Capitolo 10

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Passammo una bellissima serata sulla spiaggia, sotto le stelle. Sentivo il profumo del mare, la brezza marina sulla pelle; tutto era perfetto. Non so per quanto tempo fossimo stati li, ma quelle ore volarono tra parole dolci e baci appassionati. Poi mi riaccompagnò all'hotel.

"Buonanotte piccola mia"

"Notte amore mio"

"Ti amo"

"Anche io"

Ci stavamo baciando fuori dalla mia stanza d'hotel quando mi squillò il cellulare. Rimasi pietrificata quando sullo schermo lessi il nome dell'utente che stava chiamando: 'Matteo'.

Mi innervosii. Che cosa cazzo voleva ancora da me quello stronzo? Gli avevo esplicitamente detto di non volerlo più vedere. Premetti il tasto rosso, ma lui richiamò e quindi per togliermi il fastidio risposi. Nel frattempo Emiliano guardava scazzato.

"Pronto" dissi ringhiando

"Ehi bellezza come stai?"

"Bene e non chiamarmi così. Cosa non ti è chiaro delle parole 'non voglio più vederti'?"

"Anche se tu non vuoi e non puoi vedere me io vedo benissimo te"

A quelle parole rimasi pietrificata. Come faceva a sapere dov'ero? Come faceva a vedermi? Emilano notò che avevo paura e mi strappò il telefono di mano

"Senti coglione che non sei altro puoi lasciarci in pace? Vattene a quel paese e non tornare mai più"

"Uh uh Emis Killa, ma che piacere" sentii dall'altro capo del telefono.

Guardai Emi confusa e lui ricambiò con uno sguardo seccato

Poi Emi disse: "Il gioco è bello quando dura poco, vattene a fanculo e lascia in pace me e la mia ragazza" e riattaccò.

Rimasi pietrificata con la schiena appoggiata alla porta della camera.

Scoppiai in lacrime ed Emi mi abbracciò

"Ehi piccola va tutto bene"

Nascosi la mia faccia nella sua spalla

"Ho paura" gli sussurrai

"Fino a quando ci sono io a te non succederà niente, te lo prometto"

"Grazie amore" gli dissi

"E di cosa?"

"Di esserci per me"

Percepii il suo sorriso. Poi mi staccai da lui e tornai alla realtà

"Meglio se chiamo Alfredo e gli chiedo quando torna, non mi va di stare sola"

Presi il cellulare e composi il suo numero

"Pronto"

"Pronto ciao Alfredo, quando torni?"

"Domattina, io e gli altri abbiamo trovato delle tipe da urlo e stiamo da loro"

"Ah ok" dissi con tristezza

"Ma è successo qualcosa"

"No no tranquillo divertitevi"

"Grazie anche tu divertiti, ciao bella"

"Ciao"

E riattaccò. Caspita questa non ci voleva!

Emi: "allora che dice?"

"Tornano domani"

"Fammi il favore, chiuditi in camera e non aprire a nessuno"

"Va bene Emi, buonanotte"

Mi girai verso la porta e la stavo aprendo quando Emiliano disse:

"Se vuoi rimango a tenerti compagnia, non mi va che tu stia da sola dato che lui probabilmente è qua in giro"

"Ok grazie, ma solo se non hai nulla di meglio da fare"

"Meglio che stare con te? Dammi qua la chiave scema"

Emi aprì la serratura ed entrammo in camera.

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