Capitolo 39

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Forse è perché non mi affezionavo a qualcuno da tanto tempo.

Non avevo trovato qualcuno per cui ne valesse la pena da un po'.

I miei sentimenti si erano spenti davanti a quel treno che sfrecciava via portando con sé la mia sorellina.

Avevo promesso a me stessa di trovarti. E ora ho abbandonato le ricerche.

Forse la mia mente vorrebbe sostituirti con Lily, lo trova più semplice.

Ma il mio cuore no.
Il mio cuore ti cerca ancora, sempre, vorrebbe ricevere una telefonata da parte di Don nel cuore della notte che mi dice che sei viva.

Che sei qui, che ti manco, che anche tu mi stavi cercando.

Hannah, dove sei? Perché non sei qui?

Io ho bisogno di te.

Forse, una parte di me è morta quel giorno, te la sei portata via tu.
Alcune persone nascono gemelle perché da sole non riuscirebbero ad affrontare il mondo, sono troppo deboli per vivere sole per questo hanno qualcuno di così simile a loro.

L'altra metà l'ho persa a 15 anni, quando sono uscita dall'orfanotrofio.

La vera domanda è: cosa mi è rimasto di me stessa?

Hannah, mandami un segno qualcosa, fa che tu non ti sia dimenticata di me.

🍍🍍

La porta si schiude di colpo ed io non ho molto tempo per ricompormi.

Sono rimasta tutto il tempo nella loro stanza, non ho fatto un passo fuori da qui.

<<Siamo tornati>> Pronuncia Lily appena entrata in braccio a Tom mentre si stropiccia gli occhi.

<<Tutto bene?>> Chiedo iniziando a guardare prima Tom, poi sua madre.

Sua madre fa un piccolo sorriso, anche lei è stanca, molto stanca.

Mi avvicino a Lily che si sta addormentando in braccio a Tom.
<<Ora riposa, domani mattina ti porto in un bel posto, quindi devi essere riposata>>Le dico facendole una carezza.

<<Va bene, allora dormo così domani posso correre>> Biascica mentre Tom l'appoggia al suo letto.

Sapremo tutto domani, è inutile iniziare a tartassarli adesso per capire se era il dottore era positivo o meno.

Io faccio per uscire dalla stanza, vedo Tom parlare con sua madre, quindi apro la porta e me la chiudo alle spalle.

Cammino lungo il corridoio per andare nella mia che ancora non ho visto. 

La numero 456 mi sembra.

Ma è in questo corridoio?

Sento qualche passo dietro di me, due o tre falcate per raggiungermi velocemente, poi due braccia circordarmi i fianchi. <<Adesso non scappi più>>Sibila Tom al mio orecchio.

<<Infatti non stavo scappando, stavo solo andando nella mia stanza. Non stavi per fare lo stesso?>> Dico facendo finta di niente.

In realtà sorrido già, ma non mi giro apposta.

<<Ma che simpatica, è tutt'oggi che scappi, la resa dei conti è arrivata>>Borbotta ancora  contro al mio orecchio.

Mi divincolo dalla sua presa e mi volto a guardarlo. Sta già facendo uno dei suoi soliti sorrisetti.<<Ho scoperto che Lily è più simpatica di te>> Annuncio, trattenendo una risata.

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