Capitolo 22

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***Marta***

Matteo prese un cazzotto da Emiliano. Ero terrorizzata. Non smettevo di tremare, non capivo cosa stesse succedendo. Emiliano chiamò qualcuno e poi venne verso di me.

"Shh amore va tutto bene, scusa". Non doveva sentirsi in colpa, non era colpa sua.

"Non voglio che lo sappia nessuno" dissi tremante.

"Va bene". Dopo pochi minuti arrivò un amico di Emiliano che portò via Matteo. "Emi non voglio che mia mamma lo sappia. E neanche mio fratello"

"Ti ho già detto che non lo dirò a nessuno amore."

"Emiliano.." dissi con un filo di voce "ieri era lui che mi aveva chiamata, ma non volevo dirti nulla per non farti spaventare"

"Lo so amore, ora dormi".

Ci sdraiammo abbracciati ma non riuscivo a dormire. Avevo paura che Matteo potesse tornare. Emiliano aveva gli occhi chiusi, ma non avevo la minima idea se dormisse o no. Mi alzai e andai in bagno. L'aria mi sembrava soffocante. Non riuscivo a connettere tutti gli avvenimenti di quella giornata. Ero fisicamente ed emotivamente devastata, come mai lo ero stata prima. Riempii la vasca; magari un bagno mi avrebbe rilassata. Feci la schiuma con il sapone e vi entrai, accesi i led e cominciai ad osservare i giochi di luce che si creavano. Mi rilassava guardarli, lo facevo quando litigavo con qualcuno e l'effetto era sempre lo stesso. Sentii che qualcuno bussava alla porta, era Emiliano

"Amore va tutto bene?"

"si" risposi

"Torni a letto?"

"Non ho voglia, non riesco a dormire. Entra se vuoi"

Ovviamente entrò senza farsela ripetere due volte. Aveva un aspetto assonnato, gli occhi rossi, la maglietta storta. Ma era bello comunque. Io lo amavo in tutte le sue versioni. Pensando questo mi scappò un sorriso. Emi: "ridi perché ho un aspetto tremendo?"

"No. Perché sei perfetto anche così"

"Come mai stai facendo il bagno a quest'ora?"

"Mi rilassa. Ti vuoi unire a me monsieur?"

"Certo madame"

Scoppiammo a ridere. Questo era il bello di Emis: mi faceva ridere nelle situazioni più stressanti e piangere quando meno te lo aspettavi.

"Cos'è sto flow francese?" chiese sconcertato

"Niente"

Emiliano si spogliò e mi raggiunse nella vasca da bagno. Mi avvicinai a lui e lo baciai. Ne avevo bisogno, avevo bisogno che lui ci fosse per me. Da parte mia fu un bacio quasi disperato, un bacio di salvezza. Gli baciai il collo e gli mordicchiai le labbra. Restammo li tra l'acqua e le tenerezze per un'infinità di tempo, fino a quando le dita divennero rugose. Uscimmo e senza quasi neanche asciugarci andammo verso il letto. Quando Emiliano fi sopra di me iniziai a piangere. Non sapevo il perché ma mi ricordai di Matteo e non riuscivo a lasciarmi andare. Emiliano capì la situazione e si fermò, sdraiandosi accanto a me e coccolandomi

"Scusa" sussurrai

"Non è colpa tua, dormi amore domani é un altro giorno"

E così mi addormentai tra le sue carezze..

In vino veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora