Quando arrivammo in camera andai in bagno e mi feci una doccia. Mi sistemai e raggiunsi Emiliano nel letto. Era un letto enorme e morbido. La camera era lussuosa, c'era un mini salotto con delle poltrone eleganti e una tele gigante. Anche il bagno era altrettanto bello e spazioso.
"Amore ti è piaciuto il concerto?"
"Si molto, siete stati perfetti"
"Aspettami, arrivo subito" disse Emi e fece anche lui una doccia. Ne approfittai per pensare un po'. Non mi era mai capitato di tenere tanto ad una persona. Avevo perso le speranze di tornare a fidarmi di qualcuno ed amare qualcuno dopo essere stata con Matteo. Pensavo che tutti i ragazzi sotto sotto fossero come lui. Non conoscevo da tantissimo Emiliano, ma da quando l'avevo incontrato ero stata con lui praticamente 24 ore al giorno. Potevo dire di conoscerlo come avevo conosciuto Matteo in 3 mesi. Con Emi avevo capito che l'amore era fatto per gioire e non per piangere tutto il giorno, anche se delle lacrime c'erano state anche nella nostra storia. Mi piaceva pensare di aver ammaliato qualcuno, cosa che prima d'ora non era mai successa. Non avevo mai fatto innamorare qualcuno di me per quella che ero. Prima di conoscere Emiliano mi si poteva paragonare ad un ricci. Fuori ero sempre pronta a ferire ed attaccare, mentre dentro ero fragile. Emiliano in poco tempo aveva abbattuto la mia corazza, scoprendo ciò che di più vero c'era in me.
Quando tornò si stese di fianco a me.
Emi: "ti ho già detto quanto sei bella Marta?"
Io: "si, troppe volte e non è assolutamente vero"
Emi: "dovresti avere più autostima ti te"
Io: "dovrei"
Emi: "mi hai fatto credere nell'amore. Prima di te non pensavo esistesse"
Io: "non potrò mai farti capire quanto ti amo"
Emi: "penso che tu lo abbia già fatto. Oggi non sei scappata da me, nonostante io sia stato una merda, tu sei rimasta"
Io: "come mai tutta sta tenerezza stasera?"
Emi: "solo con te sono così"
Emiliano mi baciava delicatamente il naso. Mi sollevai un po' e lo baciai. Lui mi cinse i fianchi, mi sollevò la maglietta e me la tolse. Mi aggrappai a lui, come se lui fosse la mia ancora di salvezza in un mare in tempesta. mi baciò dolcemente il collo, succhiò un po' e mi lasciò un segno viola, che non mi dava fastidio. Sentii l'eccitazione percorrermi le vene, feci un respiro profondo e in men che non si dica ci ritrovammo nudi, uno abbracciato all'altra, lui sopra di me che mi guardava negli occhi, facendomi perdere la testa. Continuava a baciarmi e poi disse: "sei incredibilmente bella anche così". Io sorrisi e lui continuò a baciarmi e accarezzarmi, scendendo sempre più verso il basso e facendomi sentire ancora meglio. Nel frattempo io gli stringevo la testa tra le mani delicatamente. Quando raggiunse il punto più sensibile mi fece arrivare in paradiso. Poi toccava a me portarlo tra gli angeli. Mi girai, invertendo le posizioni e lo baciai quanto più potevo. Avevo bisogno di lui per stare bene. Ricambiai il favore di poco prima e mi stesi accanto a lui che ancora tremava da piacere. Poi Emiliano disse: "non ci si ferma sul più bello". Aveva ragione, ma un po' di paura l'avevo. Non avevo mai fatto l'amore e le domande mi assalirono la mente. Ma non sapevo come dirlo ad Emiliano. Avevo 17 anni, quasi tutte le mie coetanee non erano vergini da un bel po' e io me ne vergognavo.
"Un conto è parlare con le amiche tue, ma a fare l'amore si è soltanto in due, poi l'esperienza c'è o non c'è... Se sei andata in crisi c'è un perché, tu eri bambina e non lo sei più" ora capivo il significato di quelle parole di Nek
Emi: "amore tutto ok?"
Io: "si.."
Emi: "no" mi sussurrò all'orecchio "lasciati andare, non pensare a niente"
Così lo incitai a continuare, ma quando fu in me volevo solo che andasse via, faceva troppo male. Mi lacrimavano gli occhi, ma Emiliano non si fermò. Pian piano il dolore divenne piacere e assume raggiungemmo la cima della montagna, per poi crollare nel vortice della stanchezza.
"Ti amo" mi disse.
"Anche io" ribadii con le poche forze che mi erano rimaste.
Eravamo sdraiati, lui accanto a me è io accanto a lui, abbandonati a noi, al nostro amore e ai suoi frutti. Lui mi accarezzava, attorcigliai le mie gambe alle sue come per impedirgli di scappare e tra i suoi baci mi addormentai.
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In vino veritas
FanfictionMarta, ragazza 17enne, si concede una vacanza in compagnia del fratello e dei suoi amici, ma ancora non sa ciò che la aspetta.. "Ci guardammo negli occhi, proprio quelli che poco prima temevo di incontrare. I suoi erano lucidi per il vino i miei per...