Capitolo 4

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Esco da quella stanza felice, perché le ricerche continueranno.
Ma anche triste, perché dopo sette anni ancora niente.

Che poi, sono davvero sette anni che la cerco o sono solo due? Quella razza di uomo la cercava davvero come diceva?

Rimuovo subito il pensiero perché pensare al suo volto mi viene da vomitare.

Poi le sue mani, su di me.

Entro di scatto nel mio ufficio e sbatto la porta. Mi siedo sul divanetto e mi concentro.

Non scenderà nemmeno una lacrima.
Victoria Carrington non piange.
Non più.

Faccio un respiro profondo, mi alzo e mi siedo alla mia scrivania, come se niente fosse.

È la mia specialità, mantenere una facciata di marmo.

Mi sciolgo un po' solo quando sono con Claire e..Tom.

Bussano alla porta ed io mi comporto come se nulla fosse.
Un falso sorriso e si continua a lavorare.

🍍🍍

<<Questa sera mia madre non ha bisogno di me a casa. Se vuoi ti faccio compagnia>> Mi propone sedendosi a distanza sul divano.

<<Sai a cosa stavo pensando?>> Sibilo.

<<Dimmi>> Replica lei.

<<Che dovremmo uscire, in un locale qualunque. Giusto per uscire di qui. Mi sta scoppiando la testa>> Dico e solo dopo mi rendo conto di ciò che ho detto.

<<Tu vuoi veramente uscire?>> Mi chiede con aria sorpresa.

Già, non voglio uscire mai. Perché oggi sì?

Mi limito ad andare in ufficio agli eventi e a rinchiudermi nel mio attico lontano da tutti.

<<Strano, lo so, ma forse sì>> Rispondo io.

<<Allora andiamo! Che aspettiamo?>> Dice e salta subito in piedi.

Claire è una ragazza che si esalta con poco, per questo sta già saltellando per il salotto.

<<Non sembra vero che tu vuoi uscire. Sono troppo felice>> Strilla.

Sotto sotto è rimasta sempre bambina, dato che non ha avuto una bella infanzia.

Amo questo lato di lei, quasi glielo invidio.

<<Vado a prepararmi prima che cambio idea>>Annuncio alzando gli occhi al cielo e dirigendomi nella mia stanza.

Vado nella cabina armadio e faccio segno a Claire di seguirmi.
La metà dei vestiti che sono qui non li ho mai messi.

Non mi ricordo nemmeno quando li abbia comprati. Forse erano un regalo di qualche azienda.

Lei sceglie un vestito turchese corto e va a cambiarsi mentre prendo dei jeans attillati e un top viola scuro.

Metto i tacchi e lascio i capelli sciolti.

<<Un po' di colore ogni tanto ci vuole. Vesto di nero tutti i giorni>> Scherza la mia amica appena rientra in camera. <<Non male>>Aggiunge guardando il mio abbigliamento.

<<Già>> dico con noncuranza e afferro il telefono dal mobile.

L'autista ci lascia davanti al locale scelto da Claire ed io ho una sensazione strana.

Chiudo per un secondo gli occhi e mi faccio forza: devi ricominciare a vivere Vic, come una persona normale. Nulla di più.

Appena entriamo dei ragazzi si presentano e Claire si ferma a parlare con loro.
Io cerco di essere gentile ma faccio per passare oltre. <<Eddai bellezza, parla un po' con noi>> Sento un ragazzo dietro di me ma lo ignoro.

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