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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

Mi sto riprendendo piano piano.
Ho voluto postare perché è troppo che è ferma questa storia.
Ieri ero all'olimpico e credo di aver trovato il mio posto nel mondo.
Gli voglio tanto bene.
🧚🏽‍♀️🌈❤️

Che?

«Io capisco che vuoi stare con il tuo ragazzo ma non puoi sparire per mesi

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«Io capisco che vuoi stare con il tuo ragazzo ma non puoi sparire per mesi.» ripete mio padre facendomi annuire. Per fortuna il suo tono di voce era abbastanza calmo, non volevo che l'intera sala del ristorante si girasse verso di noi. «Potresti portarti anche lui con te, tanto ormai la cosa sembra abbastanza seria.»

«Infatti! Quando hai intenzione di presentarcelo?» domanda mia madre portando la sua mano sulla mia.

«Presentarvelo? Ma stiamo insieme da due settimane.» rispondo confusa. Avevo davanti i miei genitori oppure no? Mio padre, in passato, mi vietava categoricamente di dirgli il nome del ragazzo con cui uscivo perché per lui erano tutte piccole sbandate.

«State insieme da due settimane che in realtà sono tre mesi, è dal concerto a luglio che ti abbiamo vista poco e niente.» spiega mio padre ed ha anche ragione. Oltre la breve vacanza che avevo fatto ed il matrimonio di mio fratello non avevo mai visto i miei genitori. «Noi non vogliamo darti la colpa, capiamo bene che adesso volete vivere la storia-»

«Però vorremmo anche vederti!» interrompe mia madre sbuffando. «Se non ti va di stare a casa con noi puoi andare alla casa al mare, ma almeno vieni una settimana qui, nei weekend, una domenica.»

«Avete ragione, sicuramente Niccolò dirà di si.» ammetto facendoli finalmente sorridere. «Voi che avete combinato mentre io non c'ero?»

«Viviamo la nostra storia da perfetti innamorati!» commenta ironica mia madre, facendo scoppiare a ridere mio padre.

«Okay, non lo voglio più sapere.» li interrompo tornando a mangiare la mia pizza. La cena continua tranquilla, mi raccontano le varie gite che hanno fatto dato il loro tempo libero in questi mesi e sembrano entrambi contenti. Forse la lontananza dai figli non gli ha fatto così tanto male..
Quando torniamo a casa ritrovo Azzurra con milioni di schifezze tra le mani ed il suo adorabile pigiama azzurro con le nuvolette bianche. Ci richiudiamo subito nella mia stanza e facciamo il nostro pigiama party, mi era mancata da morire ed anche se ci sentivamo tutti i giorni sentire il gossip da vicino era completamente un'altra storia.

«Ma lo sai che mi mandano tutte le news tra te e quello?» domanda Azzurra mentre io mi strucco. «Ed ora mi sta andando intasando i direct, apro?»

«Certo, sicuramente sarà qualche video dove beve con un dannato, mi ha detto che andava a mangiare fuori.» spiego infilando il mio pigiama simile a quello di Azzurra.

«A cena con chi?» domanda Azzurra mentre torna nella stanza sedendosi sul letto. In pochi secondi la raggiungo e mi stendo accanto a lei e la guardo confusa per l'espressione che aveva, completamente cambiata da quella di prima. Sembrava quasi sconvolta da quello che stava guardando, con gli occhi spalancati e la bocca serrata.

«Ma che stai guardando?» domando curiosa mentre recupero il mio cellulare, volevo mandare un messaggio di buonanotte a Niccolò. «Ho un sonno, scrivo a Nic e chiudiamo tutto.»

«È andato a cena con Federica.» sussurra Azzurra ed io porto subito lo sguardo su di lei confusa, così lei gira subito il suo cellulare. La madre di Niccolò aveva postato una foto di una cena dove c'erano tutti i suoi figli con le fidanzate, tra cui Niccolò con Federica di fianco entrambi sorridenti.

«Ma che cazzo?» domando cercando di contenere il mio tono di voce per non svegliare i miei genitori. Recupero velocemente il mio cellulare e subito chiamo Niccolò per cercare spiegazioni. «Ti chiamo io tra poco, sono tutti a casa.» leggo il messaggio ad alta voce che Niccolò mi aveva mandato e spalanco gli occhi.

«Quindi pure lei?» domanda Azzurra ed io la guardo cercando di farle capire di non infilare il dito nella piaga. «Chiamalo di nuovo!»

«Lo sto chiamando a questo stronzo ma non mi risponde!» dico indicando la schermata del mio cellulare con Niccolò che continua a non rispondermi. «Ma vaffanculo questa me la paga.»

«Ma io so che l'hai vista, ti ha detto qualcosa?» domanda curiosa mentre mi accarezza la schiena per farmi calmare.

«Lui mi ha detto che era finita, me l'ha giurato! E adesso se la porta alla cena di famiglia? Vai vedendo i suoi non sanno nemmeno che esisto, che cazzo l'ha portata a fare con se?» domando spegnendo il cellulare, mi era passata la voglia di sentirlo e di chiarire. Mi giro velocemente verso la luce e la spengo, tirando le coperte sulla mia testa.

Tinkerbell; UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora