povs. cam
entro in salotto e vedo alessandro seduto sul divano con gli occhi rossi che guarda la televisione
io: "cos'è successo? l'ho sentita urlare"
si alza dal divano e viene minacciosamente verso di me
mi prende per il colletto della maglietta e mi attacca al muro
aless: "allora perché non sei andato da lei?! eh?! stava gridando e tu non ti sei scomodato di sapere il perché!"
io: "oh, calmati! non mi voleva, ecco il perché"
stringe più forte la presa e mi strattona la testa contro il muro
aless: "non ti voleva?! non ti voleva cameron?! eri l'unico che voleva! non capisci un cazzo porca troia! voleva te! stava gridando il tuo nome! pensava che tu fossi quella svolta nella sua vita! pensava fossi il suo principe! cristo santo! ti ama! ti ama più di ogni altra cosa! e tu non capisci un cazzo! ora lei è di sopra che fa le valigie perché tu sei un cazzo di coglione!"
cosa? fa le valigie? perché le sta facendo? se ne va?
io: "le valigie?!"
aless: "si cameron, si, le valigie, se ne torna in italia!"no, no, no e no!
che cazzo sta dicendo? mi scoppia il cervello
non deve andare in italia! non può!
spingo alessandro via da me e salgo tre scalini alla volta
precipito nella sua stanza e vedo la cabina armadio aperta
entro e lei è seduta per terra con tre valigie aperte
io: "cosa stai facendo?"
ale: "mi sembra evidente quello che sto facendo" dice senza neanche guardarmicosa ho combinato...
io: "perché?!"
ale: "torno da mia madre, qui non c'è più niente per me, niente"
io: "ci sono io! ci siamo noi!" dico indicando me e leisi gira verso di me e ride
ale: "noi? noi cameron? non c'è nessun noi, non c'è mai stato nessun noi, c'erano solo due ragazzini che si divertivano a farsi del male a vicenda"
io: "no! no alessia! io ti amo! ti amo tantissimo!"
ale: "no cameron, ti sei autoconvinto di amarmi, ma non mi ami, chi si ama, non si distrugge"ditemi che sta scherzando, cazzo!
io: "ti prego, dimmi che non dici sul serio"
ale: "non sono mai stata più seria, me ne vado, ho deciso e nessuno mi fermerà"
io: "alessia, perfavore, resta qui, con me"
ale: "con te? forse non hai capito. io me ne sto andando da te"sapevo già che se ne stava andando da me, ma sentire quelle parole uscire dalla sua bocca fa terribilmente male
io: "non c'è bisogno che cambi nazione!" grido
ale: "si cameron, sappiamo entrambi che se resto sarà sempre così"
io: "ti scongiuro alessia, non farlo, non andartene"
ale: "ho già deciso, e se permetti devo finire di fare le valigie, fra tre ore ho un aereo"io: "cosa?! te ne vai subito?! e tutti gli altri?!"
ale: "ho già parlato con josh, me li saluterà lui"mi sta facendo a pezzettini
io: "alessia, ragiona, ti prego"
ale: "basta cameron! ho ragionato fin troppe volte! la mia vita deve andare avanti! non posso restare ferma così, ogni volta la stessa storia!"
io: "sarà diverso sta volta!"
ale: "diverso?! diverso cameron?! non cambierai mai! è inutile provarci, sei fatto così"le lacrime mi scendono sul viso, non riesco a farle smettere, odio questa parte debole e sensibile di me
io: "ti prego, non farlo, non abbandonare così, non ti arrendere così, combatti ancora, un'ultima volta ti prego"
ale: "non c'è nulla per cui combattere, siamo stati sconfitti in partenza"
le mani mi tremano
non ho mai avuto così tanta paura di perdere una persona
mi ha fottuto il cuore e ora se ne sta andando, la sto perdendo...l'ho persa.
non stavo così male nemmeno quando sono morti i miei genitori
lei è tutto quello di cui ho bisogno per andare avanti
la mia vita rimarra per sempre ferma a questo giorno
il giorno in cui lei se né andata, per sempre, ci ha abbandonati
il mondo mi ha dato molti pugni, ma oggi, oggi mi ha sparato, sparato in pieno petto.
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odio, sesso e amore ||CAMERON DALLAS||
عاطفيةalessia 16 anni si trasferisce con la sua famiglia a los angeles, inizierà a frequentare un college nuovo, conoscerà la sua nuova migliore amica leyla, verrà derisa dalle tre puttanelle della scuola e diventerá amica del gruppetto di puttanieri dell...