capitolo 28.

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una settimana dopo

sono in camera mia sul letto con mariasole che sta prendendo il latte

sento bussare alla porta
io: "avanti"
vedo entrare cameron con in mano un pacchetto di patatine

cam: "amore, ti ho portato qualcosa da mangiare"
io: "grazie, vieni qui"

lo faccio sdraiare sul letto accanto a me e stiamo li, a guardare la tv, fino a quando mariasole non si stacca da me perché si è addormentata

cam: "copriti ti prego"
io: "perché sennò che fai?"
cam: "mi stai provocando alex?"
io: "forse..." dico con un sorriso malizioso
cam: "no, c'è la piccola"

mi alzo dal letto con in braccio mariasole

vado in camera di mio fratello, che è con layla a guardare un film

io: "ragazzi, potreste tenerci la piccola per un'oretta"
josh: "cos'è, siete in astinenza?"
io: "dai cretino"
layla: "certo, dammi pure, la teniamo noi"

gli passo la piccola e torno in camera mia

io: "ho chiesto a josh e a layla se la teng-" non faccio in tempo a finire di parlare che mi ritrovo sul letto sotto a cameron

lo guardo e gli sorrido, lui si precipita in men che non si dica sulle mie labbra

mi fa capire che non può aspettare ancora per molto ed inizia subito a levarmi in vestiti lanciandoli a terra, mi lascia in intimo

mi guarda con fare malizioso, si lecca le labbra, e si fionda sul mio collo, lasciano una scia di baci che arriva fino alla pancia

con un gesto abile mi slaccia il reggiseno e lancia a terra anche quello, inizia a torturare il mio capezzolo con lingua

si alza dal letto e io faccio lo stesso

gli tolgo la maglietta e subito dopo mi inginocchio davanti a lui per togliergli anche i pantaloni, mi alzo in piedi e inizio a baciarlo

finché non mi ritrovo in braccio a lui, vaghiamo per la stanza mentre continua a baciarmi, fino a quando la mia schiena non sbatte contro il muro

sentiamo qualcuno dall'altra stanza che sbatto un pugno contro al muro

josh: "fate piano almeno, se volete che la bimba continui a dormire"

gli stacchiamo dal muro e ci spostiamo sul letto

si alza da me, si toglie i boxer, mi sfila le mutandine, si infila il preservativo e si riposiziona su di me

con una spinta veloce e violenta mi entra dentro, si vede che non aspettava altro

continua a fare dentro e fuori mentre mi accarezza il viso

cam: "sei bellissima, sei perfetta e io ti amo"
io: "camhhh, anche io ti amohh" riesco a dire tra un gemito e l'altro
cam: "mi eri mancata piccola"
io: "mi eri mancato anche tu, ma ora basta parlare, che rischio di impazzire"

fa una risatina poi continua ad entrare ed uscire da me

metto le mie mani sulla sua testa tirando piano piano i suoi capelli

dopo altri dieci minuti sento un suo gemito, quello definitivo, subito dopo i suoi, vengono anche i miei gemiti

lui distrutto si butta sul letto, difianco a me

cam: "cazzo, mi fai impazzire piccola, ti amo"
io: "ti amo anche io cam"

lo guardo mentre riprende fiato e, è terribilmente perfetto

penso a come era la nostra vita prima, prima dell'incidente e prima che io rimanessi incinta, era una vita spensierata, erano feste su feste, ora invece no, ho pure smesso di fumare per nove mesi, è cambiato tutto con la piccola, io e cam ogni notte cambiamo casa, una notte in casa mia e una in casa sua, così stiamo entrambi con la piccola

cam: "a che persi cucciola?"
io: "alla nostra vita prima di mariasole, a quanto tutto sia cambiato"
cam: "già" e noto una scintilla di nostalgia nei suoi oggi
cam: "però ora c'è mariasole, e io la amo, e amo te, insieme ce la faremo piccola"

gli sorride e gli do un bacio a stampo

sento dei pianti di la...segno che mariasole si è svegliata

cam: "si è svegliata" dice ridendo

mi alzo dal letto, mi vesto e vado a prenderla

josh: "avete fatto in fretta eh"
io: "basta josh" dico tirandogli una pacca sulla spalla

prendo in braccio la bambina e salgo le scale, vado in mansarda e mi siedo su un divanetto li, da sola con la mia piccola

più la guardo più mi ricorda mio padre...mi manca tantissimo, è morto 5 anni fa, in un incendio, la nostra casa era andata a fuoco, mentre mio padre cercava di salvarmi è rimasto li, tra le fiamme

e questa bambina mi ricorda tantissimo lui, ha gli occhi color smeraldo, proprio come lui

noto di aver delle lacrime sulle guancie, ogni volta che penso a mio padre piango, era la persona più importante della mia vita, e quel incendo me l'ha portato via, dopo la sua morte mia madre non è stata tanto presente, era sempre al lavoro, proprio come ora, che dovrà stare due anni in italia

cam: "amore, perché piangi?"
dice asciugandomi le lacrime con i pollici
io: "pensavo a mio padre, mariasole me lo ricorda tanto"
cam: "mi dispiace piccola"

mi stringe tra le sue braccia, due braccia che mi danno sicurezza, le due braccia, che sono casa mia.

sento il telefono che squilla e rispondo

io: "pronto?"
mamma: "ale, come sta il tuo fidanzato?"
io: "sta bene" gli rispondo male, perché in questo momento ce l'ho con lei, per tutte le volte che non c'è mai stata
mamma: "e la piccola è nata?"
io: "si è nata, e sta bene anche lei"
mamma: "ma perché sei così scontroso?"
io: "perché non ci sei mai, mai!" rispondo gridando e facendo scorrere le lacrime sulle mie guancie

metto giù la chiamata e lancio il telefono su un divanetto

cam: "amore, che hai? chi era?"
io: "era mia madre, ma a te non te ne deve fregare nulla!"

gli passo la bambina in braccio e corro in bagno

mi chiudo dentro e sto li a pensare

non sono abbastanza forte, se lei ci fosse stata, quando io avevo bisogno, quando stavo male, quando avevo bisogno di affetto, se mi avesse insegnato a fare la madre, se solo fosse stata presente nella mia vita ora magari io non sarei così debole, saprei fare la madre, saprei fare la fidanzata, ma la verità è che voglio fare credere a tutti che sono forte, ma sono debole, molto debole, se ora non ci fosse stato cameron, io non ce l'avrei fatta da sola con la bambina, se cameron fosse morto io probabilmente l'avrei abbandonata, io mi sento persa senza di lui, è l'unica persona che quando avevo bisogno o stavo male, c'è sempre stata, e c'è tutt'ora.

esco dal bagno dopo mezz'ora

trovo cameron in cucina con la piccola, che non riesce a tenere buona, perché sta piangendo

io: "cam" dico con le lacrime agli occhi
io: "scusa" vado verso di lui e lo abbraccio, lo stringo forte, come se non volessi più lasciarlo
cam: "non ti preoccupare piccola, non fa niente, ti capisco, non è stata presente nella tua vita"
io: "okey, ma non avrei dovuto trattarti così, sei la cosa più importante che ho, non voglio allontanarti, ti amo"
cam: "amore, non mi allontaneró mai da te"

odio, sesso e amore   ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora