Gli Immortali

Capitolo 28.

"Amami"

Quella sua affermazione rimase nella mia mente per tutto il tempo, con i nostri volti ad un soffio d'aria l'una dall'altra, fino a quando non mi decisi ad appoggiare le mie labbra sulle sue.

In un primo momento, quel bacio fu semplicemente quello: un leggero contatto per poi diventare qualcosa di più.

Fu più travolgente rispetto al nostro primo bacio, più passionale.

Le mie mani si mossero da sole, come se sapessero esattamente cosa fare trovando appiglio sulle sue larghe spalle, mentre le sue dita vagavano lungo il mio corpo accarezzandolo dolcemente.

Mi strinsi ancora di più contro di lui, facendo aderire i nostri corpi il più possibile, facendo scivolare le mie braccia sulla sua schiena, senza mai staccare le mie labbra dalle sue. Volevo sentire tutto il suo corpo contro il mio.

Allo stesso tempo, sentì le sue dita avventurarsi sotto il tessuto sottile della mia maglietta, sfiorando delicatamente la mia pelle e con calcolata lentezza, risvegliando in me sensazioni che non provavo da troppo tempo.

Se inizialmente ero io quella con il controllo, adesso la situazione si era ribaltata ed io stavo diventando impaziente. Il contatto delle sue mani su di me aveva risvegliato sensazioni piacevoli su tutto il mio corpo.

Eravamo ancora seduti sul letto quando dalla mia bocca Cam passò a baciarmi il mento per scendere verso il mio collo ed avventurarsi sul mio petto, scostando leggermente lo scollo della mia maglietta.

Il mio cuore iniziò a battere sempre più forte. Sapevo cosa sarebbe successo se lo avessi lasciato continuare, ma non mi opposi. In fondo, sentivo che era da troppo tempo che tenevamo per noi quei sentimenti. Sospirai di piacere e desiderai che non si fermasse.

Forse il momento ed il luogo non erano dei migliori ma, come spesso dicono i mortali: vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo. Ed era quello che stavamo facendo.

Da quando avevamo varcato il confine con l'Egitto, se non prima, una strana sensazione si era come impossessata di me; era come se mi sentissi in dovere di chiarire i miei sentimenti per lui una volta per tutte, non solo a me stessa ma era giunto il momento che anche lui sapesse quanto era importante per me. E poi c 'era quella vocina nella mia testa che mi avvertiva di un pericolo imminente se fossimo stati insieme, ma per quella notte decisi di reprimerla.

Mi stavo completamente abbandonando alle dolci sensazioni che stava scatenando in me, quando iniziò lentamente a sfilarmi la maglietta.

Rimase in contemplazione mio corpo fino a che non decisi di fare altrettanto togliendo la sua maglietta nera, accarezzando il suo petto con le dita mentre cercavo di sfilargliela dalla testa.

Lo sentì tremare leggermente sotto le mie dita mentre toccavo il suo torace, accarezzando ogni centimetro di pelle come se volessi imprimermi ogni dettaglio del suo corpo perfetto ed scolpito nella mia mente, per non dimenticarlo mai più. Ed in parte era vero.

Cam a ogni tocco e ad ogni bacio mi stava facendo sentire davvero amata e, allo stesso tempo capivo dai brividi che scatenavo in lui toccandolo con le dita che anche Cam mi desiderava. E sentirsi desiderate da un uomo come lui mi faceva sentire più sicura di me come mai lo ero stata in tutta la mia vita.

Catturò nuovamente le mie labbra, spingendomi dolcemente fino a che la mia testa non toccò nuovamente il cuscino. Si stacco dalle mie labbra, permettendomi di riprendere fiato, mentre la sua bocca proseguiva verso il mio seno e le sue mani proseguivano verso il mio addome, accarezzandolo, quasi venerandolo.

Non mi vergognai del mio corpo, come feci secoli prima con Athem, anzi al contrario. Per una volta nella mia vita, desideravo che qualcuno mi ammirasse, che mi facesse sentire desiderata, come stava facendo Cam in quel momento mentre con una mano si stava occupando della cerniera dei miei jeans.