Un ragazzo era li in piedi di fronte a me. Era il più bel ragazzo del mondo, quello che amavo davvero. Aveva in mano un mazzo di rose alcune rosse e altre bianche, ma non era un mazzo qualsiasi; saranno stati almeno 30 fiori. No Marta, no. Non devi ricaderci.
"Franc...?" prima o poi l'avrei ammazzata.
"Zitta, adesso Emis parli tu"
"No, fermo. Non mi interessa. É tardi ormai" dissi decisa, tutto in un fiato. Ce la potevo fare, anche se l'unica cosa che volevo davvero era corrergli tra le braccia.
"Per favore.." disse Emi.
"Marta ascoltalo" disse Francesca.
Poi arrivò anche Fede "cazzo succede qui?" chiese nervoso
"Lo vorrei sapere" dissi io.
"Potrei parlare da solo con Marta e Francesca? Per favore ragazzi" disse rivolgendosi a Fede e Guè
"Tranqua a dopo" disse Guè, trascinando Fede nel locale.
"Avete 5 minuti. Parlate" dissi gelida.
Emiliano: "quella sera, in discoteca. Non è colpa mia credimi"
"Non ci sto capendo un cazzo. Proprio oggi dovevi dirmelo? Hai avuto una settimana e non ti sei fatto vivo. E poi vieni qua così, il giorno del mio compleanno" risposi, gridandogli contro. "E tu Francesca?"
"Io sono qui perché so come sono andate le cose. Emiliano raccontale" disse pacata
"Quella stripper era stata pagata per obbligarmi a entrare in quel bagno con lei. Mi aveva minacciato dicendomi che non avrei più lavorato alla Blocco. Ma in realtà non c'entrava un cazzo con la Blocco"disse Emi tutto ad un fiato
"Giuro che non ci capisco.. Allora perché? Perché l'ha fatto?"
"L'hanno pagata" disse Emis.
"Chi?" chiesi io.
"Ed è qui che entro in gioco io" disse Francesca. "Guè ha parlato con il responsabile e lui gli ha detto che la Blocco non sapeva niente di questa storia. Allora abbiamo minacciato la tro.. stripper. Indovina chi c'è dietro tutto?"
Mi faceva male la testa. Adesso anche gli indovinelli? "Cazzo ne so" dissi, con il fuoco negli occhi.
"Matteo"disse Francesca.
"Cazzo c'entra lui?" Adesso si che iniziavo a incavolarmi.
"Ha pagato quella stripper. Ma ti giuro su quello che vuoi che non ci ho fatto niente" disse Emis
"Ma lo capite che quello che dite è insensato?" dissi "perché dovrei ancora crederti Emi?" dissi andandomene.
Tornai dentro, tentai di fare come se nulla fosse accaduto, anche se non mi godetti la serata. Verso le tre vidi Guè che correva preoccupato verso di me.
"Marta c'è un ragazzo che sta male"
"Chi?"
"Emiliano"
"Non è affar mio"
Guè mi prese in braccio e mi portò fuori. Vidi Emiliano strafatto e ubriaco che mi implorava di tornare con lui.
"Marta cazzo ascoltami, ti amo cazzo.."
"Emis è tardi ormai"
Mi avvicinai, gli diedi un bacio sulla guancia e gli sussurrai "addio". Poi mi allontanai, tornai a casa camminando e non smettendo di piangere. Vidi lei immagini della storia tra me e Emiliano, la storia più bella e tormentata. Dalla spiaggia dove ci eravamo conosciuti, la serata in riva al mare, la prima notte insieme, il concerto, quando mi aveva salvata da Matteo, le giornate a casa sua, le volte che avevamo fatto l'amore e le litigate. Ce ne erano state tante, ma ne era valsa la pena. Lo amavo, ma dovevo dimenticarlo.
Spero vi sia piaciuta questa storia. Ovviamente non finisce così ma potete continuare a leggerla nel sequel che si chiama "Ce la farò a dimenticarti, ma per ora no.." che trovate sul mio profilo ❤️
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In vino veritas
FanfictionMarta, ragazza 17enne, si concede una vacanza in compagnia del fratello e dei suoi amici, ma ancora non sa ciò che la aspetta.. "Ci guardammo negli occhi, proprio quelli che poco prima temevo di incontrare. I suoi erano lucidi per il vino i miei per...