Capitolo 25.

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Una Finestra Sul Passato

Mi ritrovavo, come al solito, in un immenso spazio nero che poi divenne il palazzo reale di Athem.

Non sapevo in quale momento mi trovavo: se prima o dopo il mio arrivo o la mia trasformazione.

Il palazzo era deserto ed immerso in una semi oscurità che mi faceva venire i brividi.

Iniziai a vagare per i corridoi deserti senza sapere dove andare, cercando di ricordare ogni singola stanza di quel posto immenso.

Mi tornò in mente il piccolo tour che mi aveva fatto fare Athem appena arrivata per iniziare a farmi conoscere il palazzo il più possibile. A quel ricordo abbozzai un sorriso: quanto mi mancavano quegli anni in cui non conoscevo ancora il mio destino.

Quegli anni erano stati tra quelli più importanti della mia vita: avevo perso tutto come la mia famiglia ed i miei amici, avevo incontrato Athem e con lui avevo scoperto cosa significava amare qualcuno immensamente.

Improvvisamente, mi ritrovai davanti ad una stanza a me nota: era la camera che Athem mi aveva assegnato quand'ero arrivata, prima che decidesse che dormissi nella sua stessa stanza.

Mi diressi verso la finestra e notai che fuori non c'era nessuno, come nel palazzo, ma da lì potevo vedere la costruzione della Valle dei Re.

Era come interrotta, ferma alla tomba di Athem.

Mi voltai e quasi feci un salto all'indietro per lo spavento quando mi ritrovai di fronte ad Athem.

Il mio cuore sobbalzò alla sua vista: era esattamente come me lo ricordavo. La pelle ambrata, i capelli neri e gli occhi dello stesso colore che mi guardavano con dolcezza.

"Athem..." sussurrai solo, incredula.

"Ottavia, finalmente ti ho incontrata" rispose lui, abbracciandomi forte sorprendendomi.

Mi era mancato moltissimo il contatto con lui, la sua voce calda e rassicurante, ma non mi faceva battere forte il cuore come capitava tutte le volte con Cam.

Ero contenta di vederlo, tutto qui.

"Mi sei mancata tantissimo" continuò lui staccandosi da me.

"Perchè sono qui?" chiesi, senza rispondere alla sua domanda.

Perchè ci sei anche tu qui con me? Avrei voluto chiedere davvero.

"Perchè devo aiutarti" mi disse e, improvvisamente, la stanza scomparve ed apparve, al suo posto, una camera funeraria.

Mi guardai attorno, stranita, e solo dopo la riconobbi.

"Perchè siamo nella tua tomba?" chiesi, sconvolta.

"Sai che le risposte che cerchi sono qui. Devi solo trovarle" mi avvisò.

Mi guardai attorno per cercarle ma non vedevo nulla di strano che potesse attirare la mia attenzione.

"Dove?" chiesi disperata.

"Ti prego, aiutami a cercarle!" supplicai.

"Non posso. Puoi farlo tu sola" mi avvertì ed io lo guardai con stupore.

"Come? Non so nemmeno cosa devo cercare!"

"Lo saprai quando lo vedrai" disse calmo.

Almeno sapevo che stavo andando nella direzione giusta, era già un passo avanti.

"Tornerò immortale?" chiesi improvvisamente. Mi resi conto della mia domanda solo quando ormai era stata posta.

Lo sguardo di Athem si addolcì e annuì leggermente con la testa.

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