Capitolo 19

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Attraversando L'Italia (Parte 1)

Appena passato il confine, ci ritrovammo a Brennero.

Il viaggio per giungere fino al paesino era immerso nella natura; la strada non era molto trafficata e i tornanti per scendere dalla zona di montagna erano meglio di quanto mi aspettassi. Avevamo attraversato diversi ponti ad altitudini incredibili e, sotto di noi, c'era un'immensa distesa verde.

I ragazzi erano d'accordo per fermarsi per il solito rifornimento per poi partire in direzione Verona.

Da Brennero ci sarebbero volute più di due ore e avremmo dovuto fare sicuramente un altra sosta prima di arrivarci, ma erano decisi a rispettare l'itinerario ed ad arrivare a prendere il traghetto per Messina entro domani mattina.

Avevano scelto il percorso più breve, secondo le mappe che avevano consultato, sperando di non incontrare troppi imprevisti lungo il viaggio.

Entrambe le loro moto divoravano la strada con brio; era come se si fossero ritrovate due vecchie compagne di avventure, un pò come i loro proprietari.

Cam non mi aveva mai detto di aver trasformato Alex, il suo migliore amico e mi chiesi il perchè.

Credeva mi opponessi alla sua scelta di creare altri come noi o per un altro motivo?

Forse non voleva che Alex morisse...

Ma forse anche Emily...

Immaginai che avesse fatto lo stesso per lei, nonostante mi avesse detto della sua morte solo qualche giorno prima.

Mi resi conto che Alex non era cambiato di una virgola dal nostro primo incontro in Norvegia, millenni prima, quindi Cam lo aveva trasformato quasi subito la loro partenza?

Se mi aveva nascosto il fatto che Alex era un immortale, chissà cos'altro mi teneva nascosto. E, se in tutti questi anni, loro due si siano trovati più volte a viaggiare insieme? Mi pareva possibile, visto il modo in cui si parlavano, forse non era passato molto tempo dal loro ultimo incontro.

Invece, con me ti fai vedere una volta ogni cinquanta, cent'anni...

Ero persa nei miei pensieri quando Cam accostò, insieme ad Alex, annunciandomi che si sarebbero fermati ad una stazione di servizio a Bolzano per fare rifornimento.

Fecero entrambi rifornimento alle loro moto e ripartimmo alla volta di Verona.

***

Una volta arrivati, fui catturata dalla bellezza di Verona.

C'ero stata parecchi anni fa, ma rivederla così in un periodo più moderno, non aveva cambiato l'opinione che avevo di questa bellissima città.

Era una tappa molto conosciuta tra i viaggiatori, lo si capiva dalla gente armata di macchina digitale e cellulare che scattavano foto ai monumenti e, soprattutto, all'attrazione più famosa di tutte: il balcone di Giulietta.

Mi avevano avvisata che non avremmo avuto molto tempo per fare i turisti, ma un giretto veloce per le vie non avrebbe influito troppo sulla nostra tabella di marcia.

Il nostro viaggio aveva uno scopo ben preciso, ma anche godersi il viaggio era una delle parti più belle, a parer mio e per fortuna anche i miei compagni di viaggio sembravano d'accordo.

Non mi era mai capitato di fare un viaggio tanto lungo su una moto. Mi limitavo, in genere, a spostarmi con i mezzi pubblici, per dare meno nell'occhio, cercando di portarmi dietro solo lo stretto necessario. Mi piaceva viaggiare leggera.

Scelta che si era rivelata molto utile, soprattutto per un viaggio organizzato all'ultimo momento su una moto dove lo spazio per i bagagli era notevolmente ridotto.

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