucciato è ancora dentro, senza accorgermene mi addormento.
Sogno: [ X: “Biondo” ancora questa voce, ma da dove viene, non vedo nessuno.
X: “ non lasciarmi sola” ancora lei. La voce mi è sempre più famigliare, ma certo…] Vengo svegliato dal rumore della porta che si apre, è lui, il ragazzo incappucciato, cerco di seguirlo ma lui non mi da retta.
B: “ hey tu” urlo, il tipo si ferma ma non si gira.
B: “ chi sei?” aggiungo.
X: “ sapessi” dice lui girandosi, sinceramente mi sembra di averlo già visto, ma dove.
