Capitolo 18

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Le labbra di Taehyung gli aprirono le porte del paradiso, o così credeva.

Aveva confessato il suo amore, lo aveva amato appieno mentre si univano ancora una volta in quel ballo proibito e sapeva che non avrebbe più potuto farne a meno ma ne era felice, quella nuova dipendenza appena scoperta era forse il più pericoloso tra i peccati ma andava bene così, per lui avrebbe affrontato l'inferno.

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Appena rientrarono al dormitorio gli altri li accolsero calorosamente come se non li vedessero da anni, erano fatti così, non potevano vivere separati. Taehyung non gli disse nulla e scomparve con Jimin e lui ne approfittò per andare a dormire presto quella sera.

Non riusciva a prendere sonno, come se qualcosa lo disturbasse ma non capiva bene cosa.
Si girò e rigirò poi sentì la porta d'entrata aprirsi e chiudersi e dei passi passare davanti la sua porta. Controllò l'orologio che segnava le 3.17 del mattino e non aveva dubbi su chi potesse essere: Taehyung!

Ricordò la conversazione origliata ed il fatto che Tae avrebbe dovuto incontrate qualcuno quella sera e la sua mente iniziò a correre.

Sono stato un idiota! Mi sono confessato quando sapevo avesse un altro.......... Un vero coglione Min Yoongi, ti sei fatto fottere in tutti i sensi!

Era vero, Taehyung non gli aveva mai detto cosa ne pensasse a riguardo e lui non glielo aveva mai chiesto direttamente e questi pensieri lo tennero sveglio tutta la notte.

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Nei giorni seguenti, come faceva sempre, cercò di contenere i suoi sentimenti dietro un muro, sapeva che lo avrebbero distrutto e non credeva di avere le forze per superare tutto nuovamente. Si comportò come faceva sempre Min Yoongi, rivelando se stesso solo al suo pianoforte.

Notò che Tae gli era sempre tra i piedi e che più di una volta aveva cercato un contatto con lui, aveva provato a tenergli la mano davanti gli altri membri, ad abbracciarlo più del normale, a sedergli sempre accanto ma iniziava a non sopportarlo, vedere come gli fosse facile giocare con i suoi sentimenti gli lacerava l'anima allargando sempre di più quella ferita ben lontana dal rimarginarsi.

Così come ogni sera si chiudeva nel suo studio immergendosi totalmente nella composizione di nuove basi e scrittura di nuove canzoni, le note e le parole si susseguivano e si rincorrevano tanto che gli era difficile tenere il passo; erano lì pronte ad essere suonate ed i tasti del pianoforte sembravano fremere ad ogni nota quasi affamati dei sentimenti di Yoongi, perché di questo si trattava: le note non erano altro che il suono delle corde della sua anima.

A volte tuoneggiavano, altre volte erano come un sussurro, correvano per poi passeggiare quiete, e ancora e ancora in un loop senza fine, senza silenzi, senza pace nella notte tormetata e solo le prime luci dell'alba mettevano fine a quell'agonia che per Yoongi si ripeteva notte dopo notte.

Ed anche quella notte non fece eccezione, erano lui, il suo pianoforte ed il vero Min Yoongi.
Quest'ultimo non era di grande compagnia, anzi gli era addirittura antipatico perché stava sempre a nascondersi, ad attendere, a lasciar fare, era totalmente privo di difese. A volte avrebbe voluto farlo scomparire, senza di lui e dei suoi stupidi sentimenti per Tae sarebbe di certo stato meglio.

Iniziò a suonare lasciandosi catturare da ogni nota senza rendersi conto che nello studio non era più da solo.

Suonava, le dita correvano veloci sui tasti.

Suonava, il suo cuore batteva così forte da fargli male.

Suonava, le lacrime bruciavano sulle guance.

Suonava, un accompagnamento lento si affiancò alla sua melodia.

Suonava, tutto iniziò a rallentare.

Poteva riconoscere quelle mani tra milioni, quell'odore tra miliardi e quella presenza luminosa tra tutte le anime del paradiso.

Si bloccò col fiato corto e gli occhi fissi sui tasti.

T:"Vieni a dormire Hyung."

Non disse altro e a lui non servirono altre parole, solo quel ragazzo poteva salvarlo da quell'inferno di dolore, solo lui poteva porre fine alle fitte nel petto, solo lui poteva ricucire la sua anima e così si alzò e lo seguì.

Era troppo stanco per pensare alla realtà, afferrò la mano che gli era stata tesa e si fece trascinare in camera, non ricordava molto di quel che accadde dopo ma l'unica certezza che ebbe fu il fatto che quella notte le sue dita tennero strette quelle di Tae.

Era davvero troppo stanco!
Troppo!
Di tutto!

Seven Deadly Sins - Taehyung X Yoongi [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora