"Nel pieno della notte,
il suono del tuo canto,
un passo e poi un altro passo,
porta un'alba cremisi."4 O'clock
RM & VLa mia gelosia, aveva superato anche l'idea che avevo di lei. Era come se un qualcosa di estraneo al mio corpo, grattasse da dentro per uscire. Quella costante sensazione di malessere, mi agitava e rendeva nervoso. Vederli abbracciati era già stato un colpo basso ma, guardare Hoseok mentre lasciava un leggero bacio sulla guancia di Tae, mi aveva trasformato in un mostro a tre teste. Dell'espressione sul viso di Hoseok, capii che avevo lasciato tracce di ogni mia frustrazione ma, quando mi sorrise, diventai un cucciolo innocuo; sapevo che, quel sorriso, lo dedicava solo a me. - Devi perdere altro tempo? - chiesi sprezzante e lui, mordendosi il labbro, fece no con la testa. Una volta che Namjoon e Seokjin andarono via, raggiungemmo la mia auto. - Avete avuto modo di cenare? - chiesi. - No, questa volta però offro io! - disse e non ci fu modo di fargli cambiare idea.
- Penso che prenderò una macchina anche io. - guardava fuori dal finestrino, curioso del mondo che lo circondava. Io, mi perdevo nel suo profilo. - Perché dovresti? - girò il suo sguardo verso il mio e il mio cuore andò in fibrillazione. - Non posso continuare ad aspettare qualcuno per tornare a casa. - rispose. - A me non dispiace venirti a lasciare fino in facoltà. - sentii perfettamente il suo sguardo perforare il mio profilo, fu come se una macchina mi investisse in pieno viso.
- Dovresti stare attento a chi hai accanto, Yoongi! - disse pungente. Perché Hoseok, era anche questo; un fiore bellissimo apparentemente innocuo ma che, all'occorrenza, diventava carnivoro. Non feci in tempo a fermarmi che la frase era uscita da se.
- Miane. - doveva essere sempre così tra me e lui? Sperai di no. - Siamo pari. Fermati qui. - disse. Quel siamo pari, non riuscii a comprenderlo. Era un piccolo ristorantino di strada, quei locali piccoli e carini dove trovi la miglior carne grigliata. Quando prendemmo posto, Hoseok sapeva già cosa voleva.- Verrai alla trasferta? - sorrisi, sembrava dovessimo andare ad una partita di calcio. Sarei andato? Ovvio che si! Non avrei permesso a Taehyung di avere tutto il tempo a disposizione per allungare le sue mani su il mio Hoseok. - Ti farebbe piacere? - qualsiasi fosse stata la sua risposta, la mia idea non sarebbe comunque cambiata. Avrei avuto un occasione in più per passare del tempo con lui. - Mi fa sempre piacere stare con te. - distolse subito lo sguardo ed io avrei voluto fare le capriole sul tavolo. -Allora verrò. Però. - risposi bloccandomi. Spostò la testa di lato, alzando un sopracciglio. Il desiderio di sfiorargli il viso fu così impellente che dovetti infilare le mani sotto le cosce. - Dovrai venire a svegliarmi. Quando non devo fare nulla, non mi sveglio neanche se fossimo sotto attacco. - vidi una luce nei suoi occhi, qualcosa che non compresi ma che mi fece sentire "esposto". La mia mente decise di regalarmi, di nuovo, la scena di Hobie in palestra.
Seokjin che cercava di distrarmi ed io totalmente ipnotizzato dal fondo schiena di Hoseok, messo in bella mostra. Ogni sorta di pensiero impuro mi era passato nella mente; ne fui quasi dispiaciuto quando cadde.
- Yoongi hyong! - chiamò. Mi ero distratto talmente tanto da non sentire più la sua voce.
- Mh? - mugugnai sbattendo le palpebre. - A cosa stavi pensando? - chiese. Al tuo culo? Non mi parve il caso di dare questa risposta.
- Alla carne. - risposi e cercai di non scoppiare a ridere. - E la carne ti fa diventare così rosso? - miseriaccia a lui e alla sua acuta osservazione. Per la millesima volta, non seppi cosa rispondergli, feci semplicemente spallucce. Per mia fortuna, arrivò la ragazza con le nostre ordinazioni. Mangiammo in silenzio, commentando di tanto in tanto, il cibo di fronte a noi. Fu piacevole non dover per forza trovare qualcosa da dire, semplicemente stare bene così, con la nostra sola presenza.Sperai la pensasse anche lui in questo modo.
- Grazie per la cena. - dissi, una volta arrivati davanti la porta della sua stanza.
- Grazie a te hyong. Mi piace poterti stare accanto. - fu dolce il tono di voce che usò. Credetemi, avessi potuto, l'avrei sbattuto nella porta fino a svegliare tutto il dormitorio. Decisi di fare qualcosa di più delicato; mi avvicinai e, stavolta, fui io a lasciare che le mie labbra sfiorassero la sua guancia. - Piace anche a me. - sussurrai e, dandogli la buona notte, andai via. Con la coda dell'occhio mi accorsi che, Hoseok, era rimasto esattamente come l'avevo lasciato. Quella notte feci sogni tranquilli; il giorno dopo, avessi anche solo immaginato, avrei preferito non svegliarmi. Quando uscii dalla mia stanza, Jimin era lì davanti, pronto di tutto punto, sorridente. - Mi accompagni in facoltà oggi? - Il mio di sorriso, fu molto forzato. Dissi di si e andammo verso la mia auto, sperai di non incontrare Hoseok; probabilmente, qualcuno li in cielo, mi voleva bene. - Sei rientrato tardi ieri sera, tu e Seokjin fate sempre le ore piccole, eh? - dovevo chiudere questa sorta di cosa. Dovevo allontanare Jimin dalla mia vita, non perché non gli volessi bene, semplicemente perché entrambi volevamo cose diverse dall'altro.Mentii, per la prima volta, decisi di mentire a Jimin. Non volevo sapesse di Hoseok, non volevo sapesse più cosa facevo delle mie giornate e non volevo sapesse e basta. La colpa di tutto questo era stata solo mia. Mi piacevano le sue costanti attenzioni, era piacevole sentirsi belli per qualcuno. Quindi non lo respinsi mai del tutto, facendo così credere che tra di noi potesse esserci qualcosa. Seokjin me lo diceva sempre di stare attento a quello che facevo o mi sarei ritrovato nei guai. Le sue parole si erano trasformate in realtà. - Verrai in gita con i ragazzi del concorso? - verrai? Ci sarebbe stato anche lui? Sospirai profondamente e feci si con la testa, mi chiesi perché mi aspettavo sempre che andasse tutto facilmente. - Bello, un'altra gita a mare, insieme. - quando scese dall'auto, buttai la testa indietro scuotendola. Forse quella "gita" sarebbe stata conclusiva per certi versi e un nuovo uno inizio per altri.
"Un giorno ho scritto
una lunga, lunga lettera
alla luna.
Anche se non splende
come fai tu, ho acceso
una piccola candela."4 O'clock
RM & VHo deciso di mettere alcuni capitoli che riportano la storia di Namjoon e Seokjin. D'altronde, Yo e Pa, avevano due amici che pian piano si sono innamorati l'uno dell'altro.
Spero, comunque che questo capitolo vi piaccia. Grazie sempre a tutti di trovare un attimo per leggere la mia storia. ❤️
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𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦
Fanfiction- Probabilmente non si ricorderà di me. - dissi una volta letto i risultati. Sentii un sospiro pesante accanto a me. - Ma sei tu a ricordarti di lui, cosa cambia? - rispose il mio migliore amico. - Non vi siete neanche mai parlati, magari questa è l...