Capitolo 50

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Sai quanto mi possa interessare della sfilata in un momento come questo, ma la verità è che mi deve importare, mi deve importare per forza: ci sono migliaia di persone che lavorano dietro a questa collezione, che mantengono le loro famiglie proprio con lo stipendio che gli dà la Carrington's.

Non ho tempo di avere le mie crisi esistenziali, non me lo posso proprio permettere.

Farò di tutto per andare avanti, mi sto auto-convincendo che non devo cercarlo, che devo rispettare la sua decisione.

<<Per le 15:35 hai una conferenza sulla passione per la moda adatto agli adolescenti che vogliono intraprendere questa carriera>>Mi annuncia Claire mentre mi passa un foglio sulla mia scrivania.

Lo prendo in mano e leggo velocemente le prime righe nere su bianco. <<Consiglierò loro di tenersi lontani da tutta questa merda>>Borbotto e cerco una penna per firmare gli ultimi incartamenti.

<<Mi dispiace un sacco vederti così, sei sicura che tu non possa fare proprio niente?>> Mormora lei con una smorfia.

Le nostre conversazioni sono sempre state strane sono parecchio strane: non le ho mai raccontato tutto chiaramente né quando le cose andavano bene tanto meno adesso che va tutto male, però mi conosce alla perfezione e con due mie frasi capisce il resto.

<<No, non c'è niente che possa fare. È andata così e devo accettarlo. Hai detto alle 15:45 la conferenza?>>Dico distrattamente, perché sì voglio distrarmi.

Ho fatto questa vita casa-ufficio per due anni, non è che per qualche mese in cui la mia vita è stata più movimentata, non riesco più a tornare alla realtà monotona di prima.

<<15:35, ci saranno anche venti rappresentanti dei college della città. Lo penso davvero che non ci sia più niente da fare o ti vuoi semplicemente arrendere?>>Ribatte lei.

Lo so che mi provoca di proposito, per farmi reagirà, ma purtroppo non c'è niente per cui io possa reagire.

Mi presento e dico "Scusami, Ryan mi ha baciata, è vero. Non ti ho raccontato il resto della mia storia perché non me la sentivo mentre Ryan la conosce perché l'ho conosciuto in quel periodo." Assurdo e ridicolo.

<<No, Claire. Non c'è niente che possa fare, devo mandare avanti la baracca, quello sì>>Sospiro e mi abbandono a peso morto sulla poltrona.

<<Certo, ma anche quello che vuoi tu è importante>>Sottolinea lei prendendo posto nella sedia davanti a me.

<<Ora vorrei solo trovare un po' di pace, stare tranquilla>>Mormoro senza alcuna espressione.

Questa non è una stupidaggine, vorrei un po' di serenità.

<<Non te ne fai niente della pace. Tu devi ricercare la felicità>>Eeplica lei.

<<La mia felicità era con Hannah, ora mi accontento della pace, se riesco ad averla>>Sibilo e solo dopo mi rendo conto di quello che ho appena detto.

L'espressione di Claire è un misto tra il sorpreso e il rattristato. <<Non l'hai mai nominata davanti a me in modo cosi esplicito>>Dice con un filo di voce.

<<Hai visto? Tom è riuscito a farmi dire il suo nome ad alta voce, per la prima dopo anni>>Sibilo mentre il labbro inizia a tremarmi.

Oh no, no, no, ora ti calmi e non fai scenate.

Mi tocco gli angoli degli occhi e ricaccio dentro le lacrime.

Pronunciare il suo nome, mi fa svegliare del tutto: è il mio pensiero ricorrente da così tanti anni che a volte sembra non esista ma sia solo dentro alla mia testa.

Nessuno la cerca, nessuno ne parla, a nessuno interessa di lei. Ma lei è reale, Claire lo sa, Don lo sa e io lo so.

Perché ho smesso le ricerche? Forse ora l'avrei trovata.

<<Vic, non vergognarti. A tutti capita di volersi sfogare>>Dice subito e si alza per avvicinarsi a me.

<<No>>Scandisco lentamente <<sto bene. Mi è passato, sto bene>>Continuo prendendo una bottiglietta dal mini frigorifero.

<<Io non so che cosa tu abbia fatto a Tom per farlo andare via e, non lo voglio sapere. Quello che io so per certo però, che tutto non finirà così. Me lo sento>>Le parole di Claire mi fanno tornare la voglia di piangere.

Non ha idea di cosa darei pur di averlo qui, in questo momento.

<<Quello che sento io ora, è come se da un momento all'altro una frana debba venirmi addosso.>>Rispondo posando la bottiglia sul tavolo <<come se la mia vita dovesse essere stravolta, ancora una volta>>Finisco la frase e il mio cuore ha un sussulto.

Deve essere così, me lo sento. E non sono pronta ad una frana, temo di non aver abbastanza tempo per ricostruire la corazza.

🍍🍍

Le gocce della pioggia sul finestrino mi ricordano le lacrime delle persone: sono fitte, sono trasparenti e nonostante tu possa provare a fermarle, loro continuano a scendere.

Il mio umore non sarà alle stelle, ma il tempo di Los Angeles non aiuta di certo. 

Piove da più o meno una settimana ed il mio umore non si discosta troppo dal cielo grigio che inghiotte i grattacieli.

Guardiamo il lato positivo, siamo in sintonia.

La cosa più brutta, è che i giorni trascorrono lenti, monotoni, piatti. 
Ma se mi ci soffermo un attimo, questi giorni dovrebbero passare per..? Cioè non ho qualcosa di speciale da attendere. 

E questo è ancora peggio di attraversare una tempesta consapevole che fuori c'è il sole ad aspettarti. 

Questa è la mia vita e questa sarà la mia vita tra un anno se la sfilata andrà bene. 

Per fortuna che i bozzetti sono stati già realizzati, non mi va di disegnare niente ora. Sto cercando di trascorrere minor tempo possibile dentro all'attico e la maggior parte in ufficio. 

Pensare non mi fa bene e nemmeno piangermi addosso. Devo fare quello che so fare: gestire la Carrington's e limitarmi a questo. 

Adesso ho la prova lampante che sono un disastro nelle relazioni umane. 

Il problema, è che per quanto i giorni passino, Tom rimane un pensiero costante. 

Mi ritrovo a pensare che lavoro stia svolgendo ora, se è in ospedale con Lily. 

Anche lei mi manca davvero tanto. 

Appena varco la soglia della Carrington's cerco di liberare la mente. 

Oggi devo controllare diversi documenti e ricevere un importante fornitore e un cliente interessato ad acquistare l'intera collezione: si sta parlando di centinaia di migliaia di dollari, non di spiccioli.

<<Signorina Carrington>>Mi richiama Claire dalla sua scrivania mentre io sto per salire nell'ascensore. 

Mi volto e aspetto che lei mi dica qualcosa.

<<Ho lasciato sulla sua scrivania due documenti da firmare>>Sibila accennando un sorriso.

<<Te li faccio avere firmati>>Replico prima di digitare il numero del piano dentro l'ascensore.

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Ananas sono felice perché sono riuscita ad aggiornare prima di tempi interminabili nonostante tutto❤️.

Di certo, questo è stato un po' un capitolo di passaggio, ma state attente perché a volte i capitoli contengono messaggi nascosti 😝.

Sono a buon punto anche per il capitolo di Flames, quindi entro il weekend aggiornerò anche quella❤️💪.

Spero di riuscire a pubblicarvi un nuovo capitolo presto, grazie per il supporto😊❤️.

//AnanasDaiTropici 🍍.










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