Strofa.2.2: Tainted Love*

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Pur facendo di tutto per farmi capire di non volermi, io continuo a fantasticare su di lui come una stupida ragazzina.

Il suo improvviso allontanamento, mi lascia con un senso di mancanza. È doloroso, perché può essere solo una fantasia.

"Riavvia il computer e dovrebbe funzionare" senza dire altro, senza nemmeno uno sguardo, si gira e se ne va. Evitando di pensare al mio travagliato stato emotivo, credo non ci sia nulla di male a dare una sbirciatina veloce al suo sedere. Giusto per vedere cosa mi perdo.

Come ogni cosa che riguarda lui, mente e corpo vanno in conflitto. Ovviamente i miei occhi traditori hanno la meglio e... mio Dio! Tutti gli uomini del pianeta sarebbero gelosi di un culo del genere. Cavolo, ha un qualche difetto, a parte le sue brutte maniere?

Incrocia Matt lungo il corridoio, il quale lancia uno sguardo verso di me, cogliendomi sul fatto. Fingere di ammirare la moquette, a questo punto, sembra poco credibile.

Guardo il computer, è tornato alla normalità, così faccio come consigliato da Colin e riavvio.

Dopo qualche minuto, Matt ciondola fino alla mia postazione. Con le mani in tasca e una finta indifferenza, osserva il mio computer, la tastiera, poi i suoi occhi si soffermano sulla mia scollatura. Matt sbatte le ciglia rispondendo alla mia silenziosa minaccia con un sorriso innocente.

"Le tue guance sono bordeaux, principessa" quel ragazzo ha la capacità di infilare il dito dove fa più male.

"Il caldo..." i suoi occhi brillano come se avesse appena catturato un grosso pesce durante una sfida con gli amici "Perché non mi hai detto che Colin lavora qui?" fa un'espressione imbronciata e osserva la serie di scrivania presenti nell'open space "A dire il vero, non ci ho pensato" risponde.

"Che lavoro fa esattamente? È un tecnico informatico?" che altre cose nasconde? magari salta fuori che fa pure lo spogliarellista in un locale per lesbiche...

"Già, ma non fa manutenzione. Passava di qui, per questo gli ho chiesto di dare uno sguardo al tuo computer"

"In genere che fa?" Matt si porta una mano alla bocca avvicinandosi al mio orecchio con fare cospiratorio "quel tizio è il miglior programmatore che conosca. Anche se non sembra, dietro quell'aria sexy nasconde un enorme cervello"

"Non mi piace quando usi la parola sexy per parlare di lui" ride, riprendendo la sua aria rilassata "no, davvero, Colin è un asso. Anche i capi chiudono un occhio di fronte a certi aspetti della sua... personalità" il modo in cui lo dice mi fa sorridere "Oh, vuoi dire che non è solo con me che si comporta da stronzo?"

"Mi spiace deluderti"

In effetti, lo sono. Speravo che i suoi commenti mostrassero interesse nei miei confronti. È sciocco ma, anche se si trattava di battute sarcastiche, mi faceva sentire un po' speciale.

"Perché l'amministrazione sorvola? Cos'ha di speciale?" Matt si appoggia alla mia scrivania "quel ragazzo potrebbe inserirsi nel tuo conto bancario senza che tu te ne accorga, e a occhi chiusi" ovviamente la notizia stimola la mia curiosità. È per questo che è stato assunto qui? E a quale scopo? Strizzo gli occhi, gomiti sulle ginocchia, mi allungo verso Matt.

Già lo so, la curiosità sarà la mia rovina. Non riesco più a pensare ad altro, chi non lo troverebbe un mistero interessante da svelare?

"Che vuoi dire? Che oltre ad essere un bel musicista, Colin è un hacker?" Matt annuisce "Già, ma io non so nulla, non ho detto nulla, non ho visto nulla. È un mistero..."

Lo guardo perplessa, mi sta prendendo in giro... Eppure la sua aria, più seria del normale, mi dà da pensare.

"Perché non l'ho mai incontrato prima? Lavoro qui da mesi" e di certo non mi sarei dimenticata della sua bella faccia arrogante.

Is It Love? ColinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora