Capitolo 33

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Hikary

Davanti a me c'è un uomo davvero bello, beh, non quanto il mio lupo. Alto circa un metro e ottanta, capelli neri spettinati dove vorresti infilare le mani per sentire se sono veramente morbidi come appaiono. Occhi rossi, jeans aderenti, maglietta e scarpe da ginnastica, tutto rigorosamente nero. Chissà se ha anche le ali nere con le corna.
"Satana? Aspetta, vuoi dire Lucifero? Il re dei demoni? Colui che era stato cacciato dal paradiso? Credevo fosse solo una leggenda!"
"Beh, piccola luna. Anche le creature del sovrannaturale per alcuni umani erano considerate delle leggende molto anni fa. Eppure tu ci credi! Perché non dovresti credere in Lucifero?"
In questo momento sta emanando un grande potere e penso che si stia trattenendo. Mentre continuo ad osservare quell'uomo sento Luka ringhiare, così mi giro nella sua direzione e, prendendolo per la maglietta, lo attiro a me e lo bacio.
"Tranquillo lupacchiotto, per me esisti solo tu!
A proposito Damon, hai detto che la tua compagna mi conosce ma io non so chi lei sia!"
"Tutto a tempo debito piccola luna"
All'improvviso il portone viene spalancato ed entrano un uomo e una donna dall'aspetto minaccioso. Avanzano fino al centro della sala. Lui alto, fisico da urlo, capelli neri corti, occhi dorati, jeans e camicia nera tutta aperta con relative scarpe. Lei invece bionda dai lunghi capelli lisci, pelle chiara, occhi azzurri, un abitino bianco che arriva un po' sopra il ginocchio, con uno scollo a barca ricoperto di pizzo nero, scarpe con tacchi a spillo del medesimo colore.
"Perché non sono stato avvertito della riunione? È anche un mio diritto Luka! Da quando non mi fai più partecipe delle cose? Ma soprattutto, perché non mi hai detto che hai trovato la tua compagna!" Urlò l'uomo.
"Ohh quanta bella gente. Se sapevo mi sarei vestita meglio. Comunque mio caro hai trovato la compagna? Sono contenta figlio mio!" Dice la donna muovendosi sensualmente mentre accarezza le spalle dell'uomo.
Sono incredula, queste due persone sono i suoi genitori.

Luka

Ed ecco che fanno la loro comparsa. Non li sopporto.
"Calmati amico, sono  pur sempre i nostri genitori" dice Sodom.
"Padre" dico esasperato passandomi una mano tra i capelli arruffandoli.
"Non volevo scomodarvi, dopotutto eravate in vacanza, ormai il branco è una mia responsabilità e poi avresti conosciuto la mia compagna tra poco tempo."
"Non è questo il punto! Tu avresti dovuto dirmelo!".
"Avanti caro, non arrabbiati, dopotutto ormai è lui l'alpha, ma avrebbe comunque dovuto comunicarcelo. Però anch'io avrei voluto sapere che hai trovato la tua compagna. Quindi visto che siamo qui, ascolteremo la riunione, non è vero caro?" Dice la donna facendo gli occhi da cagnolino bastonato a suo marito.
"Di cosa stavate parlando?" Chiede mio padre.
"Vostra maestà, credo che dovremmo iniziare i preparativi per la festa per la nostra Luna! E comunque mio signore, ormai il tempo a disposizione per la riunione è finito"  afferma Tsume alzandosi dalla sedia ed attirando l'attenzione di tutti.
"Si hai ragione. Miei signori per oggi la finiamo qui. Le ancelle vi accompagneranno alle vostre camere, e padre, noi dobbiamo parlare in privato."
Mi avvio verso il mio studio seguito da Hikary e i miei genitori. Questa volta mi sentono.

Revisionato da AlessiaS2000

L'alpha e la sua LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora