Capitolo 33

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"Ti ricordi della promessa fatta?" sussurra mia sorella piangendo
"Sì, ma non ne posso più, papà sta diventando un mostro. Non lo capisco, mi terrorizza"
"Anche a me" sussurra Catherine.
All'improvviso comincia a diventare pallida fino ad essere invisibile. Urlo, ma senza emettere un suono.
Vedo Alexa, le corro incontro, ma lei scompare.
Dietro di lei vedo Jonathan, faccio lo stesso con lui, ma niente. Scompare.
"In che casino ti sei cacciata polpettina?" mi sussurra all'orecchio mio padre e vedo il suo ghigno di sempre.

Mi sveglia il mio stesso urlo. Una luce mi acceca e scoppio a piangere. Sento delle mani serrarmi le spalle e cerco di divincolarmi.
"Beth, sono Jonathan. Era un incubo piccola, solo un'incubo" mi sussurra.
Lo guardo spaesata e il respiro mi torna regolare. Mi sposta i capelli bagnati dal sudore e mi abbraccia. Mi appoggio al suo petto e scoppio a piangere.
"Shh, ci sono io amore"
Mi accarezza i capelli e gli bacio il mento.
"Sono solo un peso.."
Mi mette un dito nelle labbra
"Sei meravigliosa" mi sussurra
Sorrido e gli mordicchio il dito e ci passo la lingua
"Mhh che sensuale già di prima mattina" fa un sorrisetto
"Mai quanto te scemo!" Gli tiro una pacca sulla spalla e scoppia a ridere.
Mi accarezza la schiena e mi metto a cavalcioni su di lui. Mi accarezza i fianchi e gli tiro un cuscino in faccia.
"Eh no signorina! Questo no!" Ride e me lo ritira addosso. Continuiamo così per un tempo che sembra infinito e credo di non aver mai riso così tanto in vita mia.
Suonano il campanello e Anthony va ad aprire (si era svegliato? Forse per colpa mia). Sento la voce della mia migliore amica e volo giù dalle scale.
"ALEXA!!" le salto addosso e cadiamo per terra.
Lei ride e mi stringe più forte tirando su col naso.
"Ve la riporto più tardi" fa l'occhiolino ai fratelli e usciamo.
"Come mai sei a casa sua?"
E così le spiego tutta la faccenda
"Bel casino, sorella. Ma sappi che ci saremo sempre" mi fissa negli occhi "qualunque cosa accada"
"Ti voglio bene" le sussurro abbracciandola "tu stai bene?"
"Mi sei mancata molto, per tutta la sera non mi rispondevi e mi stavo preoccupando. Alla fine ho deciso di mandare un messaggio a Jonathan e mi ha detto che eri a casa sua. Mi dispiace per non esserci stata"
Abbassa lo sguardo a terra e la abbraccio
"A me basta che tu ci sia sorella"
Le sorrido e la abbraccio
"Ci sarò smepre per te, nonostante tutto" mi sussurra e mi convinco che sia proprio così. Vorrei solo trovare un po' di pace, ma più credo di averla raggiunta, più mi scivola tra le dita e la perdo. Vivo praticamente in una tempesta costante.

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