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Non siate lettori silenziosi, per piacere.

Napoli.

«No, non ti credo Niccolò!» rispondo alzando gli occhi al cielo mentre lui allarga le braccia quasi confuso dalla mia risposta

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«No, non ti credo Niccolò!» rispondo alzando gli occhi al cielo mentre lui allarga le braccia quasi confuso dalla mia risposta. «Che ne so che non ti sta inventando tutto ed i tuoi genitori non sanno nemmeno della mia esistenza? E se loro pensassero che state ancora insieme?»

«Mia madre ha anche visto le tue foto! Te lo giuro, è andata così. Se solo avessi saputo che avrebbero invitato Federica le avrei parlato e fatto capire che non era il caso che si presentasse ed avrei portato te, ma ero convinto che fosse solo una cena tra di noi!» mi spiega ancora una volta cercando di non alzare la voce anche se la gente che passava ci guardava per pochi secondi, erano tutte coppie e quasi si rivedevano in noi che stavamo litigando.

«Chi me lo dice che non stavi a casa con lei l'altra sera?» domando cercando di non puntare lo sguardo su di lui, su i suoi occhi così profondi e da cane bastonato.

«Perché c'è ancora il tuo profumo sul mio letto ed il tuo pigiama sul cuscino.» risponde portando le mani contro il muretto dove ero poggiata io, così da avvicinarsi e farmi sentire finalmente la sua colonia, il suo profumo che mi riportava direttamente a casa, in un posto sicuro lontano da tutti.

«Potresti averlo fatto sul divano.» commento guardandomi le unghie mentre lo sento ridere e cerco di non seguirlo. «Stronzo.»

«Oppure nella doccia?» domanda ironico lasciandomi ricordare il nostro momento intimo sotto la doccia di pochi giorni fa.

«Allora ammetti che ci hai fatto qualcosa!» dico con voce abbastanza alta che quasi lo spaventa e lo fa allontanare, poi torna subito al suo posto.

«No, non ci ho fatto assolutamente niente. L'ho solo salutata.» dice portando il suo viso a poca distanza dal mio, facendo quasi sfiorare i nostri nasi. «Non possiamo mandare tutto a quel paese solo per una stronzata.»

«Una stronzata? Scusami tanto se le tue fan mi mandano le foto di te e la tua ex a casa tua, puro caso negli unici giorni in cui non ci sono io!» dico spingendolo di nuovo lontano da me, facendolo sbuffare.

«Ti ho già spiegato com'è andata, basta adesso. Stai esagerando.» dice incrociando le braccia al petto annoiato della nostra discussione.

«Okay, dato che sto esagerando puoi pure andartene, poi vediamo come reagisci tu alle stesse identiche foto.» dico sorridendo ironicamente cercando di fargli capire che avrei potuto incontrare qualche mia ex fiamma, giusto per farlo incazzare.

«Smettila di fare la stronza, non vado da nessuna parte senza di te e tu non vedrai nessuno.» dice tornando ancora una volta alla posizione precedente, con le braccia ai lati dei miei fianchi. «Era il compleanno di mio fratello, lui ha invitato anche lei e per non farla sentire in imbarazzo l'ho fatta sedere accanto a me. Dopo siamo andati a casa mia tutti insieme e ci siamo salutati. Fine.» ripete di nuovo la storia con gli occhi puntati nei miei ed ho mente e cuore divisi: so che dovrei essere arrabbiata ma gli credevo, quindi tiro un sospiro e cedo riponendo la mia ascia di guerra, almeno per sta volta.

«I miei vogliono conoscerti.» sussurro ormai arresa tra le sue braccia mentre cerco di aggiustare i suoi capelli completamente fuori posto. Sul suo viso nasce un sorriso sincero e capisce che abbiamo appena smesso di farci la guerra.

«Possiamo organizzare una cena, dato che ho preso un hotel per un paio di giorni.» ammette portando finalmente le mani sui miei fianchi per stringermi tra le sue braccia, mi era mancato anche il suo tocco. «Anche i miei vogliono conoscerti, anzi penso che mia madre abbia una cotta per te.»

«Mi hai fatto stare di merda per due giorni interi, volevo ucciderti.» dico portando le mani intorno al suo collo facendo finta di affogarlo e lui alza gli occhi al cielo ridendo. «Sei proprio uno stronzo, non ridere.»

«Sono uno stronzo, un coglione, sono incapace nella comunicazione.» dice ed ad ogni aggettivo mi lascia un bacio sul viso, tracciando una scia dalla fronte verso le mie labbra.

«Si, lo so. Continua.» dico ironica incrociando le braccia dietro il suo collo mentre socchiudo gli occhi per godermi le sue attenzioni.

«Sono un idiota colossale però sono tanto, tanto, tanto innamorato di te.» sussurra dopo pochi secondi di silenzio facendomi spalancare gli occhi. «Quindi non devi preoccuparti di nessun'altra persona perché io vedo solo te.»

«Mi hai appena detto che sei innamorato di me con Napoli come sfondo?» domando sorpresa mentre indico le mie spalle e lui annuisce. «Penso che questa sia la dichiarazione più bella sulla faccia della terra, per essere onesta.»

«Io ti dico che sono innamorato di te e tu mi dici questo? Sono leggermente offeso.» commenta portandosi la mano sul petto in modo drammatico.

«Nic, ancor prima di conoscerti sono fuggita di casa per venire a vedere te, se questo non è amore cosa può essere?» domando ironica e lui alza gli occhi al cielo prima di portare le labbra contro le mie.

Tinkerbell; UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora