capitolo 81.

4K 148 41
                                    

povs. alessia

io: "non ti lascio combattere da solo contro i tuoi demoni"
cam: "basta ti prego alessia, vai via" sussurra

mi avvicino sempre di più e le nostre labbra sono a pochi centimetri di distanza

cam: "perfavore, vai-"

lo bacio, senza nessun rimorso lo bacio, lo amo, e anche se volessi non potrei stare senza lui

mi prende per il fianchi e mi tira verso di lui

mi prende in bracchio e avvinghio le gambe intorno alla sua vita

cammina per la stanza e mi sbatte la schiena contro al muro

cam: "ti amo, ti amo e lo sai" mi sussurra sul collo
io: "si, lo so"
cam: "ti prego, torna con me" dice baciandomi il collo

poi senza farmi rispondere mi ribacia le labbra

probabilmente non voleva sentire la risposta

sposto le labbra dalle sue e le poso sulla mandibola, vicino all'orecchio
io: "non hai distrutto anche il letto vero?"
cam: "no, ma ora lo distruggiamo"

si stacca dal muro e inizia a salire le scale

arriviamo in camera sua, ed è completamente ditrutta, c'è solo il letto in ordine

cammina tra il vetro e mi appoggia sul letto

mi divarica le gambe con un ginocchio e si posiziona sopra di me

tona a baciarmi, con più foga

metto le mani sul bordi della sua maglietta e gliela sfilo

noto con piacere che ha gli addominali ancora più scolpiti dell'ultima volta

gli accarezzo il petto senza smettere di baciarlo

la porta di camera sua sbatte contro il muro

ci giriamo e kevin è sotto lo stipite della porta

i suoi occhi sono spalancati, ha i pugni stretti lungo i fianchi

io: "kev-"
kevin: "stai zitta puttana!"
cameron si alza in piedi

cam: "non azzardarti mai più a chiamarla così!" ringhia

kevin: "ma sei serio?! quanto puoi essere coglione?! dovevo immaginarlo no? tanto da genitori coglioni può nascere solo un coglione"

no, non sta succedendo davvero

cameron sbatte kevin cotro al muro e gli stringe il braccio alla gola

cam: "non devi nominarli i miei genitori! figlio di puttana!"

kevin tossisce

sono paralizzata sul letto, non riesco a muovermi

kevin: "s-si hai ragione, sono proprio un figlio di puttana, peccato che abbiamo la stessa madre"

cameron lascia il collo di kevin e indietreggia

cam: "che cazzo stai dicendo?! non sparare cazzate harwey!"
kevin: "no, non harwey, dallas, mi chiamo dallas"

cosa?

cameron spinge kevin che finisce contro il muro

cam: "piantala! piantala, i miei genitori non sono i tuoi genitori! mettila di dire stronzate o giuro che ti ammazzo!"
kevin: "oh cameron, non sono cazzate, chiedi a tua nonna, magari lei lo sa, quei due coglioni, mi hanno abbandonato, in un cazzo di ospedale, non mi volevano, poi hanno fatto un coglione come te, e ti hanno tenuto, sono solo dei figli di puttana, entrambi!"

mi sta scoppiando la testa

cameron si china per terra, prende un pezzo ti vetro e va verso kevin

lo sbatte contro il muro e gli punta il vetro alla gola

cam: "stai zitto! non devi nominare i miei genitori! non in quel modo!"

le mie gambe iniziano a muoversi

mi alzo in piedi e corro verso di loro

io: "cameron! fermo, ti prego!" dico piangendo

cam: "no! sto figlio di troia deve morire"

io: "guardami!" grido

sposta un po' la testa e mi guarda negli occhi

io: "perfavore" sussurro

kevin: "su, fallo cameron, fallo, ammazzami, davanti a lei, ammazzami davanti a questa povera ragazza ingenua, che ha paura di te, paura di quello che stai facendo, non lo vedi il terrore nei suoi occhi? le fai paura, come pensi che possa amare un uomo che le fa paura? ammazzami, così confermerai le sue paure"

io: "cameron, non ascoltarlo"
cam: "hai paura?" sussurra talmente piano che faccio fatica a sentirlo

ho paura? si ho paura, ho paura di perderlo

io: "si cameron, ho paura, tanta paura, tantissima, ho tantissima paura di perderti"

kevin: "ci credi cameron? davvero credi che abbia paura di perderti? ha paura di te, non paura di perderti, è terrorizzata da te, questa povera ingenua, è talmente ingenua, che non ha capito che stavo con lei solo per portare a termine il mio piano, farti soffrire, sai come l'ho conquistata? salvandola da uno stupro, uno stupro che io stesso avevo organizzato, quello era un mio amico, l'ho mandato a stuprarla solo per poterla salvare, solo per potermi fidanzare con lei, per scoparla, era così attraente. poi quando ho scoperto che era la tua ex, li mi si è accesa una lampadina, così ho messo in atto il mio piano, non l'ho mai amata, questa puttana"

no, non può essere vero, lui, lui aveva organizzato tutto, lo stupro, le notti insieme, non ci posso credere

cameron gli prende la testa e la sbatte contro al muro

cam: "ti ammazzo cazzo!"

ripunta il vetro sul suo collo

prendo fiato
io: "cameron, lo sta facendo apposta, vuole che tu lo ammazzi, davanti a me, così che io abbia paura di te, così che io mi veda questa scena ogni giorno, ma l'unica cosa che io voglio vedere ogni giorno sei tu, perché io ti amo, e non mi importa se siamo sbagliati, se non siamo fatti per stare insieme, non importa se ci distruggeremo, l'unica cosa che importa siamo io e te, l'unica cosa che importa è che ti amo, e che voglio passare il resto dei miei giorni con te."

odio, sesso e amore   ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora