Strofa.4.2: Wonderall*

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Nell'ultima settimana abbiamo passato ogni sera a suonare e provare le tracce del loro repertorio, e Colin non mi ha insultata o offesa, nemmeno una volta. È stato insolitamente paziente, cosa che mi preoccupa. La mia riserva lo diverte, e gli piace prendersi gioco di me con le sue solite provocazioni e il suo atteggiamento distaccato. E gli riesce davvero bene! Ha un'incredibile abilità nel farlo con un sorriso affascinante stampato in faccia, e occhi così pallidi che si potrebbero confondere con il ghiaccio.

Innamorarsi di un tipo come lui sarebbe davvero una pessima idea!

Non è che, siccome si è addolcito all'improvviso, io gli debba lasciare fare quel che gli pare. Anche se basterebbe una parole, e lo seguirei di sopra senza fiatare... in una stanza che probabilmente ha visto un intero battaglione di fan in calore!

Ma io non voglio essere una di loro! Io voglio di più! E il cuore non mi aiuta, perché più mi esercito al suo fianco, più mi manca quando non sono con lui.

E poi fa cose come questa: mi manda un mail per invitarmi a pranzo con lui durante la pausa. Fatico persino a riconoscerlo!

*****

Ci incontriamo direttamente al ristorante, quando arrivo lui è già al tavolo, con un bicchiere di vino, vestito da lavoro e più sexy che mai.

Con la sua espressione neutra stampata in faccia, mi osserva andargli incontro. Il fatto che riesca a nascondere così bene i suoi pensieri, mi destabilizza. Per carità, tutto ciò non fa altro che aumentare il suo oscuro magnetismo, che riesce a sfruttare alla grande. Usa questo suo lato cupo e oscuro per sedurre senza pietà, laddove altri usano l'umorismo.

Scuoto la testa con rassegnazione, più abusa di questo suo "potere" e più le ragazze sono pronte a lanciare mutandine sul palco! Incredibile!

Mi siedo di fronte a lui con diffidente cautela, cosa che lo fa divertire.

Con l'indice tocca distrattamente il tavolo, poi mi sorride come solo lui sa fare, e il mio cuore fa una capriola.

"Quando abbasserai le difese?" mi chiede sempre con quel sorrisino ironico su quelle labbra perfette.

Stringo gli occhi, cercando di capire dove sia la trappola in quella frase innocente. Mentre penso ad una risposta adeguata, allungo le gambe sotto il tavolo sfiorandogli le scarpe con i miei piedi. Con uno scatto mi allontano ricomponendomi, strappandogli una leggera risata.

"Con te, mai!" rispondi accigliata.

"Perché?"

"Troppo pericoloso per la mia salute"

"Solo se ti innamori di me..."

"Che non è il mio caso" rispondo prontamente. Non voglio perdere a questo giochino.

"Allora non si pone il problema" si lascia andare contro lo schienale ma leggo nei suoi occhi, che la mia risposta lo ha colpito. Per un attimo, per un solo secondo, un'ombra gli ha oscurato il viso. Può nasconderlo, ma io l'ho notato.

Se gli confessassi che mi piace, riderebbe di me come al solito? Dozzine di ragazze gli vanno dietro, perché dovrebbe interessarsi a me?

Non ha senso.

Ci fissiamo l'un l'altro per cinque minuti buoni, senza dire una parola. Questo silenzio inquietante sta diventando piuttosto imbarazzante e sempre più difficile da rompere. Sento il mio cuore battere come un tamburo, non riesco più a sopportare l'atmosfera "Comunque... hai scelto le ultime tracce per l'album?" lui annuisce quasi sollevato che abbia detto qualcosa. Fa scivolare verso di me una cartelletta che aveva appoggiato sul tavolo a fianco a lui.

Is It Love? ColinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora