capitolo 13.

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corro giù dalle scale con le lacrime che mi rigano la faccia

layla: "dove vai? che è successo?"
io: "innamorato di me un cazzo!" urlo correndo fuori dalla casa dallas

apro la porta di casa mia e corro su per le scale rinchiudendomi a chiave in camera

sento sbattere contro la porta

josh: "apri ale, aprii!"
io: "vattene via"

povs.cam

mi alzo da sopra samantha in tutta fretta e mi vesto, corro giù dalle scale

layla: "che cazzo hai combinati cretino?!"
io: "sta zitta"
layla: "non sto zitta e la mia migliore amica, tu gli piacevi, che cazzo la illudi deficiente?!"

esco di casa sbattendo la porta e corro verso casa di alessia

suono il campanello e viene ad aprirmi josh

josh: "vai via"
io: "no, devo vederla"
josh: "non vuole vedere nessuno, tantomeno te"
io: "ti prego, fammi entrare"
josh: "no, non vuole vederti"

me ne vado sbattendo un pugno contro un albero e appoggiarmici sopra con la fronte

cazzo, non posso crederci!

ora non mi parlerà mai più.

e io ho un estremo bisogno di parlarle.

credo di averla persa, per sempre.

***
una settimana dopo

povs. alessia

chat del gruppo

nash: ragazzi, oggi usciamo?
cam: a me va bene
matt: certo, a che ore?
layla: per me è okey, ma non voglio essere l'unica femmina come tutta la settimana scorsa quindi alessia, ti prego esci anche tu?
josh: io ci sono
jack: io pure
io: no layla, mi dispiace, ma non esco

cam visualizza subito il messaggio dal gruppo e mi viene a scrivere in chat privata

chat con cam

cam: ti devo parlare, ti prego, il più presto possibile
io: no, non abbiamo nulla da dirci
cam: io si, ti devo parlare
io: io no, e sinceramente di sentire ciò che dici non me ne frega un cazzo.

la chat finisce qui, perché non mi arriva più nessuna risposta da lui

scoppio a piangere ripensando a ciò che è successo.

povs. cam

siamo tutti al parco, tutti ovviamente apparte alessia

josh: "ragazzi, dobbiamo cercare di sollevarle il morale, è una settimana che non esce dalla sua stanza e, non mangia praticamente nulla, nulla di nulla.
layla: "le ho provato a chiedere se potevamo vederci io e lei, ma non ha accettato, non vuole vedere nemmeno me"
nash: "io ho provato a chiederle cosa fosse successo ma ha detto che non era successo nulla, non si sentiva tanto bene e basta"
io: "cazzo, sono un fottuto coglione!"

mi alzo dalla panchina dove siamo seduti tutti e vado verso la mia moto, sento dei passi dietro di me

josh: "dove cazzo vai?!"
io: "a parlarle"
josh: "tieni le chiavi almeno, lei non ti aprirà mai, questa è quella di casa, questa quella della sua stanza"
io: "grazie amico"

salgo sulla mia moto e sfreccii verso casa sua

apro la porta con la prima chiave, la chiudo e salgo le scale

busso alla porta chi camera sua
ale: "josh basta, ti ho già detto che non esco, e non ti apro, basta, devi lasciarmi stare"
io: "alex, ti devo parlare, ne ho bisogno"
ale: "vaffanculo! vai via, subito!" e tira un pugno alla porta

allora decidi di aprirla con la chiave che mi ha dato josh

ale: "che cazzo fai?! basta vai via, ti prego"
mi avvicino a lei e lei indietreggia, finché non si ritrova attaccata al muro

la blocco cone mie mani hai lati della sua testa, appoggio la mia fronte sulla sua

io: "ho bisogno di parlarti"

mi spinge via da lei, ma resta appiccicata al muro

ale: "okay, parla, ma appena hai finito esci da casa mia"

mi vado a sedere sul suo letto, con la testa fra le mani

io: "samantha, era solo una cazzo di distrazione, era per non pensare a te, e per non pensare a ciò che ti dovevo dire"
ale: "cazzo cameron! potevo essere io quella cazzo di distrazione, ti ho kai negato di scoparmi?!" urla mentre una lacrima le riga la faccia
io: "ti ho detto che era una distrazione per non pensare a ciò che dopo ti avrei detto"
ale: "bene su, avanti, allora dillo ora"
io: "i-io, dovevo dirti che non potevamo continuare così, che a me non fregava nulla di te e-"
ale: "perfetto, se non te ne frega nulla di me esci da questa stanza, sub-"
io: "fammi continuare, ti prego"
ale: "ho sentito abbastanza, esci!"

mi spinge fuori dalla sua stanza e la chiude a chiave

cerco le chiavi di josh nelle mie tasche, ma le ho dimenticate sul suo lettto

mentre mi allontano la sento che scoppia a piangere

cazzo. perché l'ho fatto...avrei dovuto dirglielo che l'ho fatto solo per farla allontanare da me, perché sapevo che prima o poi l'avrei fatta soffrire

torno dagli altri e josh mi corre incontro

josh: "cos'è successo, avete risolto?"
io: "no, ho incasinato sncora di più le cose"
josh: "dai, almeno ci hai provato"
io: "le tue chiavi le ho dimenticate in camera sua"
josh: "vabbè, ho quelle di scorta

***
una settimana dopo

povs. josh

preside: "signorino broks: sono due settimane che sua sorella non viene a scuola, è successo qualcosa?"
io: "no, ha la febbre"
preside: "d'accordo, me la saluti quando va a casa, e dille di riprendersi presto."
io: "lo farò senz'altro"

***

povs. cam

rebecca: "ehy cam, oggi passi a casa mia?"
io: "no, ho da fare"
rebecca: "cos'hai da fare di migliore di scopare?"
io: "cose molto migliori"
rebecca: "cam, quella troietta ti ha cambiato, prima di conoscere lei avresti sicuramente accesmttato di passare da me"
la attacco agli armadietti
io: "non ti azzardare mai più a darle della puttana, capito?!"

mi allontano da lei ed esco dalla scuola

vado verso la spiaggia, rimango li fino a notte fonda.

odio, sesso e amore   ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora