Capitolo 7

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"ODDIO! TU STAI SCHERZANDO VERO? IL RAGAZZO PIÙ BELLO E POPOLARE DELLA SCUOLA TI DA IL SUO NUMERO E TU SEI INSICURA SUL DA FARSI?!" urla Alexa.
Già. Questo ragazzo è Thomas. Scommetto che è già sulla bocca di tutti e io non voglio esserlo. Scommetto che dopo va a dire a tutti che sono autolesionista e che adoro farmi del male. Sono masochista? Mi sa che è la verità.
"Uhm non lo so, sa di me molte cose ed essendo il ragazzo più popolare della scuola non vorrei che mi prendesse in giro..." dico titubante.
"Beh non potrai mai saperlo se non provi, no?"
"E va bene, gli scriverò. Ma ad una condizione"
"Spara"
"Se ci sei anche tu. A casa mia."
"ODDIO SIIIIIIIII"
Scoppio a ridere e suona la campana. Finalmente sono finite le lezioni. Io e Alexa ci incamminiamo verso casa mia, entriamo e le preparo una pizza.
"Ok, non so cosa scrivergli. Mica gli dico solo un "Ciao, sono Elizabeth. Sai la tipa depressa che hai salvato dalla scogliera"
Siamo sedute sul mio letto e fisso il biglietto manco fosse un tizzone ardente.
"In effetti suona male"
"Vabbè provo"
Mi tremano le mani, ma prendo il telefono e salvo il numero.

*inizio chat*
Io: "Ehi, sono Elizabeth😊"
T: "Ehii, che ne dici se usciamo?☺"
*fine chat*

"ALEXA ODDIO, QUESTO NO!"
"Ehi, calmati, respira. Prova. Se poi va male, lo uccido facendolo soffrire" mi sorride.
Sinceramente non mi fido di lui. È vero mi ha salvata e sono in debito, ma io ho paura. Ho paura di tutto, ma soprattutto di me stessa. Odio me stessa e come posso pretendere di amare qualcuno se dentro di me c'è solo un caos infernale? Vorrei solo essere meno insicura.
Alla fine gli do una risposta positiva e comincio a prepararmi. Non so cosa aspettarmi e sinceramente sotterrarsi sarebbe la cosa migliore.
Indosso un vestito attilato color crema e delle ballerine abbinate al colore dei miei capelli. Mi faccio due trecce alla francese e mi trucco con mascara e un po' di lucidalabbra.
Alexa va a casa sua e io mi avvio al parco vicino alla scogliera.
Appena vedo Thomas, lui mi viene incontro e mi abbraccia.
"Ma come siamo belle, madame" sussurra. Arrossisco e abbasso gli occhi.
"Vieni, voglio farti vedere un posto speciale, un po' come te"
"Io? Speciale? Ma sono una persona come le altre" penso.

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