Colin lascia la presa sui miei polsi per afferrarmi i fianchi e, con un facilità sconcertante, mi solleva in modo da potergli avvolgere le gambe alla vita. Con la mente ancora sconvolta, non riesco pensare ad altro che al suo corpo, rivelando la creatura affamata che si cela dentro di me. Mi stringo a lui, accentuando la pressione e l'urgenza di volere molto di più.
Le sue dita si infilano tra i miei capelli ricambiando i miei baci con altrettanta fame. Ruoto i fianchi, sfregandomi contro di lui e gemo quando aumenta la presa sul mio sedere, e buon Dio! Sentirlo teso e duro contro di me, mi porta al limite della follia. Avvertire il suo grande desiderio genera una cascata di scintille, che mi fa dimenticare di trovarmi in un parcheggio a cercare di strappare i bottoni della camicia di un uomo divinamente sexy.
La sua bocca mi divora, si sposta sul collo dove bacia e lecca la mia gola, per poi tornare sulle mie labbra con la stessa voracità di un affamato, come se quell'atto fosse fondamentale per la sua sopravvivenza. E mentre riprende fiato tra un bacio e l'altro, mormora "Se sapessi quanto mi sei mancata!" la sua voce è roca, spezzata dal desiderio "Non ne potevo più di starti lontano. Stavo per sbattere la testa contro il muro" all'improvviso, scoprirlo diventa la cosa più importante del mondo. Sono settimane che sogno di accarezzare la sua pelle, di toccarlo! E quella camicia ha troppi bottoni che mi separano da ciò che voglio!
Così inizio a tirare il suo indumento per spogliarlo più in fretta, strappandogli una risata tra le mie labbra, per poi tornare ad assaporarmi.
L'eco di una porta che sbatte, ci riporta nel presente e Colin si allontana dalle mie labbra per guardarsi in giro. Contrae la mascella avvolgendomi la vita per stringermi a sé.
"Ti voglio, gattina" dice, immergendo i suoi occhi completamente dilatati per l'eccitazione nei miei "Ma preferirei senza pubblico"
"La tua macchina..." ansimo. Un sorriso compiaciuto si fa strada sulle sue labbra, mentre fruga nella sua tasca alla ricerca delle chiavi. In tre falcate ci ritroviamo sdraiati sul sedile posteriore. Colin è così alto da sembrare prigioniero della sua stessa macchina, ma la cosa non sembra disturbarlo, troppo preoccupato a tempestare di baci l'incavo del mio collo.
Le mie mani vagano sulla sua schiena, sotto la camicia, accarezzando le curve dei suoi muscoli mentre le sue si concentrano sui miei fianchi
gli do un pizzicotto per la sua insolenza e lui ringhia mordicchiandomi il collo. Mi lamento o gemo per il suo attacco, o comunque non so cosa esca dalla mia bocca ma lo fa ridere.
Sto lottando con la mia camicia ora, nel tentativo di levarmela e nell'inclinare la testa all'indietro, mi accorgo della spia rossa di una delle telecamere di sorveglianza del parcheggio.
I miei movimenti si fanno incerti fino a tornare con la mente lucida. Non voglio che qualcuno ci veda mentre facciamo l'amore. Lavoriamo qui! E Ryan Carter ha la fastidiosa abitudine di voler sapere tutto quello che succede nella sua azienda.
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Is It Love? Colin
FanfictionLa talentuosa Stella Aedahl, pianista e impiegata alla C.C. Sembra, suo malgrado, ritrovarsi travolta dall'ossessione per il tanto misterioso quanto introverso Colin Spencer. La sua musica riuscirà a farsi strada nel cuore tormentato del bel cantan...