Capitolo 3

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Non conosco nemmeno io il motivo, infatti me ne pento subito.
Magari non ha nemmeno sentito.

<< Ricevuto >> Urla di rimando.

Perfetto.

Mi siedo sul divano e inizio a fissare il quadro di nuovo al suo posto. Era davvero qui. 

Tom, Tom, Tom.
Mi ripeto il suo nome come fosse un ritornello.

<< Buonasera signorina Carri>>  Sento subito dopo aver visto Claire sbucare dalla porta. 

<< Claire siamo sole >>La interrompo subito. 

<< Finalmente. Ho un mucchio di cose da raccontarti prima di tornare a casa. >> Esclama entusiasta.

<< Tom, è stato qui >> Mormoro senza badare a quello che ha detto un secondo prima.

<< Chi è Tom? Cos'è che non mi hai detto Vic? Sputa il rospo! >>Mi punta subito con il dito contro. 

<< Tom è il tecnico che ho chiamato per riparare il condizionatore. Ed è anche il fattorino delle pizze dell'altra sera. >>Sibilo rendendomi conto che non si capisce nulla. 

Cioè dai, chi è sia fattorino che elettricista?

<< Il fattorino è anche il tecnico del condizionatore? >> Replica lei ancora confusa.

<< Già, è venuto qui e abbiamo parlato un po'. Sembra interessante, non so >>Ammetto a lei ma anche a me stessa.

Le confronto un enorme sorriso e capisco di aver detto troppo.

<< Vic ti piace? >> Esclama esaltata.

<< Non ho detto questo ... ah lascia stare >> Dico con un gesto di noncuranza. 

<< No che non lascio fissare. Raccontami tutto >> Sentenzia lei e mi rendo conto che non ho scelta.

Quando si mette in testa qualcosa, Claire è irremovibile.

<< Abbiamo parlato un po'. E mi ha dato il suo numero >>Concludo.  Non sono il tipo che si mette un raccontare tutto per filo e per segno. Questo è ciò che è osservato dalla nostra conversazione. 

<< Allora avevo ragione quando dicevo che tu gli piaci >> Mormora  coprendosi la bocca con le mani. 

<< Non mi conosce, non posso piacergli >> Le faccio notare. 

<< Allora siete entrambi interessati.  Meglio detto così? >>  Riprova lei.

 << Ovviamente >> Dico scuotendo la testa mentre mi esce una risata. Si sta dimenticando che stiamo parlando di un ragazzo visto due volte<< Parlami di David. Vi siete visti? >> Chiedo per portata l'attenzione su di lei.

 << Sì. >> Afferma e inizia a raccontare.

<< Praticamente sono fuori dal mio ufficio quando lo trovo seduto sulle poltroncine nell'ingresso e lui >> Inizia il suo infinito racconto e nonostante mi interessi sapere cosa si sono raccontati e cosa hanno fatto di preciso, la mia mente è altrove. 

Quel "C'è di più" continua a ronzarmi in testa. Come può lui non fermarsi alle apparenze? 
È il mio intento, no? Presentarmi come una persona di pietra per non soffrire più. 

Il mio problema è che ho dato troppo alle persone sbagliate. 
E poi, se certe persone si sono approfittate di me quando non avevo un soldo ma solo con quello che avevo addosso,  come pensare che non lo faranno ora?
Vorrei avere la spensieratezza di Claire. 
Anche lei non ha avuto una vita facile. E non l'ha tutt'ora. 
Però crede ancora nell'amore vero. 
Crede che ci sia una persona perfetta per tutti quanti. 
Lo pensavo anche io una volta, quando ero ancora tanto piccola.

DopotuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora