L'atmosfera del furgone è gelida, come fossimo stati travolti da una valanga. Nessuno ha più detto una parola della lite e il viaggio di rientro a New York, procede nel silenzio.
Colin è alla guida, Doris lo osserva con la coda dell'occhio ogni volta che non guarda attraverso il finestrino, e ogni volta che la sorprendo, è una pugnalata nel petto.
Ha mentito sul non essere stato con lei?
Tento in ogni modo di non guardarlo ogni tre secondi, Adam sta ascoltando musica con le cuffie alle orecchie e mi maledico per aver lasciato il mio lettore sul fondo della valigia. Avrei apprezzato la distrazione.
Colin e io abbiamo lasciato che le nostre emozioni prendessero il sopravvento, lui è andato troppo oltre e io ho decisamente esagerato. Il risultato è che nessuno di noi sa come risolvere la situazione.
Inizio a giocherellare con la cover del cellulare, poi apro la casella di posta e invio un messaggio a Lisa. Ho proprio bisogno di parlare con qualcuno. Avrei contattato Matt, ma è amico di Colin e poi, mi serve di un parere femminile.
[Ciao Lisa, Hai un minuto?]
[Ma certo ;-) Qualche problema? Il tour non sta andando bene?]
[No, il tour va benissimo... Ho litigato con Colin]
[Merda!! :-( Cos'è successo?]
Emetto un tremulo sospiro prima di mettermi a digitare tutta la spiegazione [Doris ha dato di matto e lui se n'è andato con lei, così gli ho fatto una scenata di gelosia. Mi ha accusata di essere andata a letto con Adam – cosa non vera, ovviamente – e non sono neanche sicura di non aver rotto con lui] premo invio e resto a fissare il telefono in attesa del verdetto.
Nel frattempo, i miei occhi traditori continuano a guardare verso la causa dei miei dispiaceri, il quale non distoglie mai lo sguardo dalla strada.
La mia unica consolazione è che non guarda nemmeno Doris. È perso nel suo mondo.
Ad un certo punto lo vedo trafficare alla radio, ha alzato il volume su una canzone dei Pink Floyd. Il bip del telefono mi distoglie da Colin.
[Credi ti abbia tradita?] vederlo scritto mi scatena una sensazione di panico, più tutta una serie di altre emozioni parecchio fastidiose.
[Ha scelto lei. Ha passato la notte con lei e si è dimenticato di me]
[Non capisco. Cos'è successo esattamente?]
[Mi sono arrabbiata un po'. Ho esagerato, ma aveva quel suo atteggiamento di sufficienza di merda, che ho perso la testa. Mi sento male ++:-(]
[Mi dispiace, tesoro :-( La cosa migliore è parlarne tra voi. Dovete chiarire la situazione] reprimo una risata amara nel leggere la risposta di Lisa, alla fine sbuffo e digito:
[Parlarne? Con Colin... wow! Troppo complicato!!]
Emetto un altro sospiro, più grave del precedente. Mi rendo conto che la situazione è davvero complicata. Siamo un gruppo, viviamo tutti insieme in tournée, suoniamo insieme. Doris ci ha sempre davanti agli occhi presi a baciarci o a sbavarci addosso, pur cercando di essere discreti.
Immagino sia molto difficile per lei, e dovrà soffrirne molto. Ma anche così, Colin è obbligato a correrle dietro ogni volta che la signora da' di matto? Non ho paura, ho respinto i miei genitori e Samuel pur di vivere la vita che volevo. Non ho nessuna intenzione di farmi mettere i piedi in testa da un metallaro, solo perché è abituato ad essere adulato!
Ecco un altro messaggio da Lisa:
[Hai intenzione di lasciarlo?] la sua domanda è come un fulmine a ciel sereno che porta scompiglio nella mia confusione. Sollevo lo sguardo dal telefono per osservare il profilo arcigno di Colin. Ha le sopracciglia aggrottate, le labbra serrate, non sembra stare molto meglio di me, cosa che un po' mi rassicura. Ci siamo feriti l'un l'altro, ma ciò non la rende meno dura.
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Is It Love? Colin
FanfictionLa talentuosa Stella Aedahl, pianista e impiegata alla C.C. Sembra, suo malgrado, ritrovarsi travolta dall'ossessione per il tanto misterioso quanto introverso Colin Spencer. La sua musica riuscirà a farsi strada nel cuore tormentato del bel cantan...