capitolo 91.

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povs. cam

guardo l'ora sull'orologio della cucina e sono le 03:08 di notte

mi sono alzato per bere un po'd'acqua

rimetto l'acqua in frigo

ed esco dalla cucina

salgo le scale e arrivo in mezzo al corridoio

vado verso la mia stanza ed apro la porta

ma quando sto per entrare sento delle urla

è alessia

ale: "ti prego! sei l'unico che voglio! l'unico che io possa amare! ti prego non andartene!"

mi avvicino alla porta della sua stanza e metto l'orecchio attaccato ad essa

non urla più, ora sussurra

ale: "sono persa senza di te, so che pensi che io non ti ami, e mi dispiace, ma io amo te, voglio te, nessun altro"

smette di parlare

mi giro e torno verso la mia stanza

ma mi blocco quando sento

ale: "sta volta non apro gli occhi, anche se te ne vai non li apro, perché so che non è solo un incubo ed è la realtà, e a volte la realtà è peggio degli incubi"

ale: "sai benissimo di cosa sto parlando, te ne sei andato, te ne sei andato davvero, mi hai lasciato da sola, da sola contro una voraggine di demoni"

smette di sussurrare ed inizia di nuovo ad urlare

ale: "no, non andartene! ti prego cameron! non lasciarmi"

mi giro e corro verso la sua stanza

spalando la porta ed entro

è stesa sul letto, con gli occhi chiusi e con le goccioline di sudore che le colano sul viso

mi avvicino e mi siedo difianco a lei

le asciugo il sudore dalla fronte

ale: "ti prego, non andartene, io ti amo" sussurra

sta ancora sognando

appoggio le labbra sul suo orecchio

io: "non me ne vado"

spalanca gli occhi e fa lunghi respiri affannati

guarda il soffitto e fa una sospiro di trsistezza

richiude gli occhi e sussurra tra sé e sé
ale: "era solo un sogno"

non mi ha visto?

una lacrima le scivola sulla guancia

gliela asciugo con il pollice

e riposo le labbra sul suo orecchio

io: "ti amo anche io"

apre gli occhi di scatto e si gira verso di me

appena mi vede strizza gli occhi, per capire se è solo un sogno o no

ale: "ca-cameron"
io: "ti amo"
ale: "ti prego, dimmi che non sei un sogno"

metto la mano sulla sua guancia, il pollice sullo zigomo

avvicino il mio viso al suo e le do un bacio dolce e delicato sulle labbra

io: "questo ti basta per sapere che non è un sogno?"

ale: "perché? credevi che io non ti amassi"
io: "ti ho sentito, dicevi il mio nome, sono stato uno stronzo, scusami"

mi posa le mani sulla nuca e mi tira verso di lei

mi da un altro bacio

io: "avrei dovuto crederti, scusami"
ale: "non fa niente"
io: "ti amo, non voglio mai più separarmi da te"
ale: "ti amo, ti amo anche io"

la strigo tra le mie braccia e lei appoggia la testa sul mio petto nudo

ale: "questa volta ero certa che sarebbe stata l'ultima"

io: "sarà l'ultima, perché non ti lascerò mai più andare, mai più"

ale: "lo pero tanto"

si abbandona al sonno sul mio petto

resto tutta la notte a guardarla, mentre dorme

le passo le mani sulla guancia

io suo respiro caldo mi sbatte contro gli addominali

io: "ti amo principessa" le sussurro all'orecchio

le ore passano e non stacco gli occhi da alessia che dorme sul mio petto

la sveglia sul comodono comincia a suonare e la testa di alessia si muove

la spengo prima che si possa svegliare

ma è già sveglia

solleva la testa dal mio corpo e mi guarda

ale: "buongiorno" dice sorridendo e avvicinando il suo viso al mio per baciarlo

io: "buongiorno"

ale: "ho avuto tanta paura"
io: "di cosa?"
ale: "di averti perso sul serio"

ripenso a quello che era successo

io: "davvero credevi che ti volessi picchiare?"
ale: "no, stavo solo cercando di provocarti, volevo farti capire come mi sentivo io"
io: "non ti picchierei mai"
ale: "lo so"
io: "perché ti amo"
ale: "lo so"
io: "mi sei mancata"
ale: "lo so"

avvicina il viso al mio e annulla la distanza tra le nostre labbra

alza il corpo e si mette a cavalcioni su di me

prendo in bocca il suo labbro inferiore, lo succhio, lo mordicchio e lei mugola

appoggia le mani sulle mie spalle e le accarezza

ale: "ti amo" dice fra un bacio e l'altro

la prendo da i glutei e la avvicino ancora di più a me

appena la sua intimità sfiora la mia erezione mugola di nuovo

ale: "non sai quanto ti voglio"
io: "tu non sai quanto ti voglio io" ribatto sorridendo

ale: "allora spogliami"
io: "mi stai davvero incitando a spogliarti?"
ale: "si, lo sto facendo" dice ridacchiando e appoggiando la mano sul mio pube

io: "piccola, non provocarmi"
ale: "su dai, fammi vedere quello che sai fare"

metto la mano sulla sua intimità, tramite le mutandine

inizio a fare movimenti circolari con me dita

ale: "c-cam...asp-aspetta"

non la ascolto e vado avanti, voglio vedere fin dove arriva

ale: "cam, d-dico sul ser-serio, devi fer-fermarti"

i mugolii che fa mentre parla la tradiscono

io: "dai su piccola, so che lo vuoi"

ale: "ho il ciclo" dice tutto d'un fiato

levo la mano e guardo alessia ridacchiando

cam: "hai il ciclo" dico ridendo

ale: "si, e non c'è niente da ridere" sbuffa

ale: "mi dovrebbe finire oggi, o domani"

io: "andiamo fuori a cena sta sera?"
ale: "cosa? noi due? a cena fuori?"
io: "si, perché?"
ale: "oh, va bene, dove?"
io: "sulla spiaggia?"
ale: "va bene"

le do un bacio sulle labbra e uno sul collo

lascio le labbra in quel punto ed inizio a succhiare

mi era mancato poterla baciare.

odio, sesso e amore   ||CAMERON DALLAS||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora