Capitolo 57

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Il suo sguardo sprezzante.

Tom prende il mio viso tra le mani e mi guarda negli occhi <<Tu non sei una cattiva persona, okay? Non è colpa tua se ora tua sorella non ti vuole vedere. Ma ti prego, non odiarla mai. I fratelli sono la cosa migliore che ci possano capitare>> e la sua voce si spezza.

Inizia a piangere e vederlo così vulnerabile, mi destabilizza.

Lo stringo a me e prometto a me stessa che niente mi separerà più da lui.

<<Senza di te non ci so stare, non lasciarmi più>> Sussurro e quasi mi spavento delle mie stesse parole, dei miei stessi sentimenti.

Non ho mai provato qualcosa di così forte, di travolgente, qualcosa che ti abbraccia totalmente e non ti lascia più andare.

Io non so di preciso cosa significhi la parola amore, ma so cosa significa la parola indispensabile.

<<Non ci penso proprio>> Replica contro i miei capelli.

🍍🍍

Se durante il periodo di litigio io e Tom non ci siamo visti neanche mezza volta, da quando è tornato il sereno non ci siamo lasciati un secondo e lui si è trasferito momentaneamente nell'attico insieme a me.

Sereno, si fa per dire, siamo molto provati entrambi.

Il momento più brutto di tutti è stato il funerale di Lily, non ho mai visto tanta tristezza e tante lacrime tutte insieme: non eravamo tanti, solo io, Tom, suo madre e qualche compagno di scuola.

È stato difficile salutarla per l'ultima volta, è stato difficile dirle addio. Ho cercato di farmi forza, ma ci sono riuscita con scarsi risultati.

Lily era una persona pura, innocente con una grande vita davanti, che è stata strappata via da una malattia più grande di lei. Avrei fatto di tutto per tenerla qui, per farle realizzare almeno uno dei suoi sogni, vederla realizzata in qualcosa.

Sono quelle che vengono chiamate comunemente "ingiustizie della vita" ma che in realtà, sono molto di più.

Sono giovani fiori che ancora prima di essere totalmente sbocciati vengono tagliati da un forbice, in modo deciso.
E, per quanto tu provi ad attaccarla nuovamente alla pianta per farla vivere, non c'è più niente da fare.

Ieri sera Tom è andato da sua madre e quando era tornato aveva uno scatolone in mano: era pieno di cose Lily che voleva che tenessi io.

Ho sistemato tutto in camera mia insieme ai bozzetti che lei stessa che mi aveva dato l'ultima volta che c'eravamo viste, nella cassettiera, nell'ultimo cassetto. Insieme alla bambola di Hannah, sembra stupido ma le considero sorelle allo stesso modo.

Con la differenza, che Lily ha un ricordo di me, piacevole. Vero che ce l'ha? Certo che ce l'ha, come io ce l'ho di lei. Un ricordo grande, tanto grande.

Il pensiero che abbia sbagliato qualcosa anche con lei, mi tormenta.

È come se la vita mi avesse dato una seconda possibilità con mia sorella, dato che ho sbagliato la prima. E nemmeno questa è andata come volevo.

Ci sono sere, in cui io e Tom ridiamo, scherziamo e per un attimo mi sembra di tornare indietro nel tempo, quel tempo in cui sua sorella era viva e non sapevo che la mia mi odiasse.

Ho sempre professato che è meglio sapere la verità, sapere come le cose stanne veramente. Purtroppo, quello che ho trovato non mi piace per niente. Preferisco le bugie che raccontavo a me stessa, in cui fantasticavo in un nostro abbraccio.

E allora io mi chiedo perché la vita sia stata così ingiusta con Tom, io posso anche meritarlo, ma perché lui?

Percepisco tutte le notti, i suoi scatti, le sue ansie, la sua paura che, anche io me ne sia andata e l'abbia lasciato solo. vuole proteggermi a tutti i costi, ma la realtà è che lui, in questo momento, è debole quanto me.

Nelle ultime settimane ho quasi abbandato l'ufficio della Carrington's.

Ho preferito pensare a me stessa, a Tom e a tutto quello che ci è successo.

Due giorni fa ho risposto a Don per la prima volta e Claire si è presentata qui una settimana fa tutta preoccupata.

Ho cercato di raccontarle tutto, ha subito capito ed è stata comprensiva, ma ho preferito evitare di raccontare quello che non è successo su quel tetto d'ospedale. Non è successo, perchè alla fine non ho fatto niente.

Lo so, che devo riprendere in mano la mia vita, del tutto, ma non trovo la forza di tornare alla carica, di mettere tutta me stessa in qualcosa.

Persino la sfilata è stata posticipata, Ryan ha pagato tutti gli sponsor possibili e immaginabili per portare tutti dalla sua parte ed ora la fa da solo questa benedetta sfilata. Unica gioia in tutto ciò.

Pensare di tornare ad impegnarmi nella moda, negli sponsor, nelle bozze è semplice. Farlo è molto più complicato.

<<Cosa vuoi mangiare stasera?>> Chiedo a Tom appena entra nell'attico. 

Ha due buste di spesa in mano e il fiatone. <<Tu non ci crederai mai, ma ho parlato con tua sorella Hannah>> Sibila ed io quasi non smetto di respirare.

Dove? Come, quando? Perchè?
Dove puoi averla vista?

Non stava cercava me, vero?

<<Prima di andare al supermercato sono passato da mia mamma e ho fatto un giro in moto. Quando sono passato davanti alla Carrington's ti ho vista uscire dalla porta d'ingresso, o meglio pensavo di averti vista>> Inizia a raccontare Tom e la mia mente inizia a vagare, a formulare mille toerie. 

Gli ha parlato male di me? Era alla carrington's per parlare con me e non mi ha trovata?

<<Pensando fossi tu, sono sceso dalla moto e mi sono fermato per parlarti, non pensavo volessi tornare già in ufficio>> Continua a parlare e una domanda si insinua dentro di me. 

Cosa ci faceva dentro la mia azianda?

<<Cosa ti ha detto? Come si è comportata?>> Replico e sono in attesa della risposta, anche se so già, dentro di me, che non mi piacerà.

<<Mi ha liquidato, ha detto che non poteva parlare con i fan in quel momento.>> Cosa? Qualcuno mi dica che non l'ha fatto davvero.

Qualcuno mi dica che sta scherzando.

<<Lei fingeva di essere te Vic! Ha iniziato a dire che non poteva parlare con me e che avrei dovuto prendere un appuntamento. Lei non mi conosce ed io ho capito subito che non eri tu. Ma la somiglianza è assurda>>

A quelle parole io non posso che spalancare gli occhi e tacere.

Si finge me, per parlare con chi? Non l'ho più cercata come mi aveva detto, perchè si fa viva lei?

Lei non voleva parlare con me, ma a qualcuno fingendosi me. <<Aveva qualcosa in mano?>> Sibilo.

<<Una cartellina verde>> Bingo, i bozzetti della sfilata.

I miei bozzetti.

E nuovamente, mi sembra di essere stata battuta sul tempo.

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Ananas🍍ecco il capitolo. Purtroppo, non manca troppo alla fine di questa storia!

Spero vi piaccia fino alla fine e che continuerete a seguirmi anche con le storie future, perché sì, non vi lasceró in pace.

Tornando alla storia, cosa succederà? 🤔

Instagram: esetidicessino (qui vi rompo le scatole molto più di frequente)

//AnanasDaiTropici 🍍.

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