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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

Matrimonio...?

Mi guardai allo specchio sistemando il mio vestito e non sapevo se essere felice oppure triste: anche l'ultima delle mie amiche si era ufficialmente fidanzata ed ero io l'unica single

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Mi guardai allo specchio sistemando il mio vestito e non sapevo se essere felice oppure triste: anche l'ultima delle mie amiche si era ufficialmente fidanzata ed ero io l'unica single. Dopo aver chiuso la mia conversazione con Niccolò, decisi di spegnere internet e cercare di godermi questa giornata. Raggiunsi velocemente Azzurra, che intanto parlava con le ragazze e sorrisi, fermandomi vicino a loro.

«Come va con il tuo Romeo?» chiese Azzurra una volta che le altre si allontanarono. Solo lei era a conoscenza che mi scrivevo ancora con Niccolò, le altre non sapevano nulla e non si interessavano di sapere.

«Al massimo Peter Pan, comunque va bene, posto una foto e mi contatta.» risposi, mostrandogli velocemente le conversazioni su Instagram.

«Per piacere, non ti innamorare proprio ora.» disse, restituendomi il cellulare. «Vacci con i piedi di piombo.»

«Lo so, ma che posso farci io.. mi fa stare bene.» ammisi quasi imbarazzata. Odiavo essere in questa situazione, ero sempre la prima a provare dei sentimenti che andassero oltre la semplice amicizia. Azzurra mi accarezzò i capelli sospirando, sapeva che odiavo questi sentimenti, ma venimmo subito interrotte dalle ragazze che ci richiamavano per raggiungerle. L'addio al celibato si svolse su una barca, su cui scattai molte foto e non vedevo l'ora di pubblicare e sapere i commenti di Niccolò, ma decisi di aspettare almeno di tornare in albergo. La giornata si svolse velocemente, fortunatamente per me che fin troppo spesso mi fermavo a pensare a Niccolò. Appena misi piede nella mia camera d'albergo pubblicai le foto e dopo una breve conversazione con lui nei direct, decise di chiamarmi con la videochiamata.

«Hei bellezza.» commentò subito, appena il mio viso apparve sullo schermo. «Come stai?»

«Sono distrutta, tu?» risposi sorridendo, stringendo tra le mie mani il cuscino, mentre lui era seduto con gli occhiali da sole dentro la sua camera a fumare.

«Sto aspettando che il dottor Cassio si presenti alla mia porta per uscire.» mi informò ridendo facendomi poi vedere il suo abbigliamento. «Ti piace?»

«Colorato, direi!» commento quando noto il pantalone nero e la maglia nera, con gli occhiali anch'essi neri. «Togli in pò gli occhiali.»

«Ho le occhiaie.» ammise abbassandolo di poco, facendomi notare i segni sotto ai suoi occhi, per poi rialzarli e metterli a loro posto. «Cosa fai sta sera?»

«È l'ultima sera da single per la mia amica, andremo a bere e poi niente, nanna.» dissi, riprendendo il mio cuscino.

«Che brava la mia ragaz- il signor Cassio nel suo splendore.» si interruppe, riprendendo Adriano. «Saluta ingegnere.»

«Ciao Ale-» mi salutò velocemente. «Ti aspetto fuori, forza.» continuò poi, indicando la porta, che in pochi secondi chiuse dietro le sue spalle.

«Fuggo Campanellino, ci sentiamo dopo!» mi salutò, non dando nemmeno il tempo di rispondere che chiuse la chiamata. Sospirai, prendendo il coraggio necessario per alzarmi dal letto e vestirmi per la sera.

Una volta arrivate al bar, ordiniamo fiumi d'alcol finché la festeggiata, Maria, non inizia a raccontare le sue avventure di vita.

«Dalla mia prima volta a diciott'anni anni fino ad oggi, ben ventidue, ho tenuto un diario con una classifica del sesso.» ammise, facendoci scoppiare tutte a ridere. «Una volta l'ho fatto con un ragazzo che doveva sposarsi e gli ho dato dieci!»

«Hai rovinato un matrimonio.» commentò Azzurra, odiando il suo comportamento menefreghista.

«A mia discolpa posso dire che ho scoperto fosse quasi sposato quando ci ha scoperto la fidanzata!» si giustificò puntandole il dito contro. «Ti faccio vedere le foto.» aggiunse poi prendendo il suo cellulare dalla tasca.

«Questo non è tuo.» dissi dopo che lei me lo lanciò e mi chiese di sbloccarlo. Appena lo sbloccai arrivò un messaggio da una ragazza e capii subito che il cellulare era del suo futuro marito. «Ciao amore, come va il tuo viaggio di lavoro? I bimbi tutto bene, ti aspettiamo.» lessi ad alta voce, facendo spalancare gli occhi a tutte.

«Vittoria, ha dei figli.» commentò Azzurra dopo aver rubato il cellulare dalle mie mani e sfogliato nella galleria dei messaggi. «Mio dio ma lui è sposato!»

«E lei sta vomitando.» disse Fabiana, mentre le reggeva i capelli. «Che matrimonio di merda.» aggiunse recuperando le sue cose per portarla nella sua camera. Guardai sconvolta il resto del gruppo, cercando di trovare una soluzione a tutto, ma non avevo parole.

«Potrei scrivere un libro su questo, potrebbe diventare un film.» disse Azzurra, alzandosi dal suo posto. Ci alziamo tutte e ci ritiriamo nelle nostre stanze, lasciando correre la giornata e quasi pensai che una volta addormentata mi sarei svegliata e realizzato che tutto questo fosse un incubo.

Tinkerbell; UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora