Capitolo 2 - IRA

568 49 19
                                    

In quell'ultimo periodo, in cui stavano rifinendo gli ultimi preparativi e particolari, Yoongi cercò di non fare caso a quella sensazione di disagio che lo assaliva ogni volta che si ritrovava a stretto contatto col biondo.

Sarà sicuramente una fase, si disse.

La nostra amicizia va benissimo ed il lavoro altrettanto, mi sto solo fissando su qualcosa di inesistente, continuava a ripetersi cercando di cancellare dalla mente il ricordo e la sensazione che provò nel sentire il battito di Taehyung.

L'MV ormai era completo e la data del rilascio era vicinissima come la loro esibizione e non avevano molto tempo da passare tutti insieme se non per provare e riprovare le coreografie e le canzoni del nuovo album. Cercò in tutti i modi di evitare Taehyung evitando perfino di guardarlo direttamente, ma sapeva benissimo che se ne sarebbe accorto se non avesse fatto attenzione.

Una sera si stava ritirando in camera sua per potersi finalmente riposare quando una mano gli afferrò la spalla e lo fece voltare.

T:"Yoongi Hyung, possiamo parlare?" con un tono di voce serio lo guardava penetrante, i suoi occhi erano scuri e profondi tanto da potercisi perdere dentro.

Y:"Ho da fare ora, possiamo rimandare?" ma sapeva che non avrebbe potuto evitarlo a vita.

T:"No, sono giorni che mi eviti e non capisco il perché. Dobbiamo parlare Hyung, se qualcosa non va devi dircelo e lo sai; siamo sempre pronti ad ascoltarti." Mentre gli parlava, si avvicinava a lui sempre più forse per infondergli fiducia ma ebbe tutt'altro effetto. La voglia di riascoltare quel battito era tornata più forte di prima e voleva solo fuggire da quella scomoda situazione e sapeva che non avrebbe retto a lungo.

Y:"No, va tutto bene, sono solo stressato per il comeback. Scusami se ti ho fatto preoccupare inutilmente."

Il biondo lo guardò a lungo come per accettarsi della veridicità di quelle parole e Yoongi si sentì sfiorare l'anima tanto che dovette abbassare lo sguardo, poi ricevette una pacca sulla spalla consolatoria.

T:"Va bene allora. Dai su! Passerà pure questo, vedrai."se ne andò con il suo solito sorriso lasciandolo solo in quel corridoio fin troppo silenzioso, non che il silenzio gli desse fastidio, al contrario, ma quello era diverso, era pesante ed assordante.

---------------------------

Sette sono i peccati capitali

IRA

--------------------------

Le prove per Yoongi iniziarono a farsi sempre più difficoltose, non riusciva a metterci la giusta grinta ed emozione, era tutto confuso ed il giorno dell'esibizione era più teso che mai.

Dietro le quinte stavano aspettando di salire sul palco; erano pronti e l'atmosfera era carica di tensione.

Avevano provato e riprovato nei minimi dettagli ed i loro corpi ormai si muovevano da soli sulle note della canzone come fossero guidati da fili invisibili; erano stati giorni intensi e duri quelli ma il momento arrivò ed ecco, le luci si spensero e salirono sul palco mettendosi in posizione, ed arrivò il momento cruciale per Yoongi che seguì perfettamente la coreografia nei minimi dettagli a parte che per un assurdo motivo alzò lo sguardo incontrando quello di Taehyung, lo stesso sguardo che faceva battere milioni di cuori.

Quel secondo sembrò infinito per Yoongi, dentro sentì come un'esplosione che spazzò via tutto facendogli fermare il cuore per un istante, si sentì trafiggere e penetrare da quegl'occhi ma le note correvano e lui doveva andare avanti.

Tutto iniziò a correre intorno a lui, l'esibizione, i complimenti, i festeggiamenti per il successo immediato dell'album, ogni cosa, solo la sua mente rimase dannatamente bloccata in quell'unico istante, in quell'emozione che stava facendo fatica a riconoscere, mettendo il suo intero mondo a soqquadro.

Quella sera rientrarono tardi a casa, tutto nella norma, i ragazzi erano felici ma stanchi, le solite parole, i soliti gesti, i soliti sguardi e questo fece sprofondare ancora di più Yoongi perché vide come Taehyung si comportasse normalmente, come se nulla fosse realmente accaduto e forse era così, per Tae faceva tutto parte dello spettacolo, quello sguardo faceva parte della loro esibizione e mai gli avrebbe rivolto uno sguardo simile nella realtà.

Qualcosa si ruppe in Yoongi, qualcosa di cui non conosceva nemmeno l'esistenza e di cui non ne capiva la natura. Cristo se gli faceva male e sentì la rabbia salirgli dentro.

Perchè sto pensando queste cose? Dovrei essere ubriaco fradicio e felice per il rilascio dell'album ed invece sono qui, lucidissimo a farmi complessi!

Odiava non avere il controllo e di certo non lo aveva su ciò che stava provando, era un sentimento nuovo e sapeva che era sbagliato; i suoi pensieri di quell'ultimo periodo erano sbagliati.

Perché pensava quelle cose? Perché proprio nei confronti di Taehyung?

Troppe domande e nessuna risposta, Yoongi aveva bisogno di pace e di staccare da quella pazzia, ma come? Non sapeva nemmeno come ci era finito dentro quell'assurda situazione e si ritrovò da solo in camera sua al buio cercando di fare chiarezza; e più cercava e più si arrabbiava con sé stesso e con Tae che non voleva uscirgli dalla mente offuscandogli la ragione.

Dannato ragazzino!

Seven Deadly Sins - Taehyung X Yoongi [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora