Capitolo 26

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-Arriveremo al Red Carpet insieme, nella stessa limousine. Okay? Così sarà tutto più credibile.- Continua a ripetermi Ryan da 10 minuti.

Infilo le chiavi nella serratura e tengo il telefono fermo fra la spalla e la guancia.

-Come vuoi, ho capito- Sbuffo.

Sono stufa di questa situazione.
Stufa dei suoi giochi.

-Quanto andrà avanti questa farsa?- Aggiungo poi mentre chiudo la porta dell'attico.

È da giorni che facciamo interviste e ci facciamo insieme dai paparazzi.
Passo più tempo con Ryan che con Claire e credo che presto esploderò.

-Non ancora molto. Solo il tempo necessario- Dice lui.

- È tutto?- Dico impaziente.

-Si è tutto. Buonaserata Carrington- Sibila.

-Anche a te- Dico di rimando mentre attacco.

Mi tolgo i tacchi e sto per mettermi il pigiama. La cosa che amo di più fare la sera quando sono da sola.

Vibra di nuovo il telefono.
Deve essere un messaggio, l'ennesimo da parte di Ward oggi.

<<Ryan mi stai facendo impazzire>> Strillo esasperata anche se sono da sola e quindi non ha senso urlare.

|Penseresti che sia da pazzi che essere davanti la porta di casa tua? T|

Non.. non è possibile.

Come una stupida vado comunque ad aprire la porta.

E trovo davvero Tom dall'altro lato.

<<Ehi>> Dice Tom scuotendo il telefono che ha in mano.

<<Tu sei pazzo sul serio>> Ridacchio.

<<Di te>>

<<Smettila, vuoi entrare?>> Dico sorridendo.

Mi imbarazza quando dice queste cose.

<<A dire la verità, volevo portarti in un posto importante, se non ti va..>> Dice guardandomi indeciso.

<<Dove?>> Chiedo subito curiosa.

Divento proprio una bambina con lui.

<<Vorrei farti conoscere Lily>> Mormora mettendosi le mani in tasca.

Io invece me le metto tutte due sulla bocca. <<Davvero?>>Dico incredula.

Ho sempre immaginato Lily nella mia testa e pensare di vederla, mi emoziona. Sul serio.

È sua sorella, questo mi tocca da vicino.

<<Se ti piace l'idea sì>> Dice e io ho paura di avere gli occhi lucidi.

È sua sorella, non tua.

<<Vic, tutto okay?>> Chiede subito.

<<Si si, prendo le scarpe. Aspetta qui>> Dico socchiudendo la porta.

Non voglio che mi veda piangere.
Io sono felice di vedere sua sorella, in qualche modo sono legata a questa bambina senza averla mai vista.

Asciugo le poche lacrime e torno da Tom.

🍍🍍

Abita in una casetta in periferia e di nuovo mi sento in colpa.
Potrei aiutarli, dargli una casa migliore.

Mi sento così egoista.

Mi guarda serio ed esita.
Sta scegliendo le parole migliori, probabilmente. <<Vic, per favore. Ti scongiuro davvero, non farti vedere debole con mia sorella. Nel senso, comportati in modo normale, semplice. Come sei con me. Okay?>> Dice sempre in modo serio.

DopotuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora