Capitolo 18

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Un Incontro Del Tutto Inaspettato

Dopo aver trovato un piccolo ristorante ed avermi permesso di riempirmi lo stomaco come si conviene, ripartimmo verso il confine con l'Austria.

Dovevamo attraversare una piccola parte del paese per poi arrivare in Italia, passando per il Passo del Brennero. Ci sarebbero volute almeno due ore e mezzo, secondo Cam.

Siccome avevamo deciso di comune accordo che ci saremmo fermati per la notte, avevamo deciso di fermarci a dormire ad Innsbruck, che si trovava esattamente a pochi minuti dal confine con l'Italia.

Cam mi aveva avvisata che ci sarebbero volute almeno quattordici ore per attraversare tutto il paese italiano. Non sapevo bene che tipo di percorso avesse organizzato, ma sicuramente avrebbe fatto tutto il possibile per fare il viaggio nel minor tempo possibile.

La sera era ormai calata da un pezzo quando avevamo trovato il ristorante a Monaco di Baviera ed in cielo erano comparse le prime stelle. Appena ripartiti, la notte era calata sulla città illuminata dalle varie luci dei palazzi e dei lampioni. Di lì a poco, sarebbe iniziata la vita notturna dei ragazzi che uscivano a divertirsi per le strade della città.

Erano passati diversi minuti da quando Cam aveva preso lo svincolo per Innsbruck, attraversando così il confine. In meno di un'ora, mi aveva avvisata, saremmo arrivati a destinazione.

Tutto intorno a noi c'erano le montagne e l'aria della sera era molto fredda.

Una volta arrivati a destinazione, mi resi conto che Innsbruck nonostante fosse una cittadina di montagna, pareva una grande città. Cam non perse tempo, era molto tardi e si mise alla ricerca di un hotel dove farmi dormire la notte.

Ne scegliemmo uno a pochi minuti dal centro: il Marmota Hostel. Era un piccolo hotel a due stelle ma per una notte andava molto bene. Aveva anche un parcheggio per la moto di Cam e questo lo convinse a fermarsi.

Una volta entrati, facemmo il check in e prendemmo una camera matrimoniale. Il personale era stato cortese e gentile. Non appena ci consegnarono le chiavi della camera, li sentì mormorare tra di loro, Cam aveva dipinto in faccia un sorriso machiavellico e, successivamente, capì il perchè: il personale alla reception ci aveva scambiato per una giovane coppia.

Non potei fare a meno di arrossire a quel commento, mentre al ragazzo che era con me sembrava non dargli troppa importanza.

Una volta raggiunta la camera, non appena aprì la porta, rimasi stupita dalla semplicità della stanza.

Seppur piccola, la camera aveva un arredamento puramente bianco, che le conferivano un aspetto curato e pulito. Le pareti erano sobrie e la piccola finestra, mostrava la maestosità delle montagne.

Cam poggiò le nostre borse su un piano accanto alla scrivania, si tolse la giacca e la appese su un gancio posto accanto all'entrata. I nostri caschi li appoggiammo sulla scrivania.

La camera era calda ed accogliente, con gli asciugamani per entrambi posti sul letto, anch'esso bianco.

"Non male come camera. Domani mattina possiamo fermarci per la colazione. Se vuoi darti una rinfrescata, vai pure io aspetterò qui" mi avvisò Cam, sedendosi su una sedia rivestita di blu accanto alla scrivania e alla finestra, dove si voltò ad osservare il panorama.

"D'accordo" sussurrai, rovistando nella mia borsa per cercare un cambio per poi sparire nel piccolo bagno.

***

Fu un sollievo quando il getto d'acqua calda della doccia colpì la mia pelle. Sarei rimasta lì per ore.

Il bagno era piccolo e perfettamente in tinta con il resto della camera: completamente bianco  nell'arredo, soltanto le piastrelle del pavimento erano di un nero profondo.

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