Strofa.3.4: - With A Little Help From My Friends*

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A due giorni dal concerto!

Siamo così vicini alla scadenza che il mio stomaco è costantemente annodato. Non riesco a trovare la sintonia con i ragazzi. Eppure conosco la canzone a memoria.

A casa, nella solitudine del mio appartamento, riesco ad eseguirla tutta senza errori in maniera fluida e armoniosa. Poi arrivo alle prove e sono così turbata che non c'è nulla da fare.

Ho suonato così tanto che le dita mi fanno male, ma a Colin non importa. Quando non canta, borbotta e si acciglia.

Non si sforza minimamente ad essere gentile o di buonumore.

Frustrata dopo l'ennesima interruzione, vado a prendermi una bottiglia d'acqua. Sono così assetata che la svuoto in un unico sorso.

"Va bene Stella, hai fatto progressi" guardo Adam, so che è una bugia bella e buona e che sta cercando solo di consolarmi, non mi illudo. Non sto facendo progressi e i miei tentativi di mettermi in pari sono tutti falliti e non migliorerò se Colin non mi darà un po' di tregua e incoraggiamento.

"Progressi?!" sbotta Colin, la sua voce si diffonde per tutta la stanza "Quali progressi? Abbiamo provato la stessa canzone cento volte, e per cento volte è stato lo stesso!"

"Vorrei ricordarti che ho appena imparato la melodia!" gli ringhio in risposta "Non sono un membro originale del gruppo, potresti essere un po' più indulgente!"

"Sono stato più che paziente!" i toni si animano e la sua voce si alza di un tono, fredda come l'acciaio.

"Paziente?! Ma quando saresti stato paziente con me? Passi tutto il tempo a lamentarti!" la mia voce trema di rabbia. Colin alza gli occhi al cielo mentre Adam torna alla sua batteria, come se temesse di beccarsi un proiettile vagante.

"Mi lamento perché stai facendo errori da principiante! Fingevi di saper suonare! Sto ancora aspettando di vederlo!" stringo i pungi per non colpirlo dritto in faccia.

"Come fai ad essere così odioso? Prendi delle pillole o sei nato così?!" Colin pare fulminarmi con lo sguardo, in due falcate me lo ritrovo davanti con la netta impressione di volermi afferrare e scuotermi. Faccio un passo indietro, cosa che pare irritarlo ancora di più. Mi guarda come se lo avessi colpito "Che c'è? Non ti tocco!" furioso colpisce il muro con un pugno per poi proseguire nel suo lamento "Non sarai mai pronta in tempo, è questa la realtà! Tutto qui, non è colpa mia se non sei in grado. Il mondo è crudele Stella, scendi dalle nuvole!"

La fatica, i nervi, la tensione costante e i miei sentimenti che minacciano di esplodere, non ce la faccio più. L'aria in questa stanza è elettrica.

"Sono qui per aiutarti! Senza di me, non potresti neanche prendere parte al concerto! Quindi va bene! Continua pure a insultarmi e camminarmi addosso! Come puoi ben vedere, è molto efficace! Mi sta proprio aiutando a migliorare!" ormai siamo ben oltre le urla.

"Non ti sto insultando, non l'ho mai fatto! Sto dicendo che far parte di un gruppo significa lavorare insieme seriamente!"

"E non credi che mi senta già coinvolta? Hai idea di quanto tempo passi a esercitarmi?! Non sono qui per sopportare i tuoi sbalzi d'umore, per subire le tue battute e la tua cattiveria!" presa da un impulso incontrollabile, afferro la mia giacca e vado alla porta "Sai cosa, Colin? Fottiti! Chiaramente non ti servo!".

Sbatto la porta ignorando i richiami di Adam.

Sono fuori di me, Colin mi fa impazzire! Come se fosse l'unico ad avere dei sogni! I miei si stanno frantumando a causa sua.

Arrivo in strada e mi accorgo di tremare, in reazione a tutta quella rabbia e dolore che lui mi provoca.

Un passo alla volta, mi sento sempre più stremata. Il cuore non vuole calmarsi mentre un senso di vuoto mi divora lo stomaco. Sto per attraversare la strada, pensando di abbandonare questa idea folle di aiutarli, quando sento strattonarmi un braccio. Per poco non mi metto a gridare. Ma quando riconosco Adam mi blocco. Ha il fiatone, deve aver fatto una corsa per raggiungermi.

Is It Love? ColinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora