Le Cripte della Valle dei Re
Non appena varcammo la soglia, dopo essere passati dall'accoglienza posta subito accanto all'entrata, attraversammo lo stretto tunnel che scendeva verso i sotterranei della tomba.
Il corridoio della cripta era molto stretto, rispetto ad altre che erano alte e ricoperte di affreschi sia sulle pareti che sulle colonne ed anche sul soffitto, delle volte.
La rampa era posta di modo che nessuno toccasse i muri e, sotto ai nostri piedi, era stata costruita una piattaforma in legno lungo tutto il corridoio ed in mezzo era stato affisso una sorta di corrimano per dividere le due corsie: una che conduceva i turisti verso i sotterranei e l'altra per portali fuori dalla cripta.
Scendemmo fino ad arrivare ad una delle piattaforme costruite per i visitatori per ammirare ogni angolo della tomba.
La prima che scegliemmo di visitare fu proprio la stanza del sarcofago del giovane Re.
La cripta di per se non era molto grande, anzi al contrario, come ci voltammo notammo subito la prima piattaforma dove alcuni turisti stavano ammirando la camera mortuaria. Non appena se ne andarono, ci dirigemmo verso la piattaforma in legno.
Davanti a noi una solida ringhiera ci divideva dal sarcofago coperto da uno spesso vetro; si trovava leggermente più in basso rispetto a dove ci trovavamo, in modo da poterlo ammirare dall'alto.
Le mura, accuratamente restaurate, raffiguravano la breve storia di Tutankhamon e del suo viaggio dal regno dei vivi fino a quello dei morti. Era tutto molto illuminato e, nella teca di vetro, notammo il sarcofago chiuso del defunto faraone.
"Mi pare un pò piccola per essere la tomba di un sovrano" sussurrò Cam, per non farsi sentire dagli altri visitatori presenti.
"La sua è stata una sepoltura fatta in fretta ed in modo tale che il popolo si dimenticasse di lui" risposi, senza smettere di guardare le mura di fronte a me.
La storia di Tutankhamon è stata quella che ha suscitato il maggior interesse da parte di tutti.
"Lo hai mai conosciuto?" mi chiese Alex, quasi titubante.
"No, in quegli anni ero nella foresta della Norvegia a pochi passi dal vostro villaggio" gli ricordai.
"Circa trecento anni prima della vostra nascita" precisai poco dopo: era come tornare indietro nel tempo per me, rievocando quei vecchi ricordi mi tornò subito alla mente la prima volta che incontrai lo sguardo di Cam al mercato del suo villaggio.
"Cos'aveva fatto questo re per meritarsi una fine simile?" mi chiese Cam, ridestandomi dai miei ricordi.
"Non saprei dirtelo con certezza. Era salito al trono che aveva solo nove anni ed è morto a diciannove. Aveva deciso di combattere, di guidare una guerra per ottenere il potere su tutto l'Egitto. Dicono che sia stato il suo successore a spostarlo, in questa tomba così piccola ed insignificante insieme a tutte le sue cose. In più, dovette pagare lui le colpe di suo padre per aver distrutto il regno a causa della sua mania di veder costruita la sua città" spiegai quello che ricordavo, insieme a quello che avevano scoperto gli archeologi nel corso dei secoli.
"Come avevano fatto a trovare un successore in così poco tempo? Aveva figli?" chiese Alex sempre più curioso.
"No, il nuovo faraone sposò la sorella di Tutankhamon che era anche sua moglie" confidai, andando dov'era conservata la salma del re.
"Credo di essermi perso un passaggio. Questo qui" disse Cam indicando la salma "ha sposato la sua stessa sorella?" domandò quasi disgustato.
"Hai capito bene. La sua stirpe praticava l'incesto. Ovviamente ciò ebbe delle conseguenze. Cosa vi salta all'occhio guardando la sua mummia?" gli chiesi.

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Gli Immortali
FantasiaOrmai siamo ai giorni nostri, in un remoto paesino della Danimarca. Qui Ottavia vive la sua vita in pace e tranquillità, lontana da qualsiasi legame. Sorpresa dall'arrivo di Cam, e felice di ciò, i due immortali non hanno tempo per godersi il loro...