Is It Love? Colin

Strofa.5.5: You Don't Own Me*

Per festeggiare la fine delle registrazioni, abbiamo organizzato una piccola festa con i nostri amici. In macchina, Colin e io non ci scambiamo più di tre parole. Forse, dopo i tre minuti e cinquanta della canzone in cui siamo stati connessi, ora non si sente a suo agio. In effetti, è stato un momento molto intimo, anche più di un abbraccio scambiato tra le lenzuola. Decisamente l'esperienza più singolare della mia vita.

Suonare di fronte ad un vero pubblico è stato straordinario, ho appena registrato un album! Eppure nulla di tutto questo può essere paragonato all'ondata di emozioni che mi ha travolta, quando Colin ha cantato la MIA canzone.

Una volta arrivati al locale, ricevo una breve occhiata da Colin per poi allontanarsi in silenzio verso il bancone. È così fastidioso! Come si può passare da un momento magico di complicità a... questo?

"Questo" va ben oltre il semplice disagio, canta la MIA canzone, e poi si comporta come nulla fosse, rifugiandosi dietro il suo bel muro di ghiaccio. Con ancora le narici frementi per il nervoso, noto che ci sono anche Matt e Lisa seduti ad un tavolino non lontano dai ragazzi della band. Li raggiungo a grandi passi, lasciandomi cadere su una sedia vuota, con un pesante sospiro.

Lisa mi accoglie con uno dei suoi dolci sorrisi, mentre Matt fa scivolare il suo corpo sexy accanto a me "Allora signorina musicista, avete finito di giocare alle star? Album completato?"

"Si, signore!" accompagno l'affermazione con un ampio cenno del capo.

"Congratulazioni! Sei contenta" annuisco distrattamente verso Lisa, mentre cerco con lo sguardo Colin. Sta sorseggiando una birra insieme a Doris e Adam. Non posso proprio impedirmi di sentire una fitta di gelosia nel vederlo così. È più forte di me, perché non è con me che parla in maniera rilassata.

Distolgo lo sguardo sbuffando per tornare sui miei amici "Viste le difficoltà che abbiamo avuto all'inizio, penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Stiamo aspettando la convalida del produttore. Se sarà così, saremo a cavallo"

"E Colin che ne pensa?" alzo un sopracciglio rivolgendo a Matt la mia espressione più perplessa di sempre "Ciò implicherebbe che Colin condivida le sue impressioni!" la tragica verità delle mie parole ci fa scoppiare entrambi a ridere. Il suo sguardo nocciola si sposta sui membri del gruppo, solo per abbassarsi su di me poco dopo, come a voler intuire i miei pensieri. Non avendo alcuna intenzione di sottostare al suo esame, afferro il suo bicchiere di qualsiasi cosa stesse bevendo, per prenderne un sorso. È dolce, ma non ho idea di cosa sia.

"E con Doris? Com'è andata?" domanda Lisa. Alzo le spalle, lo sguardo nel vuoto "Diciamo che abbiamo seppellito l'ascia di guerra. Ci ignoriamo per la maggior parte del tempo, e quando i toni si alzano, Adam e Colin fanno da intermediari. Non è il massimo ma, che ci vuoi fare?" non sono ancora disposta ad ammettere la ragione per cui Doris e io non riusciamo a trovare un terreno comune. Anche se sospetto che Matt l'abbia capito da tempo. I miei diversi stati d'animo in ufficio non sono passati inosservati.

"È buona la cosa che stai bevendo" dico, alzando il bicchiere verso Matt che abbassa lo sguardo sul suo cocktail di cui mi sono gentilmente impossessata, sorseggiandolo con gran piacere. Le sue labbra si tendono in un sorrisetto malizioso, gli si illuminano persino gli occhi, allunga un braccio attorno alle mie spalle per dire, in maniera molto sensuale "Quello, mia cara, si chiama Dormi con me stanotte" quasi sputo nel bicchiere "Spero tu stia scherzando!" Lisa scoppia a ridere, godendosi il nostro siparietto comico e la mia espressione sconcertata.

Matt si allunga ancora di più, tutto gongolante e con un sorriso ancora più luminoso. Per farlo smettere gli do una gomitata allo stomaco, strappandogli una smorfia. Per ripicca, mi dà una leggera spinta e, per rigirare il coltello nella piaga, indica Colin con gesto della testa "Dovresti offrirgliene uno. Chissà che reazione avrà?"