Capitolo 13

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Mi prese per mano e mi porto nel salotto. C'era un divano enorme, rosso e in pelle, una tele gigante e una libreria con decine e decine di giochi della play.

"Hai la collezione di giochi?"

"Si ma non ho il tempo per godermeli"

"Nooo povero" dissi ironicamente.

Poi salimmo delle scale e raggiungemmo un soppalco con delle vetrate al posto delle pareti. Entrammo in una stanza molto moderna, con un letto rotondo e un armadio gigante.

"Tu"dissi indicandolo "tu hai il letto che ho sempre voluto"

"L'unico difetto è che non sai da che parte sei girato quando ti svegli"

Risi e mi portò a vedere il bagno. C'era una vasca gigante, comoda per due persone, uno specchio a parete, i servizi igienici e due lavandini.

"Come mai due lavandini?" chiesi con un tono sfacciato. Emi si innervosii

"Non c'è un motivo solo che a volte.."

"Ok fa niente ho capito" dissi seccata.

"Ma era prima di conoscere te"

Ero scettica, ma con i suoi modi di fare buffi mi strappò un sorriso. Poi scendemmo di nuovo e mi fece vedere la cucina. Era ampia e spaziosa con un'isola al centro.

Finito il giro della casa mi disse:

"Vado a cambiarmi, tu fai quello che vuoi"

"Ti aspetto in camera tua" dissi ridendo.

Mi guardò con aria di sfida e lo seguii su per le scale.

"Faccio una doccia veloce, vieni come me amore mio?"

"Magari la prossima volta" dissi e notai un pizzico di delusione sul suo volto. L'avrei fatta volentieri, ma ero impedita. Così aprii il suo armadio per trovare qualcosa da fargli indossare.

Aveva ogni sorta di capo, dai jeans ai pantaloni della tuta, dalle camice alle canotte da rapper. Faceva caldo così ne presi una, quella meno larga che trovai dato che doveva vedere mia mamma, e gli abbinai dei jeans. Quando uscii dalla doccia con solo addosso l'asciugamano mi prese un infarto.

"Se continui a farti vedere così da me mi farai morire prima o poi, sei troppo bello" mi avvicinai e lo baciai.

"E cosa ci posso fare?" chiese lui

"Niente.." risposi con poca sicurezza.

"Marta tu non me la conti giusta"

"Emiliano vestiti o se no te la vedrai brutta"

"Uh uh uh ho paura"

"Dai scemo"

"Devo andare in bagno a vestirmi o non ti scandalizzi?"

"Fai pure" dissi con voce di sfida.

Così Emiliano si tolse l'asciugamano. Avevo la conferma: era bello in tutti i sensi. Divenne tutto rosso e qualcosa mi diceva che si stava eccitando.

Velocemente si vestii e poi disse:

"Potevi anche non fissare eh amore"

"Ti piacerebbe" dissi soddisfatta.

Poi Emiliano mi presentò i suoi cani: due pittbull , Chanel e Leon. Erano davvero teneri, se non fosse stato per il fatto che appena tentai di accarezzarli tentarono di azzannarmi.

"Adesso andiamo che se no mia madre pensa male" dissi io

"Agli ordini amore mio"

Salimmo in macchina e arrivammo a casa mia. Erano circa le 20:30 e mia madre ci aspettava già con la cena pronta.

La cena proseguì abbastanza bene, anche se all'inizio Emiliano era a disagio. Mia madre gli fece l'interrogatorio:

"Quanti anni hai? Dove abiti? Che lavoro fai?"

Io: "con calma mamma" dissi seccata

Emi: "tranquilla Marta, ho 24 anni, sono un rapper e vivo a 10 minuti da qui"

Mamma: "capisco, che genere di lavoro è il tuo?"

Emi: "scrivo dei pezzi e li canto, qualche mese fa è uscito il mio nuovo album che si chiama 'Mercurio' che ha raggiunto il vertice della classifica" disse Emiliano a mò di scuse.

Mamma: "bravo Emiliano, mi fa piacere"

Poi mia madre iniziò a fare domande su come ci eravamo conosciuti. Le raccontammo della spiaggia, ma non della serata in disco e le notti passate a coccolarci.

Tutto sommato non fu male come prima cena insieme tutti e tre.

In vino veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora