Capitolo 3

2.3K 119 0
                                    

Grazie ad Alfredo mi calmai e quando tornammo all'ombrellone erano già le 18 passate. Decidemmo di tornare all'hotel per faci una doccia, cenare e poi finalmente uscire e divertirsi sul serio! Arrivati in camera mi fiondai sotto la doccia. Il getto dell''acqua tiepida era davvero rilassante però non riuscii a non pensare ad Emiliano. Perché ero stata così acida? Si ok mi aveva ricordato cose che preferivo lasciare chiuse in un cassetto della memoria, ma voleva solo essere gentile e non sapeva niente di Matteo. Capii di essermi comportata male, ma in fondo non era colpa mia! E poi probabilmente non l'avrei nemmeno più rivisto.
"Marta ti vuoi sbrigare? È tre quarti d'ora che sei sotto la doccia?! Cos'è, sei affogata?!"
Uscii dal bagno e risposi: "No non sono affogata, solo che stavo pensando, tutto qui.."
Alfredo: "A cosa pensavi? Anzi, a chi?"
Io: "Stavo pensando che mi sono davvero comportata da stronza e mi dispiace, ora chissà cosa pensa di me! Però è stato lui a infastidirmi!"
Alfre: "Ma si dai tranquilla, tanto non lo rivedrai probabilmente"
Io: "Si hai ragione"
Alfre: "E adesso fammi un sorriso! Ti pregoo"
Così lo abbracciai e gli diedi un bacio sulla guancia. Alfredo andò in bagno a lavarsi e intanto controllai il cellulare. Trovai un messaggio di Francesca, la mia migliore amica, che diceva 'Matte ha chiesto di te, gli ho detto di lasciarti in pace ma non ne vuole sapere.. Mi dispiace rovinarti la vacanza quindi facciamo così: io gli parlo e gli faccio capire che a te non interessa più'. Sorrisi davanti a quel messaggio e iniziai a ringraziare Francesca! Le dovevo davvero tutto a quella ragazza. Era sempre accanto a me, nonostante l'avessi un po' messa da parte! Le volevo davvero bene, ma non sapevo come dimostrarglielo dato che non ero una ragazza molto sentimentale.

Verso le otto andammo a cena. Il ristorante dell'hotel era davvero lussuoso: al soffitto erano appesi dei lampadari enormi di cristallo, mentre i tavoli erano ricopriti così come le sedie con tovaglie bianche. Io è i ragazzi ci sedemmo e chiacchierammo un po'.
Gio: "Marta ti sei ripresa da oggi?"
Io: "Si si"
Gio: "Cosa ti era preso?"
Marco: "il solito delicato né!"
Gio: "Zitto tu! Ahah.. Ho il diritto di sapere! È mia sorella"
Io: "Non puoi capire, davvero. Stai tranquillo non è niente!"
A Giorgio non avevo mai raccontato della mia relazione con Matteo. Era durata ben cinque mesi però mio fratello era un tipo un po' troppo protettivo e geloso e quindi avevo preferito evitare.
Gio: "Dai sono pur sempre tuo fratello, puoi dirmi tutto"
Alfredo: "Dai raccontagli, tanto ormai non cambia"
Io: "E va bene!"
Così gli raccontai tutto, dall'inizio alla fine!
Gio: "Però avresti potuto dirmelo prima che ti avrei dato una mano"
Io: "Preferisco cavarmela da sola piuttosto che tu vada in prigione per aver ucciso qualcuno"
Tutti scoppiammo a ridere. Poi mangiammo, andammo in camera a sistemarci e tra una risata e l'altra, finalmente andammo a divertirci. Prendemmo il traghetto per Ibiza, che distava solo mezz'oretta.

In vino veritasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora