65 capitolo

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Io:" No Cameron, non abbiamo nulla di cui parlare"
Cam:" Sí, io stavo facendo dei tiri in porta, e ad un certo punto viene Caroline iniziamo a litigare e poi mi bacia, mi stacco subito, e poi ti vedo lì, e avevo capito il motivo per cui l'ha fatto"
Io:" E come faceva a sapere che io sarei andata lì?! O meglio come sapeva che tu eri lì?!"
Cam:" lei era nel tavolo accanto al nostro quando l'ho detto ai ragazzi per quanto riguarda te non lo so, te lo giuro Jennifer'
Io:" Voglio le prove, le parole ormai non bastano più e lo sai" prendo le mie cose e vado nel bagno femminile, entro e non c'è nessuno meglio.
Mi lavo e dopo mezz'ora esco, e vado subito in camera a fare i compiti, che palle...
Dopo un'oretta finisco, e guardo l'orologio e noto che sono le 16.
Mi scoccio a stare in camera chiusa, quindi mi metto un jeans e una felpa e vado al Bar, con il materiale da disegno...
Mi prendo un frappè, e vado ad un tavolo vuoto, isolato da tutti.
Inizio a disegnare mentre sorseggio il mio frappè...sti disegnando una bimba vicino al corpo di un uomo, e subito mi rendo conto che sono io...quel giorno.
Mi sento osservare, e quindi alzo lo sguardo dal mio album, è il gruppo di Cameron con ovviamente anche lui, che mi sta fissando.
Li ignoro, e continuo a disegnare con loro che continuano a fissare.
X:" È libero?"
Alzo lo sguardo e vedo quel...Francesco.
Io:" Ehm sì"
Fra:" prima che mi chiedi qualcosa, ti dico solo che non risponderò a nessuna delle tue domande"
Io:" Allora sei proprio stronzo"
Fra:" non sei la prima che me lo dice sai"
Io:" E non sarò nemmeno l'ultima"
Fra:" Al momento giusto ti dirò tutto, ma non ora, stai soffrendo già per fatti tuoi"
Io:" Io non soffro per nessuno"
Non mi risponde, ma guarda il mio album.
Fra:" Pensi spesso a quel giorno?"
Io:" C-cosa?"
Fra:" In banca, quel maledetto giorno"
Io:" Tutte le notti, quello sguardo mi perseguita nei sogni"
Sfoglio il mio abum, fino a trovare quello dello sguardo, e glielo porgo.
Io:" Vorrei tanto non pensarci, ma non ci riesco Francesco"
Fran:" Ti dico solo una cosa...tuo padre è orgoglioso della persona che sei, e questo dolore andrà via, pian piano..."
Io:" E tu come lo sai?"
Fran:" Perché quel giorno c'ero anch'io, in quella banca..." e se ne va lasciandomi a bocca aperta per la seconda volta.

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