Track 8: Gelosia*

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Le giornate a Miami sono sempre belle. Il sole brilla in un cielo luminoso, una leggera brezza mi accarezza il viso e il calore del pomeriggio scalda il mio corpo, stretto nella gelida morsa della gelosia.

Le onde si infrangono sul bagnasciuga, mentre osservo il loro movimento ipnotico.

Diversi surfisti si danno alla pazza gioia, un ragazzo posa la sua tavola accanto a me per dargli una passata di cera. La fissa come se stesse guardando una bella donna. Lo osservo con la coda dell'occhio e non posso fare a meno di pensare ad un certo musicista con la sua chitarra. Oggetto diverso, stessa passione.

Il surf è uno sport di pazienza, a volte Adam lascia andare certe onde, per concentrarsi su altre che a me paiono meno buone. Non ci capisco molto, ma lui sembra divertirsi parecchio.

Sulla strada per la spiaggia, Adam ha cercato in ogni modo di farmi ridere e rilassare, e devo ammettere che è stato parecchio bravo. Nonostante il suo aspetto, sa come coprire le ferite, nasconderle. Non spariranno, ma almeno non le hai sotto gli occhi per un po'. Nonostante questo, non ha mai cercato di dissipare i miei dubbi, il che mi lascia intendere che ho ragione a preoccuparmi.

Lui assicura la coesione del gruppo, come quando suona la batteria, crea il ritmo, dirige Colin e mi impedisce di perdermi nei miei deliri musicali. È il nostro pilastro, lo sappiamo tutti. Eppure, basandosi solo sull'apparenza, non si direbbe. Sembra più il tipo di ragazzo che si sveglia a mezzogiorno passato, mangia pizza tutti i giorni e passa il tempo a correre dietro alle ragazze.

Be', la parte delle ragazze è vera...

Sospiro, giocherellando con la sabbia. È un bravo ragazzo, e senza di lui ci saremmo già lasciati da parecchio. Nonostante ciò, stavolta non riesce a trovare nulla da dire. Colin è con Doris, e non ho la minima idea di che abbiano fatto stanotte.

Come se non lo sapessi già! Cerco con tutte le mie forze di mentire a me stessa, me è inutile... Lascio uscire un altro sospiro mentre affondo i piedi nella sabbia, e faccio dei piccoli mucchietti con le dita. Mi pento di non aver portato il mio lettore MP3 per cercare di rilassarmi... o piangere.

Dopo diverse ore, Adam finalmente esce dalle calde acque dell'oceano della Florida per unirsi a me. Tavola sotto braccio, i capelli incollati su un viso radioso e un sorriso che va da un orecchio all'altro, talmente felice da fargli brillare gli occhi. È decisamente nel suo mondo.

Non posso negare che Adam non abbia un fascino pazzesco, diametralmente opposto da quello cupo e tenebroso di Colin. Colin è più arrabbiato, inaccessibile e freddo, il che attira la curiosità del genere femminile. Al contrario, Adam è aperto, solare ed entusiasta, contagia con il suo buonumore. Sono davvero agli antipodi quei due, ma entrambi attraenti e magnetici.

Dopo aver piantato la tavola nella sabbia, Adam si leva una parte della muta, scoprendo il suo petto muscoloso. "Ti godi il sole, Stella?" chiede, sdraiandosi accanto a me, puntellandosi sui gomiti.

"Si, si sta bene" non devo sembrare molto convincente, perché Adam continua ad osservarmi con la coda dell'occhio per capire se me la stia cavando, o se stia per crollare in una crisi isterica per cavargli delle informazioni, tipo: è stato a letto con lei? l'ha baciata? Ha accarezzato il suo corpo nello stesso modo in cui ha toccato il mio? Questi pensieri mi stanno facendo uscire di testa, completamente divorata dalla gelosia. Non ho mai provato delle emozioni così forti e devastanti.

"Sto per impazzire" mormoro, a mezza voce. Lui si limita ad osservare l'oceano "Il surf mi rilassa. Vengo qui, anche se una spiaggia vale l'altra, quando qualcosa mi preoccupa" annuisco, comprendendo meglio il motivo della sua proposta.

*****

Presto il silenzio si insinua tra noi, ginocchia al petto, fisso le onde e i surfisti giocare con esse.

Is It Love? ColinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora