Capitolo 41

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Qualcuno deve fare capire a Lily che non è vero che non c'è più nulla da fare.

Qualcuno deve credere ancora nella sua salvezza.

Qualcuno deve dirle che non è sola, in tutto questo casino.

Qualcuno deve entrare in quella camera d'hotel e ridere con lei.

E quel qualcuno, sono io.

<<Secondo te, l'ha ricovereranno?>>Mi chiede tra i singhiozzi.

<<Penso di sì, per il suo bene, così può essere sempre assistita.>> Dico cercando di essere razionale.

<<Non tornerà più a casa, non tornerà mai più>> Sbotta Tom sciogliendo l'abbraccio e sferrando un pugno al muro.

Capisco la sua rabbia, quindi non lo fermo quando ne sferra un secondo.



<<Siete già tornati? Io e Rose ci stavamo divertendo>>Esclama lei appena io varco la soglia della camera dell'hotel.

<<Dove sono Tom e la mamma?>> Chiede subito dopo vedendo che sono sola.

Ho convinto Tom e sua madre a restare un altro po' fuori per riprendersi, vederli così distrutti non farebbe bene a Lily. 

Quindi ci sono io che provo a ridere come una perfetta cretina. <<Sono rimasti di sotto per sistemare le ultime cose prima di partire.. Cosa stavate facendo?>>Le chiedo mentre avanzo verso di lei e mi metto una mano nella tasca posteriore dei jeans.

<<Stavamo disegnando un altro modello. Ti piace?>> Risponde lei porgendomi il foglio. 

Io lo afferro e lo guardo senza soffermarmi troppo, quindi glielo restituisco subito. <<Molto bello>> Sibilo guardandola abbozzando un sorriso.

<<Sicura?>> Mi richiede conferma.

<<Sì è stupendo>> Sussurro con il magone in gola.

<<Quasi non l'hai guardato>> Borbotta quasi offesa.

<<È che..>> Provo a dire mentre le lacrime minacciano di innondare il mio viso. 

È che è perfetto.

È un bozzetto in piena regola e non potrà mai presentarlo ad una casa di moda perché non vivrà abbastanza per farlo.

È perfetto, nei minimi dettagli, il suo talento è visibile ad occhi chiusi.

E sapere che il suo tumore non le permetterà di fare nulla, mi spezza, in due. 

Lei si avvicina e mi prende la mano. 
Gli occhi mi diventano lucidi. <<Maledetta questa allergia>> Mi esce un misto tra una risata e un singhiozzo mentre mi passo le mani sugli occhi.

<<Il dottore vi ha detto cose brutte, lo so. Non c'è bisogno che fingi che tutto vada bene. Siediti>> Replica tralasciando la bugia che volevo rifilarle come se fosse stupida. 

Sono allibita dalla sua pacatezza.

<<Senti Vic, io so di essere malata. Non riuscirò realizzare tutti i miei sogni per via della malattia. Però non voglio che voi stiate male per me>> Dice ancora, poi accenna un sorriso.

<<Avere una bella famiglia è un mio sogno e penso si sia realizzato>> Conclude con lieve sorriso, come per darmi forza.

<<Sei una persona molto forte Lily>> Dico trattenendo i singhiozzi.

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