Capitolo 26

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Il rapper non aveva alcuna voglia di ritornare a casa e solo il pensiero fece affiorare un sorriso beffardo sulle sue labbra, si stava prendendo gioco di lui.
Casa è dove si è amati, dove si incontrano le persone che si amano e che fanno parte di noi, casa è dove ci si sente protetti ed al sicuro, casa è un caldo abbraccio, un sorriso di conforto,  è una mano che asciuga le lacrime si sofferenza.

Lui non aveva una casa ma doveva ritornare lì, in quelle mura piene di ricordi che avrebbe voluto scomparissero per sempre. L'amore che aveva dato era stato ricompensato con bugie e falsità, tutti erano contro di lui.

Faccio pena!

Aprí piano la porta, non voleva che qualcuno lo sentisse rientrare, voleva passare inosservato quasi come un fantasma ma si ritrovò dinanzi un Namjoon poco cordiale.

Nj:" Hyung, dobbiamo parlare!"

Si spostarono nel suo studio, non aveva le forze per opporsi a nulla. Il leader ora aveva uno sguardo più dolce e preoccupato e si vedeva che era stanco e stressato, non doveva essere facile essere il leader di un gruppo e dover pensare ad ogni cosa.

Nj:" Non so cosa tu stia passando ultimamente, forse è anche colpa mia, ho visto Jimin ma non ha voluto dirmi molto; sono poco presente e lo ammetto ma ricordati che se c'è un problema puoi parlarne con noi, non ci devono essere segreti e sai quanto, ognuno di noi, tenga a te."

A quelle parole scoppiò a ridere.

Yg:"hahahah, certo peccato che non sono io ad avere segreti! Buona giornata Namjoon, io vado a dormire!"

Non attese risposta ed uscì da li, si diresse verso il suo studio ma anche quello gli era ostile in quel momento. Decise per la camera da letto, chiuse tutte le imposte delle finestre e si buttò sul letto.

Basta, lasciatemi dormire!

I ricordi lo tormentavano senza lasciargli tregua.

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Aprì gli occhi di malavoglia, controllò il telefono, erano le 18.17. La casa era silenziosa, molto probabilmente gli altri erano fuori per lavoro così decise di restarsene a letto godendo di quegli attimi di pace ma il suo stomaco iniziò a brontolare insistentemente.

Aish.....

Sbuffò e si sforzó ad andare in cucina sperando di trovare qualcosa di veloce da mettere sotto i denti e fu quello il momento in cui sentì delle voci provenire dalla porta d'entrata. D'apprima erano indistinte poi riconobbe la voce di Taehyung, sembrava stesse litigando con qualcuno, sentì un colpo.

T:" Aish.... Lasciami andare bastardo!"

"Non sei nella posizione di dettare ordini, allora.... Mi dici dove è Yoongi ora?"

T:"Fottiti......"

Un altro colpo.

"Lascerò perdere per questa volta. Ma stai attento a quel che fai!"

Sentì la porta d'entrata aprirsi e chiudersi ed un Tae schivo passargli accanto.
Perché il suo profumo sapeva di casa? Perché il suo cuore si calmó    solo quando quel ragazzino gli passò accanto? Perché all'improvviso lo afferrò per il polso portandolo tra le sue braccia?
Conosceva quel ragazzino ma allo stesso tempo non era la persona che pensava che fosse, non capiva quella conversazione che aveva ascoltato ma non era stupido, c'erano cose di cui era allo scuro ed intuiva che la cosa migliore da fare, in quel momento, era quella di tener stretto quel ragazzino, fin troppo cresciuto, tra le sue braccia prima che si rompesse come aveva fatto lui.

Taehyung non oppose resistenza e come suo solito nascose il viso nell'incavo tra la spalla ed il collo di Yoongi, i suoi capelli avevano lo stesso profumo di sempre e Cristo se gli erano mancati, soffici da far il solletico.

Rimasero così, non capì se lo faceva più per Taehyung o più per se stesso perché ammetteva che ne aveva bisogno, senza quel ragazzino la vita gli sembrava inutile, uno spreco di tempo. TaeTae gli aveva fatto scoprire colori che non credeva esistessero al mondo dandogli una nuova visione del mondo, facendogli vedere come tutto andava oltre le apparenze nascondendo un' intera galassia.

Come ho fatto a dimenticarmene?

Non aveva imparato nulla, era ritornato a vedere il mondo attraverso la scala di grigio soffermandosi sull'ovvio.

Lui era la mia parte migliore, lui è ancora quella parte e nessuno potrà mai sostituirlo.

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A volte, comprendere la ragione che c'è dietro ad ogni mossa è difficile, quasi come giocare a scacchi ma qui, in gioco, ci sono le nostre anime ed i nostri sentimenti e Yoongi capì che non poteva mollare tutto, non poteva lasciarlo ancora andare.

Non importa quante volte venisse distrutto, non importavano le lacrime ed il dolore, sarebbe sempre ritornato da Taehyung.

Sono un sadico masochista, troppo debole per voltare pagina, troppo egoista per lasciarlo andare.

Seven Deadly Sins - Taehyung X Yoongi [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora