Seven Deadly Sins - Taehyung X Yoongi [Completa]

Capitolo 41

Di solito, dopo la tempesta, arriva l'arcobaleno ma Yoongi non riusciva a vederlo perchè si sentiva trascinato sempre più giù in un baratro senza fondo, oscuro come l'inferno; sembrava quasi di essere entrato in un circolo vizioso senza via di uscita fatto di errori e sofferenza e la speranza, ormai, era esaurita.

Si stava lasciando andare ai pensieri più oscuri che avesse quando il suo cellulare vibrò, non ricordava di averlo nella tasca della giacca ed automaticamente lo prese e rispose senza guardare il nome sul display.

Y:"Si?"

J:"Dove sei andato?" Riconobbe subito la voce di Jimin, aveva un tono preoccupato.

Y:"I-In giro", In quel momento si guardò intorno cercando di capire dove fosse ma non riconosceva nulla, gli era tutto estraneo in quelle vie e si rese conto di essersi allontanato più del dovuto da casa; le gambe gli facevano male così come il suo petto.

J:"Aspettami, vengo a prenderti" E riattaccò.

Yoongi non aveva le forze di muoversi e rimase immobile in quel punto guardando nel vuoto e aspettando che lo venisse a salvare; aveva disperatamente bisogno di qualcuno che gli tendesse la mano, che lo capisse, che gli desse la forza, e la consapevolezza della sua debolezza lo rese più piccolo di quel che era. Si sentiva un bambino perso al luna park in cerca del suo fratellone mentre il palloncino che aveva stretto nella mano volava via, sempre più in alto, e non poteva fare altro che piangere e disperarsi nella folla incurante.

Vide dei fari di una macchina avvicinarsi e riconobbe la sportiva di Jimin, gli si accostò facendolo poi salire; l'atmosfera tra di loro non era tesa e lì, in quel silenzio, si sentì in qualche modo protetto e nonostante quel che avevano fatto Jimin gli sorrideva calorosamente facendolo sentire a casa.

Y:"Grazie....... e scusa per come me ne sono andato" Riuscì a dire a bassa voce.

Jimin era intento alla guida e non rispose subito come se stesse cercando le parole migliori per parlargli.

J:"Scusami tu Hyung, scusami se ti ho forzato." Disse mentre gli sfiorava leggermente la mano.

Y:" Sono stato io a volerlo, non ti scusare."

Arrivarono a casa con altre mille parole e scuse nella testa ma nessuno dei due ebbe il coraggio di pronunciarle lasciandole sospese per un momento migliore, se mai ci sarebbe stato; in casa regnava il silenzio e dopo una veloce buonanotte si diressero ognuno nelle proprie stanze e Yoongi notò che la luce nella camera di Tae era accesa. Chissà cosa stava facendo a quell'ora della notte ed ebbe l'impulso di controllare ma si bloccò davanti la porta quando lo udii piangere sommessamente dall'altra parte; Taehyung stava piangendo e lui non si sentì in diritto di andare a consolarlo come se quel peccato di cui si era macchiato lo rendesse troppo sporco anche solo per avvicinarsi a lui e la morsa sul suo cuore si strinse ancora una volta lasciandolo senza fiato perchè il suo angelo stava soffrendo e lui non poteva far altro che rischiare di portarlo con sé all'inferno e con tutte le forze si costrinse ad allontanarsi da li senza riuscirci. Le sue gambe sembravano immobilizzate ed il suo corpo sembrava in balia di quel triste canto che lo attraeva come il miele le api e si ritrovò a combattere finchè non perse e la follia prese possesso di lui facendolo irrompere in quella stanza dove la sua musa in lacrime lo stava richiamando. Lo trovò accovacciato ai piedi del letto con il viso nascosto così fragile da potersi rompere e senza pensarci lo raggiunse stringendolo forte a sé; nulla ebbe più senso e Yoongi si sentì esplodere dentro appena lo toccò e tutti i momenti che avevano passato insieme lo inondarono così come le lacrime inondarono il suo viso. Prese quello del più piccolo tra le mani ed iniziò a baciare ogni lacrima che gli rigava le guance quasi fossero linfa vitale e rossi erano i suoi occhi come la sua anima sanguinante ma capì una cosa: quello era il suo posto.

Non aveva bisogno di nessuno per sentirsi forte perchè lui sarebbe stato la forza di Tae, lui lo avrebbe protetto dall'inferno nonostante le fiamme che gli consumavano l'anima, lui avrebbe affrontato i suoi demoni pur di mantenerlo puro. Non importava se Taehyung non lo volesse più al suo fianco, lui ci sarebbe stato per lui e lo avrebbe protetto.

Y:"Taehyung, Ti amo!" gli sussurrò mentre cercava il suo sguardo ed in risposta il più piccolo lo abbracciò stretto come se non volesse più lasciarlo andare.

Il rapper aveva sbagliato, la sua intera esistenza era costellata di scelte sbagliate ma non quella, quella scelta era l'unica che aveva azzeccato ed era deciso a mantenerla.

Il più piccolo si calmò tra le sue braccia e quando le lacrime smisero di uscire lo guardò e fu come la prima volta, i cuori correvano ed il tempo si fermò in quell'istante come ad imprimere nella storia di quell'universo il momento in cui paradiso e inferno, virtù e vizi, si incontrano e si uniscono insieme dando vita a qualcosa che va oltre il bene e il male, qualcosa che trascende ogni legge fisica, che va oltre ogni filosofia: dando vita all'amore, puro, carnale, casto, osceno, profondo, vizioso.

Perchè è questo ciò che realmente è, in ogni inferno c'è un pezzo di paradiso e viceversa. Si completano, si stuzzicano, si fanno la guerra ma non possono vivere l'uno senza l'altro e così era per Yoongi e Taehyung.

Non potevano esistere l'uno senza l'altro, non potevano completarsi, non potevano distruggersi da soli.

T:"Nonostante tutto, Ti amo Hyung!"

E quelle parole, seppur sussurrate, ripulirono l'anima di Yoongi da ogni peccato facendola brillare nella sua oscurità e mentre continuava a stringere a sé il suo unico amore si addormentò.

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Era finito il tempo degli inganni, delle parole non dette, dei dubbi e delle paure.

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Ed eccoci con il PENULTIMO capitolo di questa storia, spero che vi sia piaciuta e che abbiate apprezzato i miei Taegi.💜💜

Ringrazio tutti coloro che mi hanno accompagnato in questa avventura e nulla, ci rivediamo per il capitolo conclusivo.💜

*Noona emotiva*🥺

Borahae Dannat*💜