Di Nuovo Umana
"Perchè mi hai reso umana?" urlai, come se non fossi sicura che la mia voce l'avesse potuto raggiungere.
"Perchè è il tuo destino" rispose, rilassandosi, come se quella parte del lavoro fosse stata per lui la più faticosa.
"Cosa vuol dire?" continuai ad urlare, in preda al terrore.
Erano troppi secoli che non provavo più quelle sensazioni e la cosa mi spaventava e turbava allo stesso tempo.
"Eri destinata a morire. Il mio compito era ucciderti e liberare la tua anima umana, ma la rabbia ed il risentimento che ho provato quando ho scoperto cos'è accaduto al mio antenato, ha prevalso. Così ho deciso di infliggertene una più dolorosa" spiegò lui, con calma.
"Ma quando ho visto lui, quando ho visto che eri riuscita a tramandare il dono, ho capito che avrei potuto divertirmi un pò con voi" continuò lui il suo monologo in modo teatrale.
"Così ho rivalutato i pro e i contro della mia scelta e quello che avevo scoperto sulla tua profezia di cinquemila anni fa, mi ha riempito di gioia" esclamò lui, alzando la voce facendoci capire l'estasi che aveva provato quando aveva fatto la sua scoperta.
"Cosa ti ha reso così entusiasta?" chiesi, abbassando il tono della mia voce tremante, arrabbiata e frustrata per quella situazione così assurda.
"Il tuo destino è la morte ma sarà proprio la persona che hai accanto ad ucciderti! È sempre stato questo il tuo destino: colui che hai salvato secoli or sono, intromettendoti nel corso della sua vita, sarà la stessa che te la toglierà!"
Per poco le mie gambe non cedettero di nuovo al suono di quella triste scoperta.
Provai ad incrociare il viso di Cam, così beffardo e sarcastico, ma non c'era più.
Era sparito nel nulla.
Mi chiesi se aveva sentito fino alla fine quello che Ravic aveva appena detto. Non potevo più sentire la sua presenza, non sapevo se si trovava ancora lì oppure no.
"Se ti chiedi se abbia sentito tutto, sappi che la risposta è sì. Se ne andato prima che tu avessi il tempo di voltarti" mi informò Ravic, dandomi le spalle, pronto ad andarsene.
La sua capacità di leggere ogni mia mossa mi lasciava sempre interdetta.
Senza dire o poter fare altro, lo vidi allontanarsi.
***
Non seppi dire per quanto tempo rimasi accasciata al suolo, sapevo solo che quando mi rialzai entrai in casa e mi lasciai cadere sul divano sotto la finestra.
Guardai fuori, per vedere se riuscivo a scorgere l'alta e possente ombra di Cam, ma nulla.
Non lo vidi e non ero nemmeno certa che sarebbe rientrato quella notte.
Ero nuovamente mortale, forse non aveva retto o compreso quello che era successo.
"Ma perchè mi sono così ostinata a nasconderti tutto?" chiesi ad alta voce.
L'unica risposta che ricevetti fu il rumore della pioggia che aveva iniziato a scendere a catinelle.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi ero nemmeno resa conto che la luna era stata oscurata da enormi nubi nere, cariche di pioggia e fulmini.
Il suono della pioggia che batteva contro i vetri e il rumore del tuono, riuscirono in qualche modo a calmarmi e, senza rendermene conto davvero, chiusi gli occhi e mi addormentai, esausta e scossa da quegli ultimi avvenimenti.

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Gli Immortali
FantasyOrmai siamo ai giorni nostri, in un remoto paesino della Danimarca. Qui Ottavia vive la sua vita in pace e tranquillità, lontana da qualsiasi legame. Sorpresa dall'arrivo di Cam, e felice di ciò, i due immortali non hanno tempo per godersi il loro...