Capitolo 42

4.5K 170 16
                                    

Mentre tiro su la zip del vestito, mi guardo allo specchio. 

Io e Hannah siamo ancora uguali come lo eravamo una volta? 

O magari lei tieni i capelli più corti, oppure lì ha tinti di un altro colore. 

Prendo delle scarpe rosse con tacco a spillo e, dopo due giorni passati con le sneakers, quasi non inciampo al secondo passo. 

Oggi è il giorno libero di Rose, quindi prendo solo del succo d'arancia dal frigorifero e scendo così da non far aspettare l'autista.

Ho talmente tanti pensieri dentro alla testa che solo quando leggo la scritta enorme "Carrington's" capisco che sono arrivata. 

Scendo e appena entro vedo Claire parlare con dei clienti. <<La signorina è stata molto occupata in questi giorni, posso fissarvi però un appuntamento per i prossimi giorni>> La sento spiegare alle tre donne che la guardavano con sospetto. 

Una la riconosco subito, è uno dei nostri principali fornitori di tessuti. 

Dovrei dargli un mucchio di spiegazioni che ora proprio non ho, non so nemmeno quanto è grande l'ordine che abbiamo richiesto dalla sua industria.

Comunque, decido di tirare dritto perché prima devo parlare con Don. 
Quindi salgo al quarto piano, il suo ufficio è il primo sulla destra. 

Busso e sento subito lui che urla da dentro. <<Ho detto che devono essere pronti per domani. Non venerdì, scusa un attimo. Avanti>> Dice alzando la voce. 

Apro la porta e appena mi vede, si forma un grande sorriso. <<Quindi rimaniamo d'accordo che è pronto per domani. Ciao>> Sbotta prima di attaccare.

<<Victoria, per fortuna sei tornata. La tua mancanza si iniziava a sentire>> Dice mentre appoggia il telefono alla scrivania e la testa allo schienale della poltrona.

<<Sì, anche io iniziavo a sentirla. Solo che dovevo sistemare delle cose  importanti>> Replico mentre mi siedo dall'altra parte della scrivania e inizio a guardare le fatture sui tessuti. 

Le cifre che leggo sono esorbitanti, molto più alte delle precedenti per le sfilate.

<<Io spero tu abbia sistemato quello che non andava nella tua vita. Hai visto quanti soldi ci sono in ballo?>> Mi chiede mentre indica i fogli che ho in mano.

A dire la verità, niente si è sistemato con la visita a New York. Niente sta andando per il verso giusto.

<<Sì, sono cifre molto elevate. Ma perché abbiamo speso così tanto?>> Replico io mentre continuo a rigirarmi questi quattro fogli tra le mani.

<<Intanto, i materiali con cui tu hai voluto la realizzazione dei vestiti sono più costosi del solito, in più il signor Ward ci ha fatto una sorpresina e quindi stiamo spendendo un sacco di soldi in sponsor>>Spiega Don, con un finto sorriso che precede un brutta notizia.

<<Cosa ha fatto Ryan?>> Già il nome mi dà ai nervi, non ne sentivo di certo la mancanza.

<<Tu non ci crederai ma, ha fissato la sfilata della Ward's Company lo stesso giorno di quella della Carrington's>> Sibila serio aspettando una mia reazione.

<<Cosa?!>>Spalanco gli occhi per lo stupore ma anche per la disperazione. 

Per fortuna che lui voleva un accordo con me.

<<Ti dirò di più, non so quanti migliaia di dollari sta pagando per tutte le pubblicità sui canali satellitari e manifesti per tutti gli Stati Uniti>>Sbotta mentre inizia a picchiettare la penna sul tavolo.

<<Merda>>Sibilo.

<<Dobbiamo pensare ad un contrattacco>>Mormora mentre si passa il dorso della mano sulla barba.

<<Dobbiamo anche noi comprare più sponsor possibili. Non può attirare più acquirenti di noi>> Protesto incrociando le braccia. 

Ci mancava pure quel cretino, che ha approfittato della situazione. 

So che non cambierà mai la data della sua sfilata, inutile andare a parlargli. 
Non voglio averci più nulla a che fare, almeno di persona. 

Nemmeno noi però possiamo spostarla.

<<Risposta corretta, però stai dimenticando un particolare: un passo falso e alcuni degli altri amministratori potrebbero smettere di darci il loro appoggio e vendere le azioni al nemico..>> Spiega mentre inizia a fissare i fogli che ho in mano.
 
Lì appoggio sulla scrivania e lui lo riprende, così da rileggerli. <<E Ryan non aspetta altro>> Finisco la frase per lui.

<<Dobbiamo essere più furbi di lui, per forza>> Sussurra Don mentre si alza. <<Devo fare una telefonata>> Esclama mentre estrae il suo telefono.

<<Okay, per qualsiasi cosa chiamami>> Sentenzio, mi alzo anche io e lascio la stanza. 

Raggiungo il mio ufficio che è al piano superiore, quando apro la porta, vedo la scrivania sommersa dalle scartoffie: abbandoni questo posto per due giorni e c'è il caos più totale. 

La maggior parte sono documenti da firmare, poi ci sono i quotidiani e le ultime riviste di moda. 

Ne afferro una in mano dove ci siamo io e Ryan che ci diamo le spalle con una scritta enorme "NEMICI O AMANTI?"

<<Che schifo>> Sbotto e lascio la rivista insieme alle altre. 

Prendo il mucchio di documenti e inizio a firmarli velocemente. 
Quando ho finito, alzo la cornetta del telefono. <<Claire, puoi venire a prendere i documenti firmati?>> Chiedo dopo aver spinto il numero uno.

<<Arrivo subito>>Risponde lei ed io attacco. 

Non passano neanche due minuti che la vedo mentre spalanca la porta. <<Bentornata>>Scherza Claire prendendo tutti i fogli da portare di sotto.

<<Com'è andata?>>Chiede picchiettando le dita sui fogli.

<<Uno schifo, sua sorella sta malissimo>>Brontolo mentre mi appoggio allo schienale della poltrona.

<<Non ci voleva>>Risponde lei. 

Non ci voleva e come se non bastasse non posso stare tutto il tempo con lei perché qui hanno bisogno di me e, non ho intenzione di dargliela vinta a quel cretino. 

Solo che, non so, ho una strana sensazione, come se mi stesse sfuggendo di vista qualcosa di portante. 

Qualcosa che ho sotto gli occhi ma non riesco a vedere.

<<Già>>Sibilo.

Stasera andrò da lei, così avrò modo anche di vedere Tom.

<<Con Tom tutto bene?>>Mi chiede quasi temesse la risposta.

<<Sì, perché?>>Rispondo guardandola stranita.

<<Perché ieri mi era arrivata una mail dove..>>Inizia a dire ma con un gesto di nonchalance la fermo.

<<Anche io ho la posta intasata, non ho intenzione di aprirla per vedere tutti quei stupidi articoli>>Mormoro. 

Sta per parlare ancora, ma sentiamo qualcuno che chiama il suo nome. <<Io vado, però quando hai tempo dai un'occhiata comunque, mi sono sembrate strane>> Replica prima di uscire a passo veloce dal mio ufficio. 

Lo farò, ma non ora perché non ho intenzione di sorbirmi quelle scemenze.

××××××××××××××××××××××××××××××××
Salve Ananas, finalmente è sabato e come di consueto tutte e due le storie sono state aggiornate.

Passate a leggere il capitolo nuovo di Flames 🔥.

Tornando alla nostra Vic, cosa succederà? Avrà la meglio sulla Ward's Company?

Instagram: esetidicessino

//AnanasDaiTropici🍍.



DopotuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora