Appena torno in ufficio mi metto a rimuginare, turbata per il recente incontro con Colin. Mi ha scacciata dalla sua tana come fossi la peste. Ha qualcosa da nascondere, e sono certa di aver trovato un indizio.
Busso sul divisorio del box, per attirare l'attenzione di Matt.
So che non sono affari miei, e provo un misto di curiosità e senso di colpa. Chiaramente non abbastanza per farmi smettere con la mia ricerca.
Matt incrocia le braccia sul divisorio e mi guarda.
"Che succede, bella? Sembra quasi tu abbia visto un fantasma" alzo un dito per interromperlo, rubo un foglio dalla sua scrivania e disegno il logo che ho visto nell'ufficio del suo amico.
Matt è un graphic designer, forse l'ha già visto da qualche parte.
"Ti dice qualcosa?" osserva pensieroso il mio disegno, che ricorda molto quello di un bambino di cinque anni.
"Quali capacità artistiche! Cosa dovrebbe rappresentarmi?" alzo le spalle "Non lo so, non ti ricorda nulla?"
"Potresti essere più precisa? Dove l'hai visto?" sospiro iniziando a raccontargli tutti, con la speranza che 'Matt il pettegolo', non vada a raccontarlo al suo amico. Non voglio dare a Colin altre armi da usare contro di me. La sua mente contorta basta e avanza.
"Ok, ho visto questa cosa in un documento di Colin. Voglio sapere cos'è" le sue sopracciglia volano fino all'attaccatura dei capelli. Sembra quasi gli abbia appena dato il regalo di Natale. Inizia a battere la mano sul muro, tutto eccitato.
"Oh.... La signorina sta giocando alle spie. Ma cosa direbbe Colin? Non sarebbe molto contento di venirlo a sapere..." lo guardo sbattendo le ciglia "sono certa saprai tenere chiusa la tua bella boccuccia"
"La mia bella boccuccia? Sul serio?" scuoto la testa, lasciandogli credere ciò che preferisce. Matt sa essere un incredibile seduttore quando ci si mette. Meglio non incoraggiarlo. Non voglio si faccia illusioni.
Grugnisce un po', afferra il foglio e inizia a picchiettarsi le labbra pensieroso. Dopo qualche secondo mi lancia un'occhiata scaltra "Se lo scopro, stasera mi offrirai da bere?"
"Mi pareva strano che non avessi ancora cercato di corrompermi!"
"Dato che l'hai rubato dall'ufficio di Colin, sarei potuto essere molto più avito. Ritieniti fortunata!" serro i denti mentre un brivido mi corre lungo la schiena.
Se dovesse scoprire che sono andata nel suo ufficio per raccogliere indizi sul suo ruolo all'interno della società, la mia vita potrebbe diventare un inferno. Non ho molta scelta se non accettare le condizioni. "Ok, tutto quello che vuoi. Basta che scopri qualcosa"
Matt torna subito al computer e inizia la ricerca. Naviga su internet per po', mugugnando "L'ho già visto da qualche parte, dammi due minuti" dopo qualche click mi guarda tutto soddisfatto, e indica lo schermo "Ecco a te, giro gratis stasera!" il logo che è apparso dice 'PIR Group'.
"Cos'è esattamente?"
"Una multinazionale specializzata nello sfruttamento del petrolio" arriccio le labbra. Strano "Dice altro?"
"No, nulla di interessante. A meno che non voglia vedere l'organigramma del gruppo".
"No, mi basta. Grazie"
"Non dimenticarti di stasera..." gli faccio un cenno con la mano, poi torno al mio posto. Mano al mento, rifletto sulle varie implicazioni. Che significa questo? Il PIR Group non ha nulla a che fare con la Carter Corporation.
Che vogliano acquisire la PIR Group? Non è possibile. In qualunque modo la si metta, un pensiero si insinua fino ad avere la meglio su tutti gli altri. Un pensiero che non mi piace per niente. Inizio a sentirmi in ansia.
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Is It Love? Colin
FanfictionLa talentuosa Stella Aedahl, pianista e impiegata alla C.C. Sembra, suo malgrado, ritrovarsi travolta dall'ossessione per il tanto misterioso quanto introverso Colin Spencer. La sua musica riuscirà a farsi strada nel cuore tormentato del bel cantan...